Tesi etd-07022021-161259 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
DEL MACCHIA, MICHELE
URN
etd-07022021-161259
Titolo
Intelligenze Artificiali e giustizia penale. Potenzialità e limiti delle nuove tecnologie nel prisma del procedimento penale.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Galgani, Benedetta
Parole chiave
- algoritmi
- artificiale
- diritto
- intelligenza
- nuove
- penale
- procedimento
- processuale.
- tecnologie
Data inizio appello
19/07/2021
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Considerando la pervasività delle Intelligenze Artificiali, il giurista non può esimersi dal prendere in considerazione il tema delle Intelligenze Artificiali e delle loro possibili implicazioni nella giustizia. Analizzati i profili storico-evolutivi e quelli tecnico-informatici, nel secondo capitolo si procede all’individuazione e l’analisi di tutte le fonti che si sono interessate alla materia dell’Intelligenza Artificiale e dalle quali è possibile trarre l’enunciazione di alcuni principi: non discriminazione, trasparenza, controllo umano.
Infine, l’ultimo capitolo è dedicato allo studio delle possibili implementazioni dei sistemi algoritmici all’interno del procedimento penale con l’obiettivo di rispondere ad alcune domande: può un sistema di Intelligenza Artificiale trovare impiego all’interno del procedimento penale? Se sì, in che modo e secondo quali limiti? E’ possibile immaginare che un giorno sarà un robot ad emettere le sentenze di condanna o assoluzione?
E’ indubbio che tali sistemi avrebbero dei risvolti positivi per l’amministrazione della giustizia, l’economia processuale e la rapidità dei procedimenti. Tuttavia, residuano molte perplessità concernenti il raffronto con i diritti fondamentali, che rappresentano una cornice invalicabile. Mentre non sembra configurabile un giudice-robot, meno improbabile appare l’impiego dell’IA a sussidio degli altri attori del processo. Nondimeno, anche questa seconda prospettiva non esula da criticità non di secondo momento.
Infine, l’ultimo capitolo è dedicato allo studio delle possibili implementazioni dei sistemi algoritmici all’interno del procedimento penale con l’obiettivo di rispondere ad alcune domande: può un sistema di Intelligenza Artificiale trovare impiego all’interno del procedimento penale? Se sì, in che modo e secondo quali limiti? E’ possibile immaginare che un giorno sarà un robot ad emettere le sentenze di condanna o assoluzione?
E’ indubbio che tali sistemi avrebbero dei risvolti positivi per l’amministrazione della giustizia, l’economia processuale e la rapidità dei procedimenti. Tuttavia, residuano molte perplessità concernenti il raffronto con i diritti fondamentali, che rappresentano una cornice invalicabile. Mentre non sembra configurabile un giudice-robot, meno improbabile appare l’impiego dell’IA a sussidio degli altri attori del processo. Nondimeno, anche questa seconda prospettiva non esula da criticità non di secondo momento.
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