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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-07022021-123034


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BECHERUCCI, JASMINE
URN
etd-07022021-123034
Titolo
I diritti costituzionali delle corporations negli Stati Uniti, tra teorie e prassi
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Stradella, Elettra
Parole chiave
  • antidiscrimination
  • citizens united
  • corporate personhood
  • corporations
  • costituzione americana
  • first amendment
  • free exercise
  • free speech
  • hobby lobby
  • LGBT
  • religion
Data inizio appello
19/07/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
19/07/2091
Riassunto
Nel panorama giuridico statunitense, il riconoscimento dei diritti costituzionali in capo alle corporations è stato tutt’altro che semplice. Il problema nasce, sostanzialmente, dal fatto che nella Costituzione degli Stati Uniti non c'è alcun riferimento al termine "corporation". Questa tesi ha lo scopo di accertare se, oggigiorno, sia corretto affermare che le corporations beneficiano degli stessi diritti attribuiti pacificamente alle persone fisiche. Per l’analisi della questione, utilizzeremo le teorie sviluppate dalla dottrina e le sentenze della Corte Suprema federale che si sono susseguite nel tempo. Nella prima parte della trattazione saranno passate in rassegna le varie teorie sulla “corporate personhood”, nonché i diritti contenuti nei principali Emendamenti della Costituzione. La seconda parte, si occuperà specificatamente del Primo Emendamento. Attraverso un’analisi dettagliata dei precedenti, sarà esaminata la tematica della libertà di parola aziendale, culminata con la sentenza Citizens United del 2010. Sarà infine trattato il tema delle libertà connesse alla sfera religiosa delle società. La vicenda ruota intorno al “contraceptive mandate”, istituito dalla normativa federale denominata Affordable Care Act. La questione verrà risolta dalla Corte Suprema nella sentenza Hobby Lobby del 2014. Quest'ultima peraltro, ha avuto implicazioni, oltre che sulla libertà religiosa, anche su altre tematiche come il diritto all'aborto, i "LGBT rights", e i relativi divieti di discriminazione ad essi connessi.

In the US legal landscape, the recognition of corporate constitutional rights has been anything but simple. The problem essentially arises from the fact that in the United States Constitution there is no reference to the term "corporation". The purpose of this thesis is to ascertain whether, nowadays, it’s correct to state that corporations enjoy the same rights peacefully attributed to natural persons. For the analysis of the question, we will use the theories developed by the doctrine and the sentences of the federal Supreme Court that have followed over time. In the first part of the discussion, will be reviewed the various theories aboout “corporate personhood”, as well as the rights contained in the main Amendments to the Constitution. The second part, will deal specifically with the First Amendment. Through a detailed analysis of the precedents, will be examined the corporate freedom of speech, culminating in the Citizens United ruling of 2010. Finally, the issue of freedoms related to the religious sphere of corporations will be dealt with. The fact concerns the "contraceptive mandate", established by the federal legislation called Affordable Care Act. The issue will be resolved by the Supreme Court in the Hobby Lobby ruling of 2014. The latter, however, has had implications, in addition to religious freedom, also on other issues such as the right to abortion, "LGBT rights", and related prohibitions of discrimination.
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