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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-07022020-232723


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
COLANGELO, LISA
URN
etd-07022020-232723
Titolo
COVID-19 e diritti fondamentali nell'Unione europea
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Marinai, Simone
Parole chiave
  • circolazione
  • coronavirus
  • COVID-19
  • diritto
  • europa
  • europe
  • europea
  • european
  • exchange
  • law
  • life
  • privacy
  • rights
  • vita
Data inizio appello
20/07/2020
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
La tesi si compone di 5 capitoli: Il primo presenta le emergenze sanitarie più importanti verificatesi nel corso della storia moderna, in modo da introdurre gli effetti che esse hanno avuto sulla società, portando alla necessità di una solida regolamentazione che permetta in futuro delle reazioni maggiormente coordinate e strutturate. Nel capitolo successivo vengono esposti i casi in cui non è stato possibile garantire alcuni diritti, ritenuti fondamentali per l’uomo. In particolare, le peculiari situazioni estreme hanno costretto, per mancanza di risorse, a dover rinunciare addirittura a ciò che in condizioni normali è ritenuto un diritto assolutamente inalienabile: il diritto alla salute. Nel terzo capitolo si affronta più approfonditamente nella fattispecie europea, quelle che sono state le misure di contenimento del virus attraverso la sospensione del trattato di libera circolazione di Schengen. Inoltre, viene approfondito il delicato equilibrio ricercato dalla Commissione europea tra la cautela nella prevenzione di una nuova impennata dei contagi e la necessità impellente di riprendere gli scambi, soprattutto di merci, all’ interno dell’Unione per evitare che i danni economici possano raggiungere o superare la portata di quelli sanitari. Nel penultimo capitolo, invece, si presentano gli strumenti telematici messi a disposizione dai vari Stati membri dell’Unione europea marcando le differenze tra un approccio accentrato (dove i dati vengono gestiti ed elaborati da un server) e uno decentrato (dove gli stessi sono elaborati autonomamente dai singoli device). Infatti, le direttive degli organi legislativi europei sottolineano quanto queste due filosofie progettuali possano approdare ad approcci diversi nella privacy compliance, evidenziando una sicurezza intrinsecamente superiore nei sistemi decentrati. Inoltre, nello stesso capitolo si mostrano alcuni approcci adottati da paesi esteri, in particolare la Cina, che, oltre a proporre delle app per dispositivi mobili, ha varato delle misure di sorveglianza coercitiva, tanto opprimenti nei confronti del diritto alla riservatezza personale quanto efficaci nel garantire che le leggi finalizzate alla riduzione dei contagi fossero rispettate, portando a successi innegabili. Nel quinto e ultimo capitolo si approda all’argomento del fine vita. L’odierna pandemia, unico caso registrato nell’era della globalizzazione, ha portato ad una serie di situazioni dove è stato necessario adottare misure drastiche, impensabili in situazioni normali. Infatti, ci sono stati casi in Francia dove si è arrivati ad una sorta di eutanasia causata dalla necessità di selezionare chi poteva accedere alle cure sanitarie e chi non era ritenuto idoneo a poter usufruire di una delle limitate postazioni di terapia intensiva a disposizione. In generale, oltre alla Francia, vengono esposti altri casi nel mondo in cui i criteri utilizzati per la selezione delle persone da curare sono talvolta barbari, ben lontani da una regolamentazione strutturata e all’altezza di una situazione superlativamente critica. A rispondere a questi casi esasperanti viene citata, nella fattispecie italiana, la SIAARTI (società italiana di anestesia analgesia rianimazione e terapia intensiva), la quale fornisce indicazioni specifiche indirizzate al personale tecnico sanitario per una maggior consapevolezza circa la priorità da assegnare ai pazienti in attesa, basandosi su criteri scientifici e oggettivi che tendono a far prevalere in primo luogo la maggior aspettativa di vita. Si conclude con una riflessione sul fine vita per ragioni di necessità e su come si prospetti in futuro una ampia regolamentazione in merito per rendere la risposta al problema della pandemia più forte nell’immediato e più consolidata nel tempo.

The following thesis is divided in 5 chapters: The first one is an overview of the most important sanitary emergencies happened in the modern history, introducing the aftermaths of these events in the society and bringing to the necessity of a strong regulation allowing more coordinated joint reactions in the future. The next chapter presents some cases in which it was not possible to enforce some rights taken as fundamental for the mankind. In particular, due to the lack of technical resources in extreme situations, people were forced to resign to something that in regular circumstance is considered the most unalienable one: the right to health. The third chapter faces in detail the containing measures of the virus adopted by Europe through the suspension od the Schengen treaty. Moreover it deals extensively with the delicate balance chased by the European Commission between the caution in the prevention of new infections and the worrying necessity of rebuilding free exchanges, especially of goods, among the Union, in order to avoid that economical damage would take hold, even exceeding the proportion of the sanitary disaster. In the fourth chapter, instead, there are introduced the telematic tools offered by the European Union, remarking the differences between a centralized approach (where data is managed and processed by a central server) and the decentralized approach (where data is elaborated autonomously by single devices). In fact, the guidelines of the European legislative board underlines how much these two design philosophies can land into different approaches in privacy compliance, highlighting an intrinsically superior security in the decentralized systems. The same chapter shows the responses of some foreign countries (China in particular), which, in addition to propose apps for mobile devices, enforced measures for coercive surveillance as oppressive for the personal privacy as effective in forcing people to abide the law meant to slow down the spread of the epidemy, bringing to an unneglectable successes. The fifth and last chapter concerns the life ending. The current pandemic, the unique one registered in the globalisation era, brought to plenty of situations where drastic measures where the only choice, unimaginable in normal conditions. In fact, some cases were registered in France where a sort of euthanasia was applied, caused by the need of selecting who could access sanitary cures and who was not eligible for using one of the limited intensive therapy assets available. In general, in addition to France, other cases are exposed where the criteria used for patient selection are considered barbarian and far from a structural regulation and proper for an immensely critical situation. Italy answers to these overwhelming examples through the SIAARTI organization (the Italian society for analgesia, anesthesia, revival and intensive therapy) which gives precise directives to technical medical personnel for a better awareness about the priority to assign to patients in line, based on scientific and objective criteria which tend to give major regard to the life expectancy. The thesis ends with a meditation about the life end for necessity reasons and forecasts future specific regulation responding to the pandemic issue, stronger in the present and more solid in time.
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