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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-07022020-191932


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
NANNIPIERI, VIRGINIA
URN
etd-07022020-191932
Titolo
Connettiviti indifferenziate: analisi di una coorte monocentrica e applicazione dei nuovi criteri classificativi ACR/EULAR 2019 del Lupus Eritematoso Sistemico
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Mosca, Marta
Parole chiave
  • criteri LES ACR/EULAR 2019
  • CTD definite
  • UCTD stabili
Data inizio appello
20/07/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/07/2090
Riassunto
Il termine connettiviti indifferenziate (UCTD) viene utilizzato per identificare un gruppo di malattie autoimmuni sistemiche che condividono manifestazioni cliniche e sierologiche con connettiviti definite (CTD), ma non ne soddisfano a pieno i criteri classificativi esistenti. All’interno di questo gruppo si possono individuare condizioni molto eterogenee: forme transitorie e autolimitantesi, forme che mantengono un profilo stabile nel tempo e forme destinate ad evolvere verso connettiviti definite. L’identificazione precoce delle condizioni evolutive e di quelle stabili ha un evidente impatto nella gestione clinica dei pazienti, con importanti risvolti prognostici e terapeutici. A tal fine, la disponibilità di nuovi e più sensibili criteri classificativi per le connettiviti definite potrebbe permettere di identificare più precocemente i pazienti che già all’esordio presentano le caratteristiche delle connettiviti maggiori, distinguendoli dai pazienti con connettiviti indifferenziate destinate a rimanere stabili nel corso degli anni. Pertanto, alla luce della recente pubblicazione dei nuovi criteri classificativi ACR/EULAR 2019 del Lupus Eritematoso Sistemico (LES), l’obiettivo di questo studio è quello di applicare tali criteri alla coorte di pazienti con diagnosi di UCTD regolarmente seguiti c/o la U.O. di Reumatologia di Pisa, valutando quanti pazienti potrebbero essere riclassificati come LES secondo i nuovi criteri classificativi.
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