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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-07022020-093308


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
IOCCA, FRANCESCO
URN
etd-07022020-093308
Titolo
L'INTRODUZIONE DELLE PROCEDURE DI ALLERTA NEL CODICE DELLA CRISI D'IMPRESA E DELL'INSOLVENZA E LE SUE RICADUTE SULLA DISCIPLINA DEL DIRITTO SOCIETARIO. IL CASO DELLE SOCIETÀ PARTECIPATE DAL MINISTERO DELLA DIFESA.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Dott. Frediani, Paolo
Parole chiave
  • procedure di allerta
  • crisi d'impresa
Data inizio appello
22/07/2020
Consultabilità
Completa
Riassunto
Le promesse di rinnovamento della normativa sulla crisi d’impresa sono state finalmente mantenute con la pubblicazione del Codice della crisi e dell’insolvenza (D.lgs. n. 14/2019), il cui testo composto di 391 articoli prenderà il posto (si spera nella sua interezza dal 1°settembre 2021) della risalente legge fallimentare, e lo farà attraverso un nuovo approccio che – sulla scorta delle normative sovranazionali – predilige il superamento delle situazioni di crisi. L’obiettivo di questa tesi è di presentare e descrivere le procedure di allerta e di composizione assistita della crisi, strumenti introdotti dal legislatore al fine di analizzare ed eliminare le cause del malessere economico e finanziario dell’impresa e permettere un più facile raggiungimento dell’accordo tra creditori e debitore. Inoltre, verranno trattate le sostanziali modifiche al codice civile che interessano propriamente il diritto societario nell'ottica dell’emersione anticipata della crisi s’impresa cui tende il sistema dell’allerta, quali: gli assetti organizzativi dell’impresa, la nomina degli organi di controllo per le S.r.l. e le responsabilità degli amministratori. Per certo la modifica dell’art. 2086 c.c. rappresenta uno dei principi cardine della riforma e il riferimento per gli imprenditori che dovranno prevedere una gestione nel rispetto di “un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa”.
Una spinta rilevante in favore della riforma è arrivata sicuramente dal legislatore europeo che ha cercato di costituire una serie di principi che potessero coesistere tra i vari paesi così da creare una disciplina concorsuale comune ed evitare disparità di trattamento all'interno dell’UE. Il recepimento di questi nuovi principi non poteva più avvenire tramite misure correttive, bensì occorreva agire in modo sistematico e organico attraverso un corpus di leggi al passo con i tempi.
Infine, uno sguardo è riservato al mondo delle società partecipate dal Ministero della Difesa, la cui disciplina di base, già modificata nel 2016, dovrà fare i conti con le nuove disposizioni del codice della crisi e di conseguenza queste tipologie di società dovranno adattare la loro natura, particolare e per certi aspetti derogatoria, agli obblighi organizzativi e alle nuove procedure di allerta.
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