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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-07022017-232409


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
IACOPI, ELISABETTA
URN
etd-07022017-232409
Titolo
PERCORSI DIAGNOSTICO-TERAPEUTICI IN PAZIENTI CON SINDROME DEL PIEDE DIABETICO AFFERENTI AD UN CENTRO DI TERZO LIVELLO: REVISIONE CRITICA DI 5 ANNI DI ATTIVITA'
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
ENDOCRINOLOGIA E MALATTIE DEL METABOLISMO
Relatori
relatore Prof. Del Prato, Stefano
relatore Prof. Piaggesi, Alberto
Parole chiave
  • piede diabetico
  • diabete mellito
Data inizio appello
21/07/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il Diabete mellito rappresenta un esempio paradigmatico di patologia sistemica multifattoriale. La condizione di iperglicemia cronica, mediante molteplici vie di danno, determina lo sviluppo di complicanze croniche a carico di vari organi target. In particolare, a carico degli arti inferiori, più meccanismi etiopatogenetici concorrono: neuropatia somatica periferica, arteriopatia obliterante ed immunopatia. Ciò spiega perchè il piede diabetico vada considerato la manifestazione locale a livello di un organo – l’arto inferiore appunto – di una malattia cronica sistemica progressiva e ingravescente.
Il nostro studio ha evidenziato come le complicanze a carico degli arti inferiori rappresentino la prima causa di ricovero nel soggetto diabetico. Nella nostra casistica abbiamo evidenziato un tasso di guarigione pari al 71% nel corso del periodo di follow up con un’incidenza di amputazioni maggiori analoga a quanto riportato in letteratura. Stratificando la popolazione in base alla gravità della patologia vascolare emerge chiaramente come la rivascolarizzazione, in particolare se diretta secondo la teoria degli angiosomi, rappresenti la strategia terapeutica in grado di fare la differenza sia in termini di guarigione delle lesioni (in tal senso insieme all’intervento chirurgico), che di amputazioni maggiori e di mortalità. L’analisi dei ricoveri ripetuti infine ha confermato l’elevata frequenza di recidiva nonché l’aggravamento della patologia e dello stato generale del malato ad ogni nuovo episodio.
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