Tesi etd-07022015-160334 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
TASSI, SILVIA
URN
etd-07022015-160334
Titolo
Lo Stato Innovatore: nuovi modelli di intervento pubblico
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Passalacqua, Michela
Parole chiave
- Innovazione
- Investimenti
- Partenariato
- Stato
Data inizio appello
20/07/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
In un periodo di crisi economico-finanziaria dell'Eurozona, come quello attuale, da cui l'Italia risulta essere uno dei Paesi maggiormente afflitti, l'innovazione appare come un valido ed utile strumento risolutivo.
Perciò, premessa la riflessione sul tema dell'innovazione nell'ambito della scienza economica, valorizzando la posizione di noti economisti del Novecento a favore dell'interventismo statale, Keynes, Schumpeter, Polanyi, fondamentale risulta, accanto alle grandi idee, a partire dalle quali si sviluppa ogni processo innovativo, l'investimento pubblico nelle aree chiave ai fini dello sviluppo economico, quali, istruzione, formazione professionale e ricerca, green economy, tecnologie informatiche.
Solo lo Stato possiede le risorse per intraprendere gli investimenti più rischiosi, in quanto innovare significa sostanzialmente rischiare. Nel terreno predisposto dallo Stato, intervengono poi in un secondo momento le imprese private, nell'ambito di un processo collaborativo. Interessante, nella logica della cooperazione tra settore pubblico e settore privato è l'istituto del Partenariato pubblico-privato per l'innovazione,ossia una modalità alternativa di investimento pubblico valorizzata dalla Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente inclusiva e sostenibile.
Ai fini di un esito positivo di ogni processo innovativo, è necessario che ad una ripartizione dei rischi corrisponda una socializzazione dei profitti proporzionata all'entità del rischio assunto.
Perciò, premessa la riflessione sul tema dell'innovazione nell'ambito della scienza economica, valorizzando la posizione di noti economisti del Novecento a favore dell'interventismo statale, Keynes, Schumpeter, Polanyi, fondamentale risulta, accanto alle grandi idee, a partire dalle quali si sviluppa ogni processo innovativo, l'investimento pubblico nelle aree chiave ai fini dello sviluppo economico, quali, istruzione, formazione professionale e ricerca, green economy, tecnologie informatiche.
Solo lo Stato possiede le risorse per intraprendere gli investimenti più rischiosi, in quanto innovare significa sostanzialmente rischiare. Nel terreno predisposto dallo Stato, intervengono poi in un secondo momento le imprese private, nell'ambito di un processo collaborativo. Interessante, nella logica della cooperazione tra settore pubblico e settore privato è l'istituto del Partenariato pubblico-privato per l'innovazione,ossia una modalità alternativa di investimento pubblico valorizzata dalla Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente inclusiva e sostenibile.
Ai fini di un esito positivo di ogni processo innovativo, è necessario che ad una ripartizione dei rischi corrisponda una socializzazione dei profitti proporzionata all'entità del rischio assunto.
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