Tesi etd-07022014-230110 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
SIMONE, FRANCESCA
URN
etd-07022014-230110
Titolo
L'empatia nei disturbi da comportamento dirompente
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
Relatori
relatore Prof. Muratori, Filippo
relatore Dott.ssa Milone, Annarita
relatore Dott.ssa Milone, Annarita
Parole chiave
- aggressività reattiva e proattiva
- alessitimia
- comportamento
- disimpegno morale
- teoria della mente
- tratti calloso-anemozionali
Data inizio appello
21/07/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Razionale e obiettivi: I disturbi dirompenti del controllo degli impulsi (DCD) costituiscono un frequente motivo di consulenza presso servizi di neuropsichiatria infantile. La prognosi dei DCD è spesso sfavorevole e necessita di diagnosi e interventi terapeutici precoci. Nel DSM-5 è stata individuata una tipologia specifica di Disturbo della Condotta definita con emozioni prosociali limitate che presenta maggiore gravità, elevato rischio di evoluzione in disturbo antisociale e deficit empatici e relazionali. Pochi studi descrivono la correlazione tra profili empatici e variabili comportamentali, morali ed affettive nei DCD..
Metodologia: 33 pazienti (età 11-16 aa) sono stati valutati con K-DAS-PL, CBCL, YSR , APSD, ICU e IRI per definire il quadro clinico e il profilo empatico e con scale per la valutazione delle caratteristiche morali, emozionali e comportamentali (MD, PVQ, SE,TAS-20, Child Eyes- test, RPQ)
Risultati: Il 20% del campione presenta un deficit nella empatia affettiva cui si associa un profilo caratterizzato da difficoltà nella identificazione degli stati emotivi personali e altrui, disimpegno morale, aggressività proattiva e punteggi elevati nelle scale che individuano i tratti callous.-unemotional, .
Conclusioni: lo studio dei profili empatici nei DCD può fornire validi elementi per individuare pazienti con emozioni prosociali limitate e indirizzarne gli interventi terapeutici.
Metodologia: 33 pazienti (età 11-16 aa) sono stati valutati con K-DAS-PL, CBCL, YSR , APSD, ICU e IRI per definire il quadro clinico e il profilo empatico e con scale per la valutazione delle caratteristiche morali, emozionali e comportamentali (MD, PVQ, SE,TAS-20, Child Eyes- test, RPQ)
Risultati: Il 20% del campione presenta un deficit nella empatia affettiva cui si associa un profilo caratterizzato da difficoltà nella identificazione degli stati emotivi personali e altrui, disimpegno morale, aggressività proattiva e punteggi elevati nelle scale che individuano i tratti callous.-unemotional, .
Conclusioni: lo studio dei profili empatici nei DCD può fornire validi elementi per individuare pazienti con emozioni prosociali limitate e indirizzarne gli interventi terapeutici.
File
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TESI_SPE...E_NPI.pdf | 522.84 Kb |
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