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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-07012021-184903


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
NALLI, FEDERICO
URN
etd-07012021-184903
Titolo
I Sinistri marittimi: gli adempimenti dell'Autorita Marittima nei casi di incidente in mare.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
SCIENZE DEL GOVERNO E DELL'AMMINISTRAZIONE DEL MARE
Relatori
relatore C.F. (AN) Sacco, Vincenzo
Parole chiave
  • autorità marittima
  • formale
  • inchiesta
  • incidente di scarsa rilevanza
  • sinistro marittimo
  • sommaria
Data inizio appello
21/07/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/07/2091
Riassunto
L’elaborato, redatto attraverso un’attenta analisi della normativa in materia di sinistri marittimi, analizza la complessità delle procedure di inchiesta amministrativa che il personale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera deve curare a seguito di un incidente in mare.

L’analisi ha inizio con una breve illustrazione dell’evoluzione storica del concetto di incidente in mare, successivamente si analizzeranno le diverse disposizioni internazionali, contenute nel Codice IMO, nelle Direttive dell’Unione Europea di settore e le fonti nazionali costituite da fonti primarie come il Codice della Navigazione, nonché da numerosi fonti Sub-legislative costituite da circolari ministeriali e del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.
Successivamente si analizzeranno le procedure di investigazione, la tesi, infatti, ripercorre tutte le fasi di indagine su cause e circostanze del verificarsi di un sinistro marittimo.
Si fa riferimento, in primo luogo, ai parametri formali per sussumere un evento straordinario occorso ad una o più unità in mare alla categoria di “incidente di scarsa rilevanza” o a quella di “sinistro marittimo”. Per quest’ ultimo caso vengono elencate le procedure investigative e gli atti da acquisire comprese nella procedura di inchiesta sommaria, per la quale si elencano anche i criteri di valutazione attraverso i quali la Direzione Marittima individuerà la sussistenza o meno dei requisiti di inchiesta formale.
Anche in riferimento a quest’ultima fase, si descrivono con precisione gli oneri amministrativi che la Commissione Inquirente dovrà svolgere, nonché le procedure di trasmissione degli atti relativi all’indagine agli enti sovraordinati e all’Autorità Giudiziaria
Nello specifico, secondo la normativa odierna, il primo compito dell’Amministrazione Marittima con giurisdizione sul luogo nel quale è avvenuto l’incidente è quello di informare le altre Autorità competenti e quelle a lei sovraordinate attraverso la cosiddetta “Segnalazione Unica”, a seguito della quale, si prevede una fase nella quale l’Autorità stessa, nella veste dell’Ufficio più prossimo al luogo del sinistro, conduce una valutazione sulla sussistenza dei requisiti formali per ricondurre l’evento dannoso alla categoria di “Sinistro Marittimo”.
In secondo luogo, la tesi descrive le procedure di inchiesta sommaria, ovvero quell’indagine a carattere amministrativo con la quale l’Amministrazione accerta cause e circostanze del sinistro e l’incidenza di alcuni fattori, come lo “Human Factor” nel verificarsi dell’evento dannoso. Al termine di questa fase sarà redatto un fascicolo contenente diversi documenti acquisiti e un rapporto finale compilato dall’Autorità Marittima, secondo le prescrizioni impartite dalla Circolare del 1963 dell’allora Ministero della Marina Mercantile.
Ove, dalla valutazione della Direzione Marittima sulle risultanze dell’inchiesta sommaria, emergano i presupposti formali previsti dall’articolo 579 del Codice della Navigazione, quest’ultima avrà il Compito di condurre le procedure per la cosiddetta Inchiesta Formale.
Questa dovrà concludersi con i pareri degli inquirenti in materia di valutazioni sulle singole responsabilità dei vari soggetti interessati dal sinistro, sulle rotte e sulle manovre eseguite nelle fasi precedenti il sinistro, tenendo conto di quelle norme che, seguite, avrebbero potuto evitarlo, e dovrà essere trasmessa dalla Direzione Marittima al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, oltre che alla competente Autorità Giudiziaria se del caso.
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