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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-07012020-160839


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
RICEVUTO, GIUSEPPE
URN
etd-07012020-160839
Titolo
Il regime delle armi biologiche: Criticita' e nuove sfide
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Eboli, Valeria
Parole chiave
  • Disarmo
  • BWC
  • Armi biologiche
Data inizio appello
22/07/2020
Consultabilità
Completa
Riassunto
Le armi biologiche sono una minaccia per la sicurezza internazionale. Secondo la Convenzione sulle armi biologiche e tossiniche (BWTC) ,che per semplificare chiameremo Convenzione sulle armi biologiche (Biological Weapons Convention - BWC) , tutte le armi biologiche rientrano in un regime di disarmo rigoroso e irreversibile che mira all'abolizione totale dell'uso e dell'esistenza di armi biologiche. Purtroppo, esiste un divario tra i requisiti giuridici del regime di disarmo della BWC e la sua attuazione. Questo divario tra gli aspetti teorici e pratici del disarmo implica un approccio pratico e basato sui risultati conseguiti a livello internazionale dalla BWC e che verranno evidenziati durante tutto lo studio; Lo studio analizzerà la fattibilità del disarmo delle armi biologiche ai sensi del diritto internazionale. La questione centrale dell’analisi è se il diritto internazionale possa realizzare l'effettivo disarmo delle armi biologiche. Le armi biologiche (Biological Weapons - BW) sono un metodo abominevole di guerra e sono state ampiamente respinte come strumento di guerra. Tali armi sono anche da tempo oggetto di controllo da parte del diritto internazionale; ora ricadono sotto un sofisticato regime giuridico, e all'interno di questo regime, l'eliminazione delle armi biologiche è ricercata attraverso il disarmo. Tuttavia, il controllo delle armi biologiche rimane un argomento piuttosto oscuro nel diritto internazionale e sconosciuto nella conoscenza pubblica internazionale. Lo studio si concentra sul regime giuridico internazionale che controlla le armi biologiche e, più specificamente, sull'aspetto del disarmo. Il contenuto di questo studio è un'analisi dell'attuale regime di disarmo delle armi biologiche. Esso mira a determinare se il diritto internazionale possa realizzarne l'effettivo disarmo. La BWC è lo strumento principale del regime di controllo delle armi biologiche ed essa mira al disarmo effettivo di una specifica categoria di armi. A tale riguardo, il presente studio si concentra in particolare sul modo in cui la BWC venga attuata e se riesca a raggiungere un disarmo efficace. Evidenziata e messa in discussione in questa analisi è l'idoneità dei tradizionali strumenti internazionali di controllo delle armi a raggiungere un disarmo efficace. In una certa misura, uno studio del regime di disarmo delle armi biologiche indica questioni più generali e teoriche in materia di controllo degli armamenti. Ad esempio, dal punto di vista della sicurezza internazionale, esamina il contributo del disarmo delle armi biologiche nell’attuale scenario internazionale per permettere un miglioramento del processo di controllo degli armamenti in riferimento alle armi di distruzione di massa, dove sono comprese le armi biologiche. L'argomento centrale di questo studio è l'attuale diritto internazionale sulle armi biologiche. È quindi necessaria una definizione di arma biologica, di controllo degli armamenti, di disarmo e di regime di non-proliferazione, in quanto il controllo degli armamenti rientra nel diritto internazionale nel quale rientra il regime di disarmo delle armi biologiche. Del regime di non-proliferazione invece, verrà data una definizione per distinguerlo e differenziarlo da quello di disarmo. Una volta determinato il quadro in cui rientra il regime di disarmo delle armi biologiche, si procederà ad un’analisi dello stesso. Le armi biologiche sono definite dalla BWC, che ne fornisce una definizione ampia e tecnica . Tale definizione è utile per l'attuazione della Convenzione, in particolare per il loro disarmo. L'argomento “armi biologiche” richiama immediatamente l'attenzione sulla BWC, che è un trattato sul disarmo e quindi una parte del diritto internazionale sul controllo delle armi. Esistono varie definizioni di controllo delle armi e, per estensione, di disarmo. Storicamente, durante la guerra fredda il controllo degli armamenti consisteva nelle regole per limitare la concorrenza nel settore degli armamenti, piuttosto che invertirla. Non implicava necessariamente una riduzione o una limitazione delle armi, ma piuttosto un quadro giuridico per il controllo degli armamenti . Ora il concetto di controllo degli armamenti si è esteso a tutte le misure incentrate sulla riduzione degli armamenti. Alcune definizioni distinguono il controllo degli armamenti dalla non-proliferazione e dal disarmo. Ronzitti afferma che, il disarmo ‘ha per oggetto il divieto della produzione di una determinata arma e l’obbligo della distruzione degli stocks esistenti’ , affermando inoltre che, la non-proliferazione “ha lo scopo di evitare che determinate armi siano possedute da un numero consistente di Stati, aumentando il rischio del loro utilizzo” , ciò chiarisce la distinzione tra disarmo e non-proliferazione. Dal disarmo deve essere distinto il controllo delle armi, il quale mira al raggiungimento di un sostanziale equilibrio degli armamenti fra le superpotenze, come gli Stati Uniti, la Russia e la Cina. Questa definizione suggerisce che il disarmo è un obiettivo che può essere separato dal controllo degli armamenti. Altre definizioni, tuttavia, comprendono il disarmo nel controllo degli armamenti. Da queste definizioni si può dedurre che il controllo degli armamenti ha come effetto la limitazione dello sviluppo delle armi e quindi mantenere il livello degli armamenti, ma non invertire la corsa agli armamenti. Il disarmo, tuttavia, inverte il processo di armamento riducendo il numero e/o la qualità degli armamenti disponibili. Questo studio si concentra sul disarmo delle armi biologiche e sulla BWC, cercando di portare l’attenzione sulle necessità di modifica del trattato o di ampliamento dello stesso per garantire un effettivo sistema di verifica intrusiva, di controllo e di monitoraggio delle stesse.
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