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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-07012020-122323


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
LACROCE, EMILIA
URN
etd-07012020-122323
Titolo
Il "Mondo di mezzo" e la sua rappresentazione: circolarità del processo interpretativo e dispute di frames
Settore scientifico disciplinare
SPS/07
Corso di studi
SCIENZE POLITICHE
Relatori
tutor Prof. Mele, Vincenzo
Parole chiave
  • circolo ermeneutico
  • Mondo di Mezzo
  • rappresentazioni della criminalità
  • frame
Data inizio appello
14/07/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/07/2090
Riassunto
Il percorso di ricerca intendeva approfondire le rappresentazioni del fenomeno criminale denominato “Mondo di mezzo”, con particolare riferimento alla dimensione linguistica. La tesi è strutturata in tre capitoli. Il primo capitolo costituisce una premessa di tipo metodologico e un'introduzione contestuale al fenomeno. Partendo dalle domande di ricerca, ho tentato di restituire al lettore il senso del percorso seguito. Accanto a ciò, ho contestualizzato il mio lavoro all'interno di quel settore del vasto e polifonico dibattito sulle mafie che maggiormente ha riflettuto sulla dimensione culturale e linguistica del fenomeno. La presentazione del caso romano con una breve ricognizione storica e alcune importanti riflessioni riguardo alle fonti concludono questo capitolo.
Il secondo capitolo nasce dalla volontà di osservare la pluralità delle ``narrazioni'' su tale fenomeno, con un approccio volutamente intertestuale e interdiscorsivo, e uno sguardo altamente debitore alla critica letteraria. L'obiettivo è quello di cogliere la sostanziale interdipendenza e il relativo cortocircuito tra diversi ambiti di produzione di discorsi sul “Mondo di Mezzo”, analizzandone il ruolo all'interno di un più complesso circolo ermeneutico (Gadamer 2012). La circolarità sintetizzata dalle riflessioni di Hans-Georg Gadamer sarà utilizzata al fine di rendere analiticamente evidente ciò che è in realtà inestricabile, tentando cioè di osservare separatamente ambiti di costruzione culturale e sociale del fenomeno dai confini estremamente porosi. Ne sono stati individuati quattro: l'autorità giudiziaria, i media, i prodotti di finzione e l'arena processuale.
Il terzo capitolo, infine, guarda al processo penale derivato dall'indagine attraverso il filtro goffmaniano del “frame”. Viene qui affrontata una riflessione sulle diverse modalità attraverso le quali il fenomeno romano viene incorniciato nel corso del dibattimento dai diversi attori dell'agone processuale.


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