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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-07012020-101940


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CERVELLI, LINDA
URN
etd-07012020-101940
Titolo
La presunzione di innocenza come regola di trattamento tra letture tradizionali e risvolti attuali
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Bonini, Valentina
Parole chiave
  • indagato
  • custodia cautelare
  • carcere
  • colpevole
  • imputato
  • diritto di cronaca
  • informazione
  • art.27 Cost.
  • media
  • processo mediatico
  • misure cautelari
  • non colpevolezza
  • presunzione
  • presunzione di innocenza
Data inizio appello
20/07/2020
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
L'elaborato si propone di analizzare il principio della presunzione di innocenza di cui all'art.27, co.2 Cost. Dapprima si è fornito un suo inquadramento generale all'interno della disciplina italiana ed europea, focalizzando l'attenzione anche sui recenti approdi cui si è giunti con la direttiva 2016/343/UE e dando conto di come la presunzione di innocenza si presenti sia come regola di giudizio che come regola di trattamento.
Il seguito della tesi si è incentrato proprio su questo secondo aspetto, analizzando le interazioni necessarie tra la portata del principio costituzionale e la materia cautelare, in particolare con riferimento alla custodia in carcere, misura che presenta le maggiori criticità e dunque richiede una maggiore attenzione per potersi dire rispettosa della presunzione.
Da ultimo, si è analizzato l'impatto del principio sulla dinamica extra-processuale, cercando di capire come la presunzione possa essere rispettata ma al contempo bilanciata con un altro diritto costituzionale fondamentale che è quello all'informazione (art.21 Cost.). Da questo bilanciamento emerge, infatti, la necessità di salvaguardare il diritto di cronaca giudiziaria purché questo sia esercitato senza determinare (come, peraltro, spesso accade attualmente attraverso mezzi tecnologici sempre più rapidi ed incontrollati) un giudizio anticipato di colpevolezza a carico di un soggetto solamente indagato o imputato. Questo stesso imperativo risulta essere doveroso non soltanto per i media ma anche per tutti coloro che prendono parte al processo penale, soprattutto le autorità pubbliche, le quali devono presentare oggettivamente l'indagato o imputato, evitando di farlo apparire come colpevole prima della condanna definitiva.
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