Tesi etd-07012016-114155 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CUOMO, MARIO
Indirizzo email
mario.cuomo1989@gmail.com
URN
etd-07012016-114155
Titolo
Riduzione nella somministrazione di Artemia salina nell'ambito dell'allevamento larvale di Sparus aurata
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA MARINA
Relatori
relatore Prof. Castelli, Alberto
Parole chiave
- acquacoltura
- alimentazione larvale
- Artemia
- biologia marina
- maricoltura
- Sparus aurata
- sviluppo
Data inizio appello
18/07/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’alimentazione larvale è ancora un vincolo importante allo sviluppo dell’allevamento di Sparus aurata. Per garantire una crescita corretta e un elevato tasso di sopravvivenza, è fondamentale un regime alimentare affidabile che soddisfi le esigenze nutrizionali delle larve, sia qualitativamente che quantitativamente. Attualmente, il miglior regime alimentare per l’allevamento larvale intensivo di orata, si basa sull’utilizzo di prede vive (rotiferi e Artemia) durante le prime settimane successive alla schiusa, seguito da una contemporanea alimentazione a base di alimento vivo e artificiale. Comunque, il costo delle infrastrutture, della manodopera e delle energie investite nella produzione su larga scala di questi organismi zooplanctonici rappresenta una spesa significante. Per questo, è di grande interesse sviluppare una dieta larvale artificiale che sia sempre disponibile e che sia una valida ed economica alternativa.
Questo studio valuta l’effetto della somministrazione di Artemia, in forma ridotta, su accrescimento, deformità e sopravvivenza, in due fasi di sviluppo: una precoce, da 18 a 33 dph, ed una fase successiva, da 28 a 37 dph. E’ stato utilizzato un lotto di circa 2 milioni di uova ottenuto da riproduttori soggetti ad un foto-termo periodo controllato.
A 18 giorni dopo la schiusa, le larve sono state trasferite in 12 vasche da 1000 litri ad una densità di 36 larve/litro e sottoposte a quattro differenti trattamenti in tre repliche.
Trattamento 1, controllo positivo: alimentazione standard con alimento sperimentale LFR52, ed alimento vivo (rotiferi e Artemia);
Trattamento 2, controllo negativo: sostituzione totale di Artemia con LFR52;
Trattamento 3: Artemia dal giorno 19 al 33 dopo la schiusa;
Trattamento 4: Artemia dal giorno 28 al 37 dopo la schiusa.
Tutte le vasche d’allevamento sperimentali sono state sottoposte a parametri ambientali ottimali e differiscono solo per il trattamento alimentare.
Nei trattamenti 3 e 4, la quantità totale di Artemia somministrata è stata ridotta (5% dell’alimento totale, rispetto al 40% di un regime standard) per valutare se lo sviluppo larvale in queste quantità può essere paragonato a quello delle larve sottoposte al trattamento 1, e per comprendere meglio in quale periodo dello sviluppo sia più importante la sua assunzione, se in una fase precoce della crescita o in un periodo di grande bisogni energetici per una crescita rapida (dal 28° al 37° giorno).
Settimanalmente, campioni di 20 larve sono stati prelevati dalle vasche di appartenenza e sono state osservate tramite stereomicroscopio le caratteristiche morfologiche e fisiologiche delle stesse (previa anestesia con benzocaina 0,2 g/l). Grazie a questi dati biometrici è stato possibile ottenere importanti valutazioni qualitative e quantitative sullo sviluppo larvale, che possono essere riconducibili ai differenti regimi alimentari, da cui è emerso che il regime di alimentazione standard risulta essere il migliore.
Questo studio valuta l’effetto della somministrazione di Artemia, in forma ridotta, su accrescimento, deformità e sopravvivenza, in due fasi di sviluppo: una precoce, da 18 a 33 dph, ed una fase successiva, da 28 a 37 dph. E’ stato utilizzato un lotto di circa 2 milioni di uova ottenuto da riproduttori soggetti ad un foto-termo periodo controllato.
A 18 giorni dopo la schiusa, le larve sono state trasferite in 12 vasche da 1000 litri ad una densità di 36 larve/litro e sottoposte a quattro differenti trattamenti in tre repliche.
Trattamento 1, controllo positivo: alimentazione standard con alimento sperimentale LFR52, ed alimento vivo (rotiferi e Artemia);
Trattamento 2, controllo negativo: sostituzione totale di Artemia con LFR52;
Trattamento 3: Artemia dal giorno 19 al 33 dopo la schiusa;
Trattamento 4: Artemia dal giorno 28 al 37 dopo la schiusa.
Tutte le vasche d’allevamento sperimentali sono state sottoposte a parametri ambientali ottimali e differiscono solo per il trattamento alimentare.
Nei trattamenti 3 e 4, la quantità totale di Artemia somministrata è stata ridotta (5% dell’alimento totale, rispetto al 40% di un regime standard) per valutare se lo sviluppo larvale in queste quantità può essere paragonato a quello delle larve sottoposte al trattamento 1, e per comprendere meglio in quale periodo dello sviluppo sia più importante la sua assunzione, se in una fase precoce della crescita o in un periodo di grande bisogni energetici per una crescita rapida (dal 28° al 37° giorno).
Settimanalmente, campioni di 20 larve sono stati prelevati dalle vasche di appartenenza e sono state osservate tramite stereomicroscopio le caratteristiche morfologiche e fisiologiche delle stesse (previa anestesia con benzocaina 0,2 g/l). Grazie a questi dati biometrici è stato possibile ottenere importanti valutazioni qualitative e quantitative sullo sviluppo larvale, che possono essere riconducibili ai differenti regimi alimentari, da cui è emerso che il regime di alimentazione standard risulta essere il migliore.
File
Nome file | Dimensione |
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Cuomo_Tesi.pdf | 6.95 Mb |
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