Tesi etd-07012009-154214 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
FERRARI, GABRIELE
URN
etd-07012009-154214
Titolo
La sostituzione valvolare aortica nella nona decade di vita: indicazioni tecniche e risultati.
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Minzioni, Gaetano
Parole chiave
- aortic stenosis
- aortic valve replacement
- octagenarians
- sostituzione valvolare aortica
- stenosi aortica
- ultraottantenni
Data inizio appello
21/07/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/07/2049
Riassunto
Introduzione:
L’aumento dell’età media della popolazione è responsabile di un parallelo aumento dell’incidenza della degenerazione calcifica senile della valvola aortica con conseguente stenosi aortica. I miglioramenti delle tecniche diagnostiche moderne hanno permesso di valutare la stenosi aortica nei pazienti anziani e di seguirla nel tempo, da ciò deriva una sempre più frequente indicazione chirurgica alla sostituzione valvolare aortica in pazienti di età avanzata.
Materiali e metodi:
Il presente studio ha preso in considerazione 188 pazienti con più di 80 anni al momento dell’intervento di sostituzione valvolare aortica dal 2001 al 2008; 114 operati solo di sostituzione valvolare per stenosi aortica, 74 con associata un’altra procedura cardiochirugica. I pazienti sono stati trattati con 181 protesi biologiche e 6 meccaniche ed 1 homograft. I pazienti sono stati seguiti mediante un follow-up ambulatoriale e telefonico medio di tre anni ed otto mesi.
Risultati:
La mortalità operatoria è stata del 3,19%, la mortalità ospedaliera del 10,64%. Il tasso di sopravvivenza è stato del 69,15% ad un follow-up medio di 3,4 anni. Tra i decessi nel follow-up solamente il 3,77% è stato a seguito di eventi cardiaci, e solamente un decesso(0,53%) correlato alla disfunzione della protesi. Considerando complicanze maggiori quali insufficienza renale ed eventi cerebrovascolari, nel follow-up c’è stato un caso d’insufficienza renale acuta(0,53%), e tre ictus cerebrali(1,60%). Abbiamo preso in considerazione, poi, gli eventi valvola-correlati quali degenerazione della protesi(0,53%), trombosi protesica(0,53%), embolia a partenza dalla protesi(0,53%). Infine sono stati valutati i dati ecocardiografici sia nell’immediato post-operatorio che nel follow-up ambulatoriale: a distanza è stata dimostrata la normalizzazione dei valori emodinamici a livello della protesi aortica.
Conclusioni:
La sostituzione valvolare aortica in pazienti ultraottantenni con stenosi aortica severa si è rivelata una procedura sicura ed efficace, con incidenza di complicanze sovrapponibile alle altre fasce d’età e con mortalità peri-operatoria ed a lungo termine che giustificano un intervento chirurgico, giacché la sopravvivenza dei pazienti trattati risulta superiore a quella di pazienti di pari età non operati. I dati che la letteratura internazionale ha fino ad ora riportato, confermano le nostre conclusioni.
L’aumento dell’età media della popolazione è responsabile di un parallelo aumento dell’incidenza della degenerazione calcifica senile della valvola aortica con conseguente stenosi aortica. I miglioramenti delle tecniche diagnostiche moderne hanno permesso di valutare la stenosi aortica nei pazienti anziani e di seguirla nel tempo, da ciò deriva una sempre più frequente indicazione chirurgica alla sostituzione valvolare aortica in pazienti di età avanzata.
Materiali e metodi:
Il presente studio ha preso in considerazione 188 pazienti con più di 80 anni al momento dell’intervento di sostituzione valvolare aortica dal 2001 al 2008; 114 operati solo di sostituzione valvolare per stenosi aortica, 74 con associata un’altra procedura cardiochirugica. I pazienti sono stati trattati con 181 protesi biologiche e 6 meccaniche ed 1 homograft. I pazienti sono stati seguiti mediante un follow-up ambulatoriale e telefonico medio di tre anni ed otto mesi.
Risultati:
La mortalità operatoria è stata del 3,19%, la mortalità ospedaliera del 10,64%. Il tasso di sopravvivenza è stato del 69,15% ad un follow-up medio di 3,4 anni. Tra i decessi nel follow-up solamente il 3,77% è stato a seguito di eventi cardiaci, e solamente un decesso(0,53%) correlato alla disfunzione della protesi. Considerando complicanze maggiori quali insufficienza renale ed eventi cerebrovascolari, nel follow-up c’è stato un caso d’insufficienza renale acuta(0,53%), e tre ictus cerebrali(1,60%). Abbiamo preso in considerazione, poi, gli eventi valvola-correlati quali degenerazione della protesi(0,53%), trombosi protesica(0,53%), embolia a partenza dalla protesi(0,53%). Infine sono stati valutati i dati ecocardiografici sia nell’immediato post-operatorio che nel follow-up ambulatoriale: a distanza è stata dimostrata la normalizzazione dei valori emodinamici a livello della protesi aortica.
Conclusioni:
La sostituzione valvolare aortica in pazienti ultraottantenni con stenosi aortica severa si è rivelata una procedura sicura ed efficace, con incidenza di complicanze sovrapponibile alle altre fasce d’età e con mortalità peri-operatoria ed a lungo termine che giustificano un intervento chirurgico, giacché la sopravvivenza dei pazienti trattati risulta superiore a quella di pazienti di pari età non operati. I dati che la letteratura internazionale ha fino ad ora riportato, confermano le nostre conclusioni.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
La tesi non è consultabile. |