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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06302023-190601


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
TACCONI, MARTINA
URN
etd-06302023-190601
Titolo
Il rapporto tra il materiale probatorio e il principio dell'al di la' di ogni ragionevole dubbio
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Marzaduri, Enrico
Parole chiave
  • Art. 533 c.p.p.
  • Certezza nel diritto (lack of certainty in law)
  • Dubbio (doubt)
  • Materiale probatorio (evidentiary material)
Data inizio appello
17/07/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
17/07/2093
Riassunto
Nel presente lavoro ho cercato di evidenziare come, nonostante il diritto penale necessiti di certezza, non si possa parlare di certezza assoluta; il diritto penale è una realtà molto complessa, nella quale alla certezza si affianca il dubbio. Con l’introduzione della prova scientifica nel processo penale, si è cercato di raggiungere quegli obiettivi che il diritto penale si prefissa: accertare un reato e individuare il colpevole. Tuttavia, sebbene la prova scientifica arrivi là dove la prova dichiarativa non può neppure sperare, sarebbe sbagliato elevarla a idolo, in quanto è sempre fallibile e per questo motivo può dare luogo ad errori giudiziari. Al fine di equilibrare il tutto e tutelare l’innocente è stato introdotto nel nostro ordinamento, all’art. 533 c.p.p., il principio dell’“oltre ogni ragionevole dubbio”, secondo il quale in presenza di un dubbio ragionevole è necessaria l’assoluzione, seguendo il pensiero che “è sempre meglio lasciar libero un colpevole, piuttosto che condannare un innocente”. Infine, non bisogna confondere la verità con la certezza: tutti possono accedere alla verità, la difficoltà rimane nella certezza di quest’ultima. È proprio per questo motivo che si è introdotto “l’oltre ogni ragionevole dubbio”, il quale impedisce che il giudice penale possa prendere decisioni in base ad apprezzamenti meramente soggettivi. Le sentenze di condanna vengono formalmente emanate in assenza di ragionevoli dubbi e ciò basta per ritenere queste ultime veritiere.
In this project, I have tried to point out that although criminal law needs certainty, we can't speak of absolute certainty; criminal law is a very complex reality in which certainty is accompanied by doubt. With the introduction of scientific evidence in the criminal process, an attempt has been made to achieve those goals that criminal law sets out to achieve: to ascertain a crime and to identify the perpetrator. However, although scientific evidence reaches where declarative evidence can't even hope, it would be wrong to elevate it to an idol, as it is always fallible and for that reason can give rise to miscarriages of justice. To balance the whole and protect the innocent is the principle of "beyond a reasonable doubt" (art. 533 c.p.p.), according to which in the presence of reasonable doubt an acquittal is necessary, following the thought that "it is always better to let a guilty person go free than to convict an innocent person". Finally, one should not confuse truth with certainty: everyone can access the truth; the difficulty remains in the certainty of the latter. It is precisely for this reason that the "beyond a reasonable doubt" was introduced, which prevents the criminal court from making decisions based on merely subjective appreciations. Convictions are formally handed down in the absence of reasonable doubt and this is enough to deem them fair.
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