Tesi etd-06302022-142536 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
FABOZZO, SIMONA
URN
etd-06302022-142536
Titolo
Il valore predittivo negativo del test da sforzo nella diagnosi della malattia del tronco comune
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. De Caterina, Raffaele
correlatore Dott. De Carlo, Marco
correlatore Prof.ssa Baglietto, Laura
correlatore Dott. De Carlo, Marco
correlatore Prof.ssa Baglietto, Laura
Parole chiave
- diagnosi non invasiva
- ECG da sforzo
- malattia coronarica
- predizione statistica
- tronco comune
Data inizio appello
12/07/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/07/2092
Riassunto
Introduction and aims: the first-line treatment for stable ischemic heart disease is now considered to be an optimal medical therapy, as long as a left main coronary artery disease (LMCAD) has previously been excluded. Being able to rule out LMCAD in a non-invasive way would therefore be extremely useful. In this study, the negative predictive value of exercise ECG testing together with some clinical parameters for the diagnosis of LMCAD was assessed.
Methods and results: 1017 patients who first underwent an exercise test and then a coronarography were retrospectively studied (338 subjects had a LMCAD and 679 were included in the control group). A logistic regression analysis was used to create two univariate and one multivariate model. In the multivariate model the variables significantly associated with a LMCAD were the following: male sex (p=0.004), kidney failure (p=0.02), ventricular premature beats (p=0.004), lower heart rate at peak exercise (p=0.009), ST depression in any lead during exercise (DI-DIII, V2-V6) (p=0.029), ST elevation in aVR during exercise (p=0.012). The analysis of the ROC curve was carried out to obtain a diagnostic test and this pointed out two cut-offs of the linear predictor of the multivariate model: a -0.73 cut-off (sensitivity=0.71 and specificity=0.68) and a -2 cut-off (sensitivity=0.98 and specificity=0.21). For each of the two cut-offs the false omission rate (FOR) and the false discovery rate (FDR) were then calculated: assuming a 4% disease prevalence, using the -0.73 cut-off the FOR was 0.02; with the -2 cut-off it was <0.01.
Conclusions: when a large cohort of ischemic patients is being studied the developed predictive model allows one to exclude LMCAD 99.9% of the time. Despite a conspicuous number of false positives, this model could be very useful for an initial clinical evaluation of ischemic heart disease.
Introduzione e obiettivi: il trattamento conservativo della cardiopatia ischemica senza coinvolgimento del tronco comune è ad oggi considerato di pari efficacia rispetto alla rivascolarizzazione. Sarebbe pertanto utile poter escludere una stenosi del tronco comune senza l’utilizzo di indagini invasive. A tal fine, nel presente studio abbiamo analizzato il valore predittivo negativo del test da sforzo, in combinazione con alcuni parametri clinici, nella diagnosi di malattia del tronco comune.
Metodi e risultati: sono stati reclutati retrospettivamente 1017 pazienti con un test da sforzo e una coronarografia successiva al test (338 con stenosi del tronco comune e 679 controlli). Tramite la regressione logistica si sono costruiti due modelli univariati e uno multivariato. In quest’ultimo, le variabili associate ad una malattia del tronco comune sono state: sesso maschile (p=0.004), insufficienza renale (p=0.02), extrasistoli ventricolari a riposo (p=0.004), minore frequenza cardiaca al picco dell’esercizio (p=0.009), sottoslivellamento del tratto ST in qualunque derivazione durante l’esercizio (DI-DIII, V2-V6) (p=0.029), sopraslivellamento del tratto ST in aVR durante l’esercizio (p=0.012). L’analisi della curva ROC ha evidenziato due diversi valori soglia del predittore lineare del modello multivariato con cui ottenere un test diagnostico di malattia: -0,73 (sensibilità=0.71 e specificità=0.68) e -2 (sensibilità=0.98 e specificità=0.21). Per ciascuna soglia sono stati calcolati il false omission rate (FOR) e il false discovery rate (FDR): presupponendo una prevalenza del 4%, con il cut-off=-0,73 il FOR era =0.02; con il cut-off =-2 il FOR era <0.01.
Conclusioni: analizzando una ampia coorte di pazienti abbiamo costruito un modello predittivo che consente di escludere una malattia del tronco comune nel 99.9% dei pazienti; nonostante il cospicuo numero di falsi positivi, questo modello può semplificare la gestione della cardiopatia ischemica cronica.
Methods and results: 1017 patients who first underwent an exercise test and then a coronarography were retrospectively studied (338 subjects had a LMCAD and 679 were included in the control group). A logistic regression analysis was used to create two univariate and one multivariate model. In the multivariate model the variables significantly associated with a LMCAD were the following: male sex (p=0.004), kidney failure (p=0.02), ventricular premature beats (p=0.004), lower heart rate at peak exercise (p=0.009), ST depression in any lead during exercise (DI-DIII, V2-V6) (p=0.029), ST elevation in aVR during exercise (p=0.012). The analysis of the ROC curve was carried out to obtain a diagnostic test and this pointed out two cut-offs of the linear predictor of the multivariate model: a -0.73 cut-off (sensitivity=0.71 and specificity=0.68) and a -2 cut-off (sensitivity=0.98 and specificity=0.21). For each of the two cut-offs the false omission rate (FOR) and the false discovery rate (FDR) were then calculated: assuming a 4% disease prevalence, using the -0.73 cut-off the FOR was 0.02; with the -2 cut-off it was <0.01.
Conclusions: when a large cohort of ischemic patients is being studied the developed predictive model allows one to exclude LMCAD 99.9% of the time. Despite a conspicuous number of false positives, this model could be very useful for an initial clinical evaluation of ischemic heart disease.
Introduzione e obiettivi: il trattamento conservativo della cardiopatia ischemica senza coinvolgimento del tronco comune è ad oggi considerato di pari efficacia rispetto alla rivascolarizzazione. Sarebbe pertanto utile poter escludere una stenosi del tronco comune senza l’utilizzo di indagini invasive. A tal fine, nel presente studio abbiamo analizzato il valore predittivo negativo del test da sforzo, in combinazione con alcuni parametri clinici, nella diagnosi di malattia del tronco comune.
Metodi e risultati: sono stati reclutati retrospettivamente 1017 pazienti con un test da sforzo e una coronarografia successiva al test (338 con stenosi del tronco comune e 679 controlli). Tramite la regressione logistica si sono costruiti due modelli univariati e uno multivariato. In quest’ultimo, le variabili associate ad una malattia del tronco comune sono state: sesso maschile (p=0.004), insufficienza renale (p=0.02), extrasistoli ventricolari a riposo (p=0.004), minore frequenza cardiaca al picco dell’esercizio (p=0.009), sottoslivellamento del tratto ST in qualunque derivazione durante l’esercizio (DI-DIII, V2-V6) (p=0.029), sopraslivellamento del tratto ST in aVR durante l’esercizio (p=0.012). L’analisi della curva ROC ha evidenziato due diversi valori soglia del predittore lineare del modello multivariato con cui ottenere un test diagnostico di malattia: -0,73 (sensibilità=0.71 e specificità=0.68) e -2 (sensibilità=0.98 e specificità=0.21). Per ciascuna soglia sono stati calcolati il false omission rate (FOR) e il false discovery rate (FDR): presupponendo una prevalenza del 4%, con il cut-off=-0,73 il FOR era =0.02; con il cut-off =-2 il FOR era <0.01.
Conclusioni: analizzando una ampia coorte di pazienti abbiamo costruito un modello predittivo che consente di escludere una malattia del tronco comune nel 99.9% dei pazienti; nonostante il cospicuo numero di falsi positivi, questo modello può semplificare la gestione della cardiopatia ischemica cronica.
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