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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06302016-185453


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
MARRAMA, ELENA
URN
etd-06302016-185453
Titolo
Chirurgia dell'anca nel bambino affetto da paralisi cerebrale infantile: revisione della casistica.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Lisanti, Michele
Parole chiave
  • anca
  • paralisi cerebrale infantile
Data inizio appello
19/07/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nel presente lavoro sono state analizzate le caratteristiche cliniche, diagnostiche e di trattamento relative ai bambini portatori di paralisi cerebrale infantile (PCI) affetti da displasia dell’anca, concentrandosi sull’aspetto ortopedico della deformità suddetta, sui vari trattamenti chirurgici utilizzati e sui criteri che conducono verso la determinata scelta terapeutica, in accordo con le indicazioni internazionali. Particolare attenzione è stata data a specifici indici diagnostici clinici (GMFCS e grado di PCI) e al calcolo di particolari indici radiografici (Indice di Reimers, acetabular angle, head shaft angle), che permettono di seguire il paziente da prima della chirurgia fino ad anni di distanza, confrontandoli per verificare la riuscita della terapia o un peggioramento e una progressione del quadro.
Alla luce di ciò che è descritto in letteratura, è stata analizzata una ben precisa casistica comprendente tutti i bambini affetti da displasia dell’anca e portatori di paralisi cerebrale infantile, sottoposti a chirurgia ortopedica dal Dicembre 2009 all’Aprile 2016, presso l’ U.O. Ortopedia e Traumatologia Universitaria I dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana. Per ogni bambino sono stati studiati situazione clinica, grado di compromissione motoria, quadro radiografico, intervento effettuato, esito di tale intervento e quadro del paziente nel follow up. I dati sono stati raccolti in funzione della possibilità di avere effettuato un adeguato monitoraggio della displasia dell’anca in conseguenza della deformità scheletrica e delle influenze spasticità/retrazione muscolare sulla congruità articolare.
Infatti, lo scopo di questo studio è stato verificare la correttezza del timing chirurgico e la sua influenza sull’evoluzione della patologia trattata, constatando quanti bambini sono andati incontro a miglioramento, e quanti invece hanno avuto un ritardo evolutivo, se non addirittura una progressione, con la conclusione che, indipendentemente dall’età del bambino, tanto maggiori sono il grado di displasia dell’anca (maggiori indice di Reimers e angolo acetabolare) e il livello di GMFCS e tanto peggiore il tipo di PCI, più alta sarà la probabilità di progressione verso la lussazione.
Più basso è il grado di compromissione motoria, più utile risulta la chirurgia dei tessuti molli come prima scelta terapeutica, al contrario dei gradi di compromissione motoria maggiore, in cui questa risulta inefficace dovendo passare alla chirurgia scheletrica.
È quindi di fondamentale importanza applicare una sorveglianza precoce in modo da poter intervenire il più tempestivamente possibile.
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In this work, the clinical, diagnostic and treatment characteristics of children with cerebral palsy (PCI) with hip dysplasia have been analyzed, focusing on the deformity’s orthopedic aspect, the surgical treatments used and the criteria that lead to a specific therapeutic choice, in accordance with international guidelines. Particular attention has been given to specific clinical diagnostic factores (GMFCS and degree of PCI) and the calculation of particular radiographic indexes (Reimers Index, acetabular angle, head shaft angle), in order to follow the patient before the surgery and during follow up time, to check for successful therapy or worsening and progression of the case.
Following licterature’s guidelines, a well-documented case study has been performed, including all children with hip dysplasia and cerebral palsy, who have undergone orthopedic surgery from December 2009 to April 2016 at Orthopedics and Traumatology Department of Pisa University Hospital. For each child, we studied the clinical situation, the degree of motor scale, the radiographic framework, the type of surgery and its result, and the patient's situation in the follow up. Data were collected with the aim of make a good supervision of hip dysplasia as a result of skeletal deformity and muscle spasticity / retraction influences on joint congruity.
So, the purpose of this study was to verify surgical timing’s precision and its influence on the disease’s evolution, finding out how many children have gone to improve, and who have had an evolutionary delay, if not a progression, ending that, regardless of the age of the children, the higher the degree of hip dysplasia (higher Reimers index and acetabular angle) and the level of GMFCS and the worse the PCI type are, the higher is the probability of progression towards dislocation.
The lower the degree of motor scale, the more useful it is soft tissue surgery as the first therapeutic choice, as opposed to the higher degree of motor impairment, where this is useless due to skeletal surgery.
In conclusion, is very important to apply early surveillance in order to intervene as soon as possible.
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