• colonscopia
• colonscopia robotica
• Endotics

Attualmente la colonscopia tradizionale rappresenta, grazie alla sua elevata sensibilità e specificità, la metodica migliore per lo studio della maggior parte delle patologie coliche, il che giustifica il suo esteso utilizzo sia nella normale pratica clinica che nei programmi di screening per il carcinoma colon-rettale.
In alcuni casi, però, in pazienti con colon lungo e tortuoso, l’esecuzione della colonscopia può risultare laboriosa a causa sia della difficoltà nella progressione dell'endoscopio che del dolore percepito dal paziente durante le manovre: questo può portare al fallimento della procedura, definito come l’impossibilità a terminare la completa esplorazione del colon.
Per ovviare a queste problematiche, sono state introdotte nella pratica clinica ulteriori metodiche, che si propongono come strumenti complementari alla colonscopia tradizionale per lo studio delle patologie colon-rettali.
Negli ultimi anni sono stati fatti molti progressi nel campo della robotica, riuscendo a ideare e produrre alcuni strumenti utili allo studio del colon.
In questo studio retrospettivo è stato analizzato il sistema di colonscopia robotica Endotics, valutandone le prestazioni in pazienti in cui non è stato possibile terminare l’esame di tutto il colon con una precedente colonscopia tradizionale.
Tra gennaio 2008 e dicembre 2012, presso il Dipartimento di Gastroenterologia dell’Ospedale Universitario di Pisa (Pisa - Italia), sono stati eseguiti 277 esami utilizzando il Sistema Endotics: di questi, 102 esami sono stati effettuati su pazienti che non hanno portato a termine l'ispezione colica completa con la colonscopia tradizionale.
In questi 102 pazienti il tasso di intubazione del cieco è stato pari al 95 %.
La colonscopia robotica con il Sistema Endotics si è quindi dimostrata uno strumento utile nei casi in cui, per difficoltà nella progressione dello strumento o per l'intensità del dolore evocato, la colonscopia tradizionale debba essere interrotta a causa del discomfort del paziente, avendo contribuito ad esaminare tutto il colon nella quasi totalità dei casi.