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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06302015-114032


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
RICCARDI, LUIGIMARIA
URN
etd-06302015-114032
Titolo
Le frontiere spagnole sul continente africano: questioni di diritto internazionale e dell'Unione europea
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Marinai, Simone
Parole chiave
  • Melilla
  • Ceuta
  • Delimitazione marrittima
  • Devoluciones en caliente
  • Diritto Unione Europea
  • enclave
Data inizio appello
20/07/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
La presente indagine trae spunto da un periodo di ricerca e studio trascorso presso l’Università di Cadiz dove è stato possibile approfondire i diversi profili con rilievo internazionalistico che pongono alcuni territori situati nell’Nord-Africa oggetto di una attuale e dibattuta controversia territoriale tra il Regno di Spagna e il Regno del Marocco: da un lato i cosiddetti presidi maggiori di Ceuta e Melilla e dall’altro i presidi minori, ovvero i piccoli isolotti di Perejil, il Peñón de Vélez, de La Gomera, il Peñón de Alhucemas, gli isolotti di San Antonio, del Mar, de Tierra e l’arcipelago de las Chafarinas.
In un primo momento si prenderanno in esame i principali profili storici e di Diritto Internazionale relativi alle problematiche riguardanti le delimitazioni marittime e terrestri tra la Spagna ed il Marocco con riguardo sia alle due città autonome di Ceuta e Melilla, sia dei relativi isolotti, cercando di compararla al caso Gibilterra (richiamato spesso come punto di riferimento da una parte della dottrina marocchina ) ponendo in rilievo le principali analogie e differenze.
In un secondo momento si prenderà in esame il particolare e speciale rapporto giuridico ed economico di cui godono le città di Ceuta e Melilla nei confronti dell’Unione Europea, soffermando l’indagine sugli elementi fondamentali che caratterizzano lo statuto autonomo di queste due città, cercando anche di capire se, alla luce di questa speciale normativa, esse possano essere considerate effettivamente come frontiere esterne dell’Unione Europea.
In ultimo ci si soffermerà su alcuni fenomeni chiamati devoluciones e expulsiones en caliente, come nuove misure pratiche volte alla gestione e prevenzione dell’elevato flusso migratorio irregolare che caratterizza sia i presidi maggiori sia i minori, cercando di sottolineare e mettere in luce la illegittimità di queste azioni per la violazioni non solo del Diritto Internazionale e Comunitario, soprattutto relativamente al sistema dei diritti umani, in particolare al meccanismo di asilo e protezione internazionale, ma anche perché contrarie all’ordinamento interno rappresentato in questo caso dai principi espressamente stabiliti nel Derecho de Extranjeria e nella Carta Costituzionale spagnola, alla luce anche della recente riforma legislativa dello scorso Aprile 2015. Quest’ultima infatti sembra aver dotato di copertura legale le devoluciones en caliente attraverso l’introduzione di una ambigua figura chiamata “Rechazo en frontera”, di cui si analizzerà il contenuto essenziale rispetto ai principi e alle regole contenute nel Derecho de Extranjeria, con lo scopo di individuarne la compatibilità giuridica con l’ordinamento interno ed internazionale.
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