Tesi etd-06302014-111844 |
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Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
GUAGNOZZI, MARIANGELA
URN
etd-06302014-111844
Titolo
Mammalian Target of Rapamycin (mTOR) e glioblastoma multiforme
Settore scientifico disciplinare
BIO/16
Corso di studi
NEUROSCIENZE E SCIENZE ENDOCRINOMETABOLICHE
Relatori
tutor Prof. Fornai, Francesco
Parole chiave
- autofagia
- glioblastoma multiforme
- mTOR
Data inizio appello
08/07/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Diversi studi hanno evidenziato la correlazione esistente tra glioblastoma, autofagia e mTOR: è noto da tempo che i gliomi sono resistenti alle terapie che inducono apoptosi, ma meno resistenti a quelle che inducono autofagia. mTOR, per la
sua natura di mediatore chiave del signalling di PI3K, di inibitore del processo autofagico e di integratore di segnali di trasduzione e metabolismo cellulare, rappresenta un valido target terapeutico nel trattamento del glioblastoma; inoltre, l’up-regolazione di mTOR è considerata una delle principali alterazioni
osservate nel GBM. D’altra parte la rapamicina, un antibiotico macrolide lipofilico, inibitore farmacologico di mTOR e induttore di autofagia, riduce la vitalità cellulare in maniera dose-dipendente e rallenta la crescita tumorale in diversi tipi cellulari. In particolare nelle cellule di glioblastoma, la rapamicina
porta all’attivazione delle via autofagica). Dunque si può affermare che la malignità del GBM sia correlata positivamente con l’aumento di
attività di mTOR e negativamente con il grado di attivazione della via autofagica. Sulla base di queste evidenze, il presente lavoro di tesi è articolato in due fasi distinte. La prima fase ha avuto lo scopo di valutare la sopravvivenza cellulare e di fornire una caratterizzazione morfologica del modello in vitro utilizzato, una linea cellulare tumorale di glioblastoma umano chiamata U87MG. La seconda fase ha previsto una valutazione del ruolo della via autofagica e del differenziamento delle cellule U87MG. Queste cellule sono state trattate con rapamicina, allo scopo di indurre autofagia mediante inibizione di mTOR.
sua natura di mediatore chiave del signalling di PI3K, di inibitore del processo autofagico e di integratore di segnali di trasduzione e metabolismo cellulare, rappresenta un valido target terapeutico nel trattamento del glioblastoma; inoltre, l’up-regolazione di mTOR è considerata una delle principali alterazioni
osservate nel GBM. D’altra parte la rapamicina, un antibiotico macrolide lipofilico, inibitore farmacologico di mTOR e induttore di autofagia, riduce la vitalità cellulare in maniera dose-dipendente e rallenta la crescita tumorale in diversi tipi cellulari. In particolare nelle cellule di glioblastoma, la rapamicina
porta all’attivazione delle via autofagica). Dunque si può affermare che la malignità del GBM sia correlata positivamente con l’aumento di
attività di mTOR e negativamente con il grado di attivazione della via autofagica. Sulla base di queste evidenze, il presente lavoro di tesi è articolato in due fasi distinte. La prima fase ha avuto lo scopo di valutare la sopravvivenza cellulare e di fornire una caratterizzazione morfologica del modello in vitro utilizzato, una linea cellulare tumorale di glioblastoma umano chiamata U87MG. La seconda fase ha previsto una valutazione del ruolo della via autofagica e del differenziamento delle cellule U87MG. Queste cellule sono state trattate con rapamicina, allo scopo di indurre autofagia mediante inibizione di mTOR.
File
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Tesi_Dot...nozzi.pdf | 1.75 Mb |
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