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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06302010-105022


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
TUCCI, ISABELLA
URN
etd-06302010-105022
Titolo
Selezione dei pazienti con insufficienza cardiaca sistolica candidabili all'impianto di dispositivi di assistenza ventricolare
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Marzilli, Mario
Parole chiave
  • selezione dei pazienti
  • assistenza ventricolare sinistra
  • insufficienza cardiaca avanzata
Data inizio appello
20/07/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/07/2050
Riassunto
L’insufficienza cardiaca(IC) è una malattia cardiovascolare con un elevato impatto epidemiologico e costo socio sanitario nei paesi occidentali, cui si associa una prognosi infausta nonostante la disponibilità di nuove opzioni terapeutiche. Nei pazienti con IC severa, il principale motivo per cui il cuore tende progressivamente a deteriorarsi è legato al cosiddetto processo di rimodellamento ventricolare. Si tratta di un meccanismo per cui il ventricolo sinistro gradualmente si dilata e le sue pareti tendono ad assottigliarsi. Questo è il risultato della perdita generalizzata delle cellule muscolari cardiache attraverso meccanismi di apoptosi e necrosi cellulare; il rimodellamento conduce ad un rapido deterioramento emodinamico, rendendo la prognosi di questi pazienti molto infausta. In una casistica di 536 pazienti selezionati tra il 2003 ed il 2009 è stato possibile rilevare che sono proprio coloro i quali mostrano i ventricoli maggiormente dilatati e con pareti assottigliate che hanno la peggiore sopravvivenza. Questi pazienti con IC cronica caratterizzata da volumi telediastolici aumentati e frazione di eiezione depressa, sono stati stratificati in accordo ai differenti patterns di geometria ventricolare, in particolare per quanto riguarda la massa ventricolare ed il rapporto spessore di parete/raggio della camera ventricolare. I pazienti con aumentato stress telediastolico, come dimostrato dal diminuito rapporto spessore/raggio, nonostante l'aumentata massa ventricolare, non solo presentano i volumi telediastolici e telesistolici più alti e la più bassa frazione di eiezione, ma sono anche classificati anche nella classe NYHA più alta ed hanno prognosi più sfavorevole. In questo gruppo selezionato di pazienti, l'impianto e quindi l'utilizzo di dispositivi di assistenza ventricolare si rivela sempre di più una valida alternativa terapeutica sia nei casi di 'ponte al trapianto',cioè nei pazienti in attesa di essere trapiantati, sia in quelli non candidabili al trapianto come 'terapia di destinazione', sia nei casi indicati come 'ponte al recupero' in cui l'impianto di un dispositivo del genere avrebbe la funzione di sostenere temporaneamente il ventricolo in modo da garantirne un certo recupero funzionale.
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