Tesi etd-06302009-144738 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
LIBERATORI, MICHELA
URN
etd-06302009-144738
Titolo
Il trattamento con basse dosi di cabergolina non e' associato con un aumento della prevalenza di valvulopatia cardiaca in pazienti trattati per iperprolattinemia
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Taddei, Stefano
Parole chiave
- Nessuna parola chiave trovata
Data inizio appello
21/07/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/07/2049
Riassunto
Nella letteratura più recente sono emersi diversi studi in cui i farmaci dopamino-agonisti sono stati messi in relazione ad un rischio aumentato di patologia valvolare in pazienti trattati per malattia di Parkinson Attualmente, esistono, al contrario, dati non completamente concordanti sull’evidenza che il trattamento con questo tipo di farmaci possa essere responsabile di patologia valvolare cardiaca anche in pazienti trattati per iperprolattinemia .
Scopo: Lo scopo del nostro studio è stato quello di valutare se in pazienti trattati per iperprolattinemia con farmaci dopamino-agonisti esiste una maggiore incidenza di patologia valvolare cardiaca da rigurgito.
Pazienti: 100 pazienti (79 donne e 21 uomini di età media 41+/-13 anni) con pregressa diagnosi di iperprolattinemia, trattati con cabergolina, sono stati sottoposti ad un esame ecocardiografico standard per la valutazione mono e bidimensionale delle camere cardiache e per lo studio della morfologia e della funzione valvolari. In particolare, è stata valutata la presenza o meno di rigurgito valvolare e l’entità del rigurgito. La classificazione dell’insufficienza valvolare è stata effettuata in accordo con le raccomandazioni della Società Americana di Ecocardiografia.
Tale gruppo di pazienti è stato comparato ad una popolazione di controllo costituito da 100 soggetti sani.
Risultati: Nessuno dei pazienti presentava un grado di insufficienza severa (grado 4). 7 pazienti con iperprolattinemia (7%) presentavano un grado moderato di rigurgito asintomatico (score 3), pressoché sovrapponibile a quanto osservato nella popolazione di controllo, dove 6 pazienti (6%) avevano un rigurgito moderato asintomatico (p=0.980). Lo score medio totale di rigurgito valvolare (ottenuto dalla somma dei singoli punteggi di rigurgito calcolati sulle valvole aortica, mitralica e tricuspidale) era di 1.52+/-1.23 e 1.58+/-1.61 rispettivamente nei pazienti iperprolattinemici e nei controlli (p=0.52).
Conclusioni: il trattamento con cabergolina nei pazienti con iperprolattinemia non si associa ad una maggiore prevalenza di rigurgito valvolare rispetto alla popolazione di controllo. C’è da sottolineare che le dosi di cabergolina utilizzate nei pazienti iperprolattinemici sono più basse rispetto a quelle che sono generalmente utilizzate nei pazienti con malattia di Parkinson ed inoltre riteniamo opportuno riservarci di confermare questi dati con un più lungo periodo di osservazione dei pazienti in trattamento.
Scopo: Lo scopo del nostro studio è stato quello di valutare se in pazienti trattati per iperprolattinemia con farmaci dopamino-agonisti esiste una maggiore incidenza di patologia valvolare cardiaca da rigurgito.
Pazienti: 100 pazienti (79 donne e 21 uomini di età media 41+/-13 anni) con pregressa diagnosi di iperprolattinemia, trattati con cabergolina, sono stati sottoposti ad un esame ecocardiografico standard per la valutazione mono e bidimensionale delle camere cardiache e per lo studio della morfologia e della funzione valvolari. In particolare, è stata valutata la presenza o meno di rigurgito valvolare e l’entità del rigurgito. La classificazione dell’insufficienza valvolare è stata effettuata in accordo con le raccomandazioni della Società Americana di Ecocardiografia.
Tale gruppo di pazienti è stato comparato ad una popolazione di controllo costituito da 100 soggetti sani.
Risultati: Nessuno dei pazienti presentava un grado di insufficienza severa (grado 4). 7 pazienti con iperprolattinemia (7%) presentavano un grado moderato di rigurgito asintomatico (score 3), pressoché sovrapponibile a quanto osservato nella popolazione di controllo, dove 6 pazienti (6%) avevano un rigurgito moderato asintomatico (p=0.980). Lo score medio totale di rigurgito valvolare (ottenuto dalla somma dei singoli punteggi di rigurgito calcolati sulle valvole aortica, mitralica e tricuspidale) era di 1.52+/-1.23 e 1.58+/-1.61 rispettivamente nei pazienti iperprolattinemici e nei controlli (p=0.52).
Conclusioni: il trattamento con cabergolina nei pazienti con iperprolattinemia non si associa ad una maggiore prevalenza di rigurgito valvolare rispetto alla popolazione di controllo. C’è da sottolineare che le dosi di cabergolina utilizzate nei pazienti iperprolattinemici sono più basse rispetto a quelle che sono generalmente utilizzate nei pazienti con malattia di Parkinson ed inoltre riteniamo opportuno riservarci di confermare questi dati con un più lungo periodo di osservazione dei pazienti in trattamento.
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