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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06292021-111017


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
MARTINO, MARIA GIORGIA
URN
etd-06292021-111017
Titolo
Bilateralità e neuroriabilitazione robotica: influenza della dominanza emisferica sul recupero motorio in pazienti con esiti di ictus.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Chisari, Carmelo
Parole chiave
  • Stroke
  • Ictus
  • Dominanza emisferica
  • Bilateralità
  • Riabilitazione robotica
  • Recupero motorio
  • Riserva cognitiva
Data inizio appello
14/07/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/07/2091
Riassunto
L’ictus cerebrale rappresenta la seconda causa di morte, dopo l’infarto miocardico, e la terza causa di disabilità a livello mondiale. Nel 35% dei pazienti colpiti da ictus, globalmente considerati, residua una disabilità grave e nell’80% dei casi il deficit motorio dell’arto superiore rappresenta l’esito predominante, con importanti ripercussioni su molte attività di vita quotidiana e gravando in modo significativo sulla qualità della vita.
Ad oggi, le strategie terapeutiche disponibili si avvalgono di percorsi di riabilitazione neurologica multidisciplinari ed intensivi, che, tuttavia, non conducono sempre ad un recupero funzionale ottimale. La loro eterogeneità, la mancanza di una standardizzazione in tal senso e l’assenza di scelte terapeutiche personalizzate in base alle esigenze del singolo paziente, rappresentano alcune delle motivazioni che stimolano la ricerca nel campo della medicina fisica e riabilitativa. L’obiettivo del recupero funzionale dell’arto superiore consiste, non solo nella capacità di rendere nuovamente abile l’arto paretico nelle attività unimanuali, ma, soprattutto, ripristinarne la sua fisiologica utilità nelle attività bimanuali, che rappresentano la maggior parte delle attività che quotidianamente eseguiamo. Difatti, i movimenti bilaterali necessitano di una cooperazione da parte di entrambi gli arti in modo altamente coordinato ed efficace.
Considerate le diverse evidenze neurofisiologiche e comportamentali, che hanno mostrato come pathway neurali deputati al controllo delle abilità unilaterali e bilaterali agiscano in maniera differente, se ne deduce che un trattamento intensivo a carico del solo arto paretico potrebbe non essere sufficiente nel garantire un recupero completo dell’arto, inteso come riacquisizione della capacità di prendere parte ai movimenti bimanuali. L’esercizio bilaterale potrebbe, dunque, risultare più efficace rispetto all’esercizio unimanuale andando ad attivare aree cerebrali specifiche e diverse rispetto al trattamento convenzionale.
Infine, considerando le evidenze di diversi percorsi di attivazione corticale nella genesi del movimento bilaterale tra l’emisfero dominante e l’emisfero non dominante, si potrebbe pensare ad un’ulteriore personalizzazione della scelta terapeutica in base alla sede della lesione.
Il presente studio ha lo scopo di valutare l’efficacia di un trattamento riabilitativo robotico che sfrutta un training bilaterale per gli arti superiori e mira a caratterizzare l’adeguatezza del trattamento sulla base della sede della lesione rispetto alla dominanza emisferica andando, quindi, ad individuare eventuali differenze nella risposta al trattamento tra pazienti con emiparesi destra e pazienti con emiparesi sinistra.
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