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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06292020-184239


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
CECCHINI, CHIARA
URN
etd-06292020-184239
Titolo
NUOVO PARAMETRO PER L’INQUADRAMENTO FISIOPATOLOGICO DELLA MRGE REFRATTARIA: STUDIO PROSPETTICO MEDIANTE PH-IMPEDENZIOMETRIA DELLE 24H.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. de Bortoli, Nicola
Parole chiave
  • MRGE
  • PSPW
  • MNBI
  • PRPR-DELTA
  • post reflux pH restoring
Data inizio appello
20/07/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/07/2090
Riassunto
Background: La pH-impedenziometria (MII-pH) delle 24ore è considerata l’esame gold standard per la diagnosi di malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE), in particolare grazie all’utilizzo dei nuovi parametri: MNBI (impedenza basale media notturna), PSPW (clearance chimica dell’acido) che da recenti evidenze hanno portato il potere diagnostico della MII-pH dal 67% al 93% circa.
Il parametro MNBI sembra essere indicativo dell’integrità mucosale dell’esofago e correla in modo inverso con l’esposizione all’acido nelle 24h. Il PSPW index correla direttamente con MNBI e rappresenta la capacità di clearance dell’esofago. Al momento mancano dati sul reale potere tampone di ogni singolo evento PSPW.
Scopo dello studio: Lo scopo del presente lavoro di tesi è stato quello di valutare la differenza nella capacità di clearing esofagea del meccanismo di PSPW analizzando una popolazione di soggetti affetti da MRGE con malattia erosiva o non erosiva suddivisi sulla base della risposta a terapia con IPP. Tale differenza verrà valutata applicando un nuovo parametro a seguito descritto con l’acronimo di PRPR (post-reflux pH-restoring)-delta.
Materiali, pazienti e metodi: sono stati inclusi pazienti che riferivano come sintomo principale pirosi o altri sintomi correlati a MRGE, pazienti con diagnosi endoscopica (esofagite erosiva ERD), o diagnosi fisiopatologica (esposizione patologica all’acido nelle 24 ore, AET) positiva per MRGE.
Dopo l’esame di EGDS tutti i pazienti sono stati trattati con IPP a dosaggio doppio per almeno 12 settimane e suddivisi in responder (Gruppo A) e non-responder (Gruppo B) sulla base di un questionario validato.
Tutti i pazienti sono stati quindi sottoposti manometria e pH-MII previo wash-out farmacologico.
Durante la MII-pH sono stati valutati esposizione all’acido (AET), numero di reflussi, correlazione sintomo/reflusso, MNBI e PSPW index. In tutti i pazienti è stato quindi calcolato il nuovo parametro definito come “post-reflux pH-restoring (PRPR)-delta” valutato come la differenza fra il nadir di pH durante il reflusso e l’effetto tampone della deglutizione entro 30s (PSPW).
Risultati: Sono stati arruolati in modo consecutivo 118 pazienti (47 femmine), con età media di 51.3  14anni. Il gruppo A (responder) composto da 75 pazienti (31 femmine) con età media di 52.813.8 aa e gruppo B (non-responder) composto da 43 pazienti (16 femmine) con età media di 50.414.2 aa. Non sono state evidenziate differenze significative per età e sesso nei due gruppi. L’esame di manometria esofagea è risultato totalmente sovrapponibile nei due gruppi. Anche le varabili della MII-pH (AET, numero di reflussi, correlazione sintomo/reflusso, MNBI, PSPW index) sono risultate sovrapponibili (p=NS). L’unico parametro in grado di distinguere questi due sottogruppi è stato il PRPR-delta risultato inferiore nel gruppo dei non responder rispetto al gruppo responder (1.1 vs 1.6; p<0.001).
Conclusioni: questo lavoro di tesi ha permesso di confermare che la quota di pazienti refrattari è di circa il 35% anche nella nostra casistica. L’assoluta novità nell’ambito dei parametri utilizzati per la pH-MII è risultato l’indice PRPR-delta, effetto della clearance esofagea, che si è dimostrato in grado di ripristinare il pH esofageo a seguito di un evento di reflusso nonché l’unico parametro in grado di distinguere il gruppo di pazienti affetti da MRGE refrattaria rispetto al gruppo dei pazienti con MRGE responsiva. Il valore del PRPR-delta potrebbe mostrarsi promettente nel discernere e definire i soggetti con MRGE refrattaria con maggiore precisione rispetto ad altri parametri.
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