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• concorsi pubblici
• contratti pubblica amministrazione
• diritto amministrativo

La pubblica amministrazione è costituita dall’insieme di enti che concorrono all’esercizio ed alle funzioni dell’amministrazione dello Stato. Data la rilevanza, nonché la delicatezza, degli interessi tutelati da coloro che lavorano alle sue dipendenze, è di fondamentale importanza che la selezione delle risorse umane a suo servizio avvenga in modo accurato, privilegiando competenze e professionalità di volta in volta meglio rispondenti alle esigenze del singolo ufficio. Se a ciò si sommano i vantaggi a cui, nell’immaginario comune, tutti i cittadini medi collegano le occupazioni alle dipendenze statali, nonché l’esubero di giovani laureati e non lavorativamente attivi che attanaglia il Belpaese, l’elevato interesse nei confronti del pubblico impiego è presto compreso. Se ne deduce quindi l’importanza di occuparsi della sua disciplina con una normativa chiara, puntuale, e poco passibile d’interpretazioni tra loro difformi. Ciò ha portato alla creazione di un sistema di regole, che hanno trovato nel concorso il modello aureo di riferimento. Tuttavia, la complessità delle dinamiche sociopolitiche dei tempi moderni, nonché la ricca e spesso discordante produzione normativa dei governi che si stanno susseguendo, impongono di connotare questo come un periodo di cambiamenti. In un mondo che cambia, anche il modo di lavorare alla res publica è soggetto a modifiche. La necessità di consulenze tecniche, piuttosto che quella di conferire incarichi “ad personam” legati a particolari contingenze del caso, o più semplicemente il bisogno di un ammodernamento del settore del lavoro pubblico, hanno reso indispensabile introdurre forme alternative al concorso per l’assunzione di risorse. Dal desiderio di destreggiarsi in tale contesto, nasce questo lavoro, il cui obiettivo è quello di offrire una visione panoramica ed esplicativa dell’attuale disciplina di accesso al pubblico impiego.