Tesi etd-06292017-160227 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DATTILO, ALESSIA
URN
etd-06292017-160227
Titolo
Effetti della carenza o dell'eccesso di tessuto adiposo sul sistema immunitario: caratterizzazione delle cellule T regolatorie e del fenotipo dei macrofagi derivati dai monociti
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Dott.ssa Maffei, Margherita
relatore Dott.ssa Scabia, Gaia
tutor Prof.ssa Ori, Michela
correlatore Dott.ssa Moschini, Roberta
relatore Dott.ssa Scabia, Gaia
tutor Prof.ssa Ori, Michela
correlatore Dott.ssa Moschini, Roberta
Parole chiave
- Cellule T regolatorie
- Espressione genica
- Lipodistrofia
- Macrofagi
- Obesità
- Sistema immunitario
Data inizio appello
17/07/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
La lipodistrofia comprende un gruppo di disordini rari ed eterogenei, con perdita parziale o generalizzata di tessuto adiposo bianco sottocutaneo. Si conoscono forme ad eziologia genetica e forme acquisite; la più comune tra le forme monogeniche è la lipodistrofia parziale familiare di Dunnigan. Indipendentemente dalla causa della patologia, il tessuto adiposo dei lipodistrofici è incapace di svolgere la sua funzione di deposito dei lipidi in eccesso; questo genera, in un apparente paradosso, un quadro clinico simile a quello degli obesi, caratterizzato da disturbi metabolici quali insulino-resistenza, dislipidemia, steatosi epatica non alcolica.
È noto che anche nell’obesità patologica il tessuto adiposo sottocutaneo, deputato all’immagazzinamento dei trigliceridi, riduce questa sua funzione a causa di infiammazione, necrosi, ipossia.
Studi condotti da diversi gruppi di ricerca pongono l’attenzione sulla relazione tra metabolismo e sistema immunitario, tanto da parlare di “immuno-metabolismo”, un tema emergente di ricerca.
Scopo della mia tesi è di verificare se esistano delle variazioni nelle popolazioni di cellule T che modulano la reattività immunitaria e dei macrofagi derivati da monociti (MDMs), in pazienti lipodistrofici e obesi.
Gli studi sono stati condotti su 16 donne lipodistrofiche, di cui 6 affette da sindrome di Dunnigan e 10 da forme eterogenee di lipodistrofia, 16 donne obese (BMI> 30 kg/m2) e 16 donne sane, normopeso, che rappresentano il gruppo dei controlli.
In collaborazione con i medici del centro obesità dell’ospedale di Cisanello, sono stati determinati i parametri fisici, il profilo lipidico plasmatico, la glicemia, l’emoglobina glicata, i livelli di leptina.
Per mezzo di citometria a flusso, è stato rilevato il numero circolante di cellule T regolatorie CD4/CD25hi (Tregs), che hanno la funzione di sopprimere l’iper-reattività del sistema immunitario e di cellule T invarianti natural killer (iNKTs), che promuovono un fenotipo anti-infiammatorio nei macrofagi.
Sono stati caratterizzati i macrofagi derivati da monociti (MDMs), per morfologia e, tramite colorazione Oil-Red-O che ha definito 2 morfotipi principali, le lipid laden (LL) e le spindle-like (Sp) MDMs. Sono stati quindi eseguiti studi di espressione genica, utilizzando marcatori pro e anti-infiammatori.
I risultati ottenuti mostrano che sia le pazienti lipodistrofiche che quelle obese hanno un profilo lipidico alterato, caratterizzato da livelli elevati di trigliceridi e di LDL ossidate e livelli inferiori di HDL rispetto ai controlli sani.
Nelle pazienti lipodistrofiche le popolazioni di Tregs ed iNKTs sono significativamente diminuite, il numero delle LL-MDMs è maggiore mentre quello delle Sp-MDMs è minore.
Il gruppo di pazienti lipodistrofici ad eziologia omogenea, rappresentato dai Dunnigan, ha mostrato risultati simili.
La più alta prevalenza del fenotipo LL-MDMs trovato nelle pazienti lipodistrofiche è associato ad una minor espressione nei macrofagi del marcatore anti-infiammatorio IL-10 e con una maggior espressione di CD68, un fattore pro-infiammatorio.
Nell’obesità le alterazioni del sistema immunitario risultano simili a quelle riscontrate nella lipodistrofia, seppur con un fenotipo meno pronunciato.
Dall’analisi di correlazione emerge un’associazione significativa del morfotipo LL-MDMs con alti livelli di trigliceridi e di LDL ossidate e con bassi livelli di HDL.
Si può concludere che lipodistrofia e obesità mostrano un numero ridotto di cellule T che sopprimono l’iper-reattività immunitaria e un aumento marcato di macrofagi che si infiltrano nel tessuto adiposo, dando accumulo di lipidi e di cellule infiammatorie. Il profilo lipidico è significativamente associato a questi cambiamenti.
Questi risultati rafforzano il concetto che l’eccesso o la deplezione del tessuto adiposo possono comportare disfunzioni simili ed evidenziano ulteriormente la relazione tra il metabolismo e il sistema immunitario.
È noto che anche nell’obesità patologica il tessuto adiposo sottocutaneo, deputato all’immagazzinamento dei trigliceridi, riduce questa sua funzione a causa di infiammazione, necrosi, ipossia.
Studi condotti da diversi gruppi di ricerca pongono l’attenzione sulla relazione tra metabolismo e sistema immunitario, tanto da parlare di “immuno-metabolismo”, un tema emergente di ricerca.
Scopo della mia tesi è di verificare se esistano delle variazioni nelle popolazioni di cellule T che modulano la reattività immunitaria e dei macrofagi derivati da monociti (MDMs), in pazienti lipodistrofici e obesi.
Gli studi sono stati condotti su 16 donne lipodistrofiche, di cui 6 affette da sindrome di Dunnigan e 10 da forme eterogenee di lipodistrofia, 16 donne obese (BMI> 30 kg/m2) e 16 donne sane, normopeso, che rappresentano il gruppo dei controlli.
In collaborazione con i medici del centro obesità dell’ospedale di Cisanello, sono stati determinati i parametri fisici, il profilo lipidico plasmatico, la glicemia, l’emoglobina glicata, i livelli di leptina.
Per mezzo di citometria a flusso, è stato rilevato il numero circolante di cellule T regolatorie CD4/CD25hi (Tregs), che hanno la funzione di sopprimere l’iper-reattività del sistema immunitario e di cellule T invarianti natural killer (iNKTs), che promuovono un fenotipo anti-infiammatorio nei macrofagi.
Sono stati caratterizzati i macrofagi derivati da monociti (MDMs), per morfologia e, tramite colorazione Oil-Red-O che ha definito 2 morfotipi principali, le lipid laden (LL) e le spindle-like (Sp) MDMs. Sono stati quindi eseguiti studi di espressione genica, utilizzando marcatori pro e anti-infiammatori.
I risultati ottenuti mostrano che sia le pazienti lipodistrofiche che quelle obese hanno un profilo lipidico alterato, caratterizzato da livelli elevati di trigliceridi e di LDL ossidate e livelli inferiori di HDL rispetto ai controlli sani.
Nelle pazienti lipodistrofiche le popolazioni di Tregs ed iNKTs sono significativamente diminuite, il numero delle LL-MDMs è maggiore mentre quello delle Sp-MDMs è minore.
Il gruppo di pazienti lipodistrofici ad eziologia omogenea, rappresentato dai Dunnigan, ha mostrato risultati simili.
La più alta prevalenza del fenotipo LL-MDMs trovato nelle pazienti lipodistrofiche è associato ad una minor espressione nei macrofagi del marcatore anti-infiammatorio IL-10 e con una maggior espressione di CD68, un fattore pro-infiammatorio.
Nell’obesità le alterazioni del sistema immunitario risultano simili a quelle riscontrate nella lipodistrofia, seppur con un fenotipo meno pronunciato.
Dall’analisi di correlazione emerge un’associazione significativa del morfotipo LL-MDMs con alti livelli di trigliceridi e di LDL ossidate e con bassi livelli di HDL.
Si può concludere che lipodistrofia e obesità mostrano un numero ridotto di cellule T che sopprimono l’iper-reattività immunitaria e un aumento marcato di macrofagi che si infiltrano nel tessuto adiposo, dando accumulo di lipidi e di cellule infiammatorie. Il profilo lipidico è significativamente associato a questi cambiamenti.
Questi risultati rafforzano il concetto che l’eccesso o la deplezione del tessuto adiposo possono comportare disfunzioni simili ed evidenziano ulteriormente la relazione tra il metabolismo e il sistema immunitario.
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