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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06292017-142335


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
TERRANOVA, SONNY
URN
etd-06292017-142335
Titolo
Il tumore neuroendocrino dell'appendice: aspetti anatomo-clinici e chirurgici
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Spinelli, Claudio
Parole chiave
  • appendicectomia
  • appendicite acuta
  • emicolectomia destra
  • carcinoide
Data inizio appello
18/07/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
I tumori neuroendocrini sono neoplasie rare che prendono origine dalle cellule del sistema neuroendocrino, quindi possono localizzarsi in ogni sede corporea, sebbene le più frequenti siano il tratto gastroenteropancreatico e l’albero respiratorio. I NET appendicolari sono patologie identificate quasi sempre in maniera incidentale dopo appendicectomia, eseguita spesso per un’appendicite acuta, e mostrano un decorso scarsamente aggressivo, associato ad un’ottima prognosi.
Lo studio ha preso in considerazione i pazienti affetti da tumore neuroendocrino dell’appendice, afferiti presso l’azienda ospedaliero-universitaria pisana tra il 2006 e il 2017. Gli aspetti principali sui quali si è focalizzata l’analisi, sono stati gli aspetti demografici (età alla diagnosi, sesso), le caratteristiche istopatologiche delle neoplasie, la gestione chirurgica dei pazienti e il percorso di follow-up.
I risultati sembrano supportare la decisione di eseguire interventi chirurgici che siano il più possibile conservativi, anche per le neoplasie che mostrano caratteristiche di moderata aggressività (dimensione >1 cm, infiltrazione linfovascolare, istologia mista o grado G2), limitandosi quindi all’appendicectomia. Inoltre sembrerebbe sufficiente applicare un protocollo di follow-up costituito solamente da esami di laboratorio ed ecografia dell’addome, visto l’eccellente outcome dimostrato dai NET appendicolari, evitando indagini radiologiche che esporrebbero i pazienti ad un rischio comunque non trascurabile.
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