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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06292017-103538


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LEONI, FEDERICO
URN
etd-06292017-103538
Titolo
Terracrepolo (Reichardia picroides (L.) Roth), da pianta alimurgica a nuovo ortaggio?
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Prof. Pardossi, Alberto
relatore Dott. Benvenuti, Stefano
correlatore Prof.ssa Mensuali, Anna
Parole chiave
  • Terracrepolo
  • Reichardia picroides
  • Piante alimurgiche
  • idroponica
  • nutraceutica
Data inizio appello
17/07/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Riassunto: I prodotti di IV gamma, detti anche pronti da mangiare (“ready to eat”), stanno guadagnando sempre più quote di mercato, poiché riescono a soddisfare le moderne esigenze dei consumatori legate ai frenetici stili di vita della nostra società come, l’aumento dei pasti consumati fuori casa, la necessità di pietanze pronte all’uso e la mancanza di tempo per la preparazione dei pasti. I consumatori, al tempo stesso, ricercano prodotti di alta qualità, sani, gustosi e pratici che riescano a garantire una dieta equilibrata e diversificata, in particolare attraverso il consumo di frutta e verdura, notoriamente ricchi di sostanze benefiche per la salute. Per questo motivo le aziende del settore, per diversificare ed espandere la disponibilità di prodotti di IV gamma, sono impegnate ad individuare nuove specie ortive, soprattutto contraddistinte da particolare pregio dal punto di vista nutraceutico. In questo contesto, le piante spontanee eduli possono rappresentare, con opportuni progetti di valorizzazione e addomesticazione, una risorsa interessante come nuovi ingredienti per i prodotti di IV gamma. Le piante spontanee eduli infatti, sono caratterizzate da elevate quantità di sostanze benefiche per la salute umana, in particolare vitamine, sali minerali e sostanze antiossidanti. In molti casi, ai sensi del Reg. UE 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, una porzione di 100 g di alcune specie spontanee eduli riesce a soddisfare fino al 100% del fabbisogno giornaliero di vitamine e minerali oltre che essere, rispetto alla maggior parte degli ortaggi coltivati, una fonte importante per sostanze antiossidanti come i polifenoli. Finora, nonostante le potenzialità delle piante spontanee, sono stati pochi i tentativi di una loro addomesticazione. Un aspetto agronomico da valutare con l’addomesticamento riguarda la diminuzione dell’attività nutraceutica di queste piante una volta che messe in coltivazione, venendo meno molti stress di natura biotica e abiotica che come noto sono “elicitori” di metaboliti secondari, propri dell’ambiente naturale. In questa tesi, è stata effettuata una sperimentazione su Reichardia picroides mirata a verificare se, ed in che misura, questa specie modifica il suo pool di metaboliti nutraceutici (polifenoli, carotenoidi, etc.) in funzione dell’ambiente di crescita: ecosistema naturale e coltura in serra. Dallo studio è emerso che, in coltivazione, questa specie mostra, come da aspettative, un potere antiossidante totale inferiore di circa il 40% rispetto a piante cresciute in ambiente naturale, confermando che il contenuto nei tessuti vegetali di molte sostanze antiossidanti è fortemente legato a fattori di stress ambientale assenti in coltivazione. Sulla base di questi risultati è stato pianificato un secondo esperimento, condotto coltivando le piante di Terracrepolo in idroponica (floating system), per indurre uno stress salino attraverso la somministrazione alle piante una soluzione nutritiva con quattro diverse concentrazioni di NaCl: 0.66, 25, 50 e 100 mM. L’influenza dello stress salino sulle piante di Reicardia picroides è stato valutato tramite misure biometriche e chimiche riguardanti il contenuto di clorofille, carotenoidi, flavonol glicoside, antocianine, fenoli nei tessuti fogliari e il loro antiossidante totale (saggi FRAP e DPPH). Lo studio ha dimostrato che la concentrazione fogliare di fenoli e il potere antiossidante totale sono positivamente correlati al livello di NaCl nella soluzione nutritiva. D’altra parte, lo stress salino ha ridotto la produzione di biomassa. Concludendo, il Terracrepolo appare un interessante nuovo ortaggio, soprattutto per i prodotti di IV gamma; l’applicazione della tecnica idroponica associata all’induzione di un moderato stress salino potrebbe rappresentare un modello agronomico facilmente attuabile e in grado di fornire un prodotto di qualità.
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