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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06292016-165036


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
SPATAFORA, DAVIDE
URN
etd-06292016-165036
Titolo
LE VASCULITI PRIMITIVE COME URGENZA IMMUNO-REUMATOLOGICA. DESCRIZIONE DELLE CARATTERISTICHE DI ACCESSO, PROGNOSI ED OUTCOME DI UN GRUPPO DI PAZIENTI AFFETTI DA VASCULITE PRIMITIVA AMMESSI NEL DIPARTIMENTO DI EMERGENZA ED URGENZA.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Tavoni, Antonio Gaetano
correlatore Santini, Massimo
Parole chiave
  • urgenza
  • MPA
  • GPA
  • EGPA
  • caratteristiche di accesso al pronto soccorso
  • anticorpi ANCA
  • vasculiti
Data inizio appello
19/07/2016
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
19/07/2086
Riassunto
Le vasculiti primitive sono patologie sistemiche ad eziologia autoimmunitaria che possono presentarsi al loro esordio con un quadro di urgenza/emergenza. Per il medico che lavoro nell'urgenza esse rappresentano una difficile sfida. In una discreta percentuale di casi possono presentarsi con impegno multiorgano severo che implica talvolta, la necessità di ricorrere alla terapia intensiva. Una diagnosi precoce ed una tempestiva terapia permettono di ridurre significativamente i decessi e i danni d'organo permanenti. Data la possibile diagnosi differenziale con patologie infettive, risulta fondamentale escludere tale eziologia per poter eseguire una adeguata terapia immunosoppressiva.
La finalità di questo studio è descrivere le caratteristiche di esordio delle vasculiti primitive in un contesto di urgenza/emergenza al fine di ridurre al minimo i casi di diagnosi mancate e migliorare la prognosi dei pazienti. Date le modalità con le quali esordiscono, è necessario che soprattutto i medici d’urgenza e di terapia intensiva conoscano la loro presentazione clinica, per arrivare precocemente alla diagnosi e alla terapia, anche mediante il coinvolgimento dello specialista immunologo/reumatologo.
Lo studio, inoltre, evidenzia come il semplice sospetto clinico di tali patologie possa aumentare significativamente il numero di diagnosi permettendo così un miglior outcome per i pazienti.
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