Tesi etd-06292005-173903 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Pardini, Elena
URN
etd-06292005-173903
Titolo
EFFETTI GENOTOSSICI DI COMPOSTI DELL'ARSENICO IN LINFOCITI PERIFERICI UMANI
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE PER L'AMBIENTE ED IL TERRITORIO
Relatori
relatore Dott. Colognato, Renato
relatore Prof. Migliore, Lucia
relatore Prof. Migliore, Lucia
Parole chiave
- arsenico
- effetto genotossico
- linfociti periferici umani
- test del micronucleo
Data inizio appello
15/07/2005
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/07/2045
Riassunto
L’arsenico è un composto largamente diffuso in natura. Inoltre, fenomeni di inquinamento accidentale di origine industriale, o l’utilizzo incontrollato di sostanze contenenti arsenico quali: pesticidi, erbicidi, fungicidi, conservanti del legno, ecc., contribuiscono all’incremento del suo contenuto nell’ambiente.
L’arsenico inorganico è stato classificato, dalla Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) e dalla Agenzia per la Protezione Ambientale (EPA) degli Stati Uniti, come cancerogeno per l’uomo, tuttavia, nonostante dal 1993 lo standard internazionale previsto per l’arsenico dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), per le acque destinate al consumo umano, sia stato abbassato da 0,05 mg/l a 0,01 mg/l, molti sono ancora gli individui esposti a concentrazioni nettamente superiori.
L’arsenico inorganico, assunto tramite il consumo di acqua, subisce all’interno dell’organismo un processo metabolico che porta alla formazione di metaboliti più tossici e reattivi dei composti inorganici di partenza.
Il nostro studio è stato realizzato allo scopo di investigare l’azione genotossica dei principali metaboliti, facenti parte del processo metabolico dell’arsenico. I composti presi in esame sono: l’arsenito di sodio (NaAsO2), l’arseniato di sodio (Na2HAsO4 x 7 H2O), l’acido monometilarsenioso (MMAIII), l’acido monometilarsonico (MMAV), l’acido dimetilarsinico (DMAV), e l’ossido di trimetilarsenico (TMAO).
Per questo lavoro di tesi è stato utilizzato il test del micronucleo con blocco della citodieresi, eseguito su linfociti di sangue umano periferico, e sono stati presi in considerazione quattro donatori maschi, sani, non fumatori, con età compresa tra 25 e 35 anni. Per i sali inorganici dell’arsenico, NaAsO2 e Na2HAsO4 x 7 H2O, è stato evidenziato un aumento statisticamente significativo della frequenza delle cellule binucleate micronucleate (BNMN) (P<0,001), comportamento osservato anche per i composti metilati dell’arsenico MMAIII e MMAV.Il DMAV ha invece mostrato una variabilità sia per quel che concerne la frequenza di BNMN, sia per l’effetto citotossico, valutato analizzando l’indice di proliferazione cellulare. L’ultima sostanza da noi analizzata, il TMAO, non ha mostrato nei donatori testati nessun effetto tossico o genotossico.
Per valutare la sensibilità individuale al singolo trattamento con i vari sali dell’arsenico, è stato effettuato il test esatto di Fisher, mentre la risposta interindividuale al trattamento è stata stimata applicando l’analisi della varianza per dati ripetuti (General Linear Model). I risultati ottenuti si presentano in accordo con i dati di letteratura, che mostrano i composti arsenicali trivalenti, come i metaboliti più tossici dell’arsenico.
L’arsenico inorganico è stato classificato, dalla Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) e dalla Agenzia per la Protezione Ambientale (EPA) degli Stati Uniti, come cancerogeno per l’uomo, tuttavia, nonostante dal 1993 lo standard internazionale previsto per l’arsenico dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), per le acque destinate al consumo umano, sia stato abbassato da 0,05 mg/l a 0,01 mg/l, molti sono ancora gli individui esposti a concentrazioni nettamente superiori.
L’arsenico inorganico, assunto tramite il consumo di acqua, subisce all’interno dell’organismo un processo metabolico che porta alla formazione di metaboliti più tossici e reattivi dei composti inorganici di partenza.
Il nostro studio è stato realizzato allo scopo di investigare l’azione genotossica dei principali metaboliti, facenti parte del processo metabolico dell’arsenico. I composti presi in esame sono: l’arsenito di sodio (NaAsO2), l’arseniato di sodio (Na2HAsO4 x 7 H2O), l’acido monometilarsenioso (MMAIII), l’acido monometilarsonico (MMAV), l’acido dimetilarsinico (DMAV), e l’ossido di trimetilarsenico (TMAO).
Per questo lavoro di tesi è stato utilizzato il test del micronucleo con blocco della citodieresi, eseguito su linfociti di sangue umano periferico, e sono stati presi in considerazione quattro donatori maschi, sani, non fumatori, con età compresa tra 25 e 35 anni. Per i sali inorganici dell’arsenico, NaAsO2 e Na2HAsO4 x 7 H2O, è stato evidenziato un aumento statisticamente significativo della frequenza delle cellule binucleate micronucleate (BNMN) (P<0,001), comportamento osservato anche per i composti metilati dell’arsenico MMAIII e MMAV.Il DMAV ha invece mostrato una variabilità sia per quel che concerne la frequenza di BNMN, sia per l’effetto citotossico, valutato analizzando l’indice di proliferazione cellulare. L’ultima sostanza da noi analizzata, il TMAO, non ha mostrato nei donatori testati nessun effetto tossico o genotossico.
Per valutare la sensibilità individuale al singolo trattamento con i vari sali dell’arsenico, è stato effettuato il test esatto di Fisher, mentre la risposta interindividuale al trattamento è stata stimata applicando l’analisi della varianza per dati ripetuti (General Linear Model). I risultati ottenuti si presentano in accordo con i dati di letteratura, che mostrano i composti arsenicali trivalenti, come i metaboliti più tossici dell’arsenico.
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