Tesi etd-06282022-191051 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
DABALA', MARTA
URN
etd-06282022-191051
Titolo
NOTE SULLA QUESTIONE DELLA GUERRA GIUSTA NELLA STORIA DELLA CULTURA GIURIDICA OCCIDENTALE
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Milazzo, Lorenzo
Parole chiave
- bellum iustum
- guerra
- guerra giusta
- just war
- pace
- peace
- war
Data inizio appello
21/07/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/07/2092
Riassunto
L’elaborato offre una ricognizione delle principali articolazioni della dottrina della guerra giusta nella storia della cultura giuridica occidentale.
Dopo qualche cenno su guerra e pace nella civiltà greca e romana, la tesi si sofferma sulla trattazione della materia nella Scolastica, concentrandosi in particolare sugli sforzi compiuti da Agostino e Tommaso per delineare una cornice giuridica entro la quale inserire i conflitti armati nel contesto dell’ideologia cristiana. I dissidi tra Papato e Impero, che scossero profondamente l’Europa medievale, costituiscono il contesto a cui si riferiscono le considerazioni di Marsilio su pace e guerra. Specifica attenzione è dedicata quindi alla Seconda Scolastica, i cui principali esponenti tentarono nella Spagna della Controriforma di giustificare la Conquista e la colonizzazione europee nel Nuovo Mondo. Successivamente si tenta di comprendere quale significato assumono pace e guerra nel giusnaturalismo moderno, esaminando la questione della nascita dello Stato sovrano e dell’emersione di un nuovo lessico adeguato alla geopolitica europea degli Stati nazionali. Si introducono infine le teorie del pacifismo giuridico di Kant e di Kelsen, il quale propose l’istituzione di una Corte penale internazionale al fine di assicurare la pace nelle relazioni fra gli Stati. La tesi si conclude con l’analisi dei limiti funzionali dei Tribunali internazionali emersi durante o al termine dei conflitti del XX Secolo.
Dopo qualche cenno su guerra e pace nella civiltà greca e romana, la tesi si sofferma sulla trattazione della materia nella Scolastica, concentrandosi in particolare sugli sforzi compiuti da Agostino e Tommaso per delineare una cornice giuridica entro la quale inserire i conflitti armati nel contesto dell’ideologia cristiana. I dissidi tra Papato e Impero, che scossero profondamente l’Europa medievale, costituiscono il contesto a cui si riferiscono le considerazioni di Marsilio su pace e guerra. Specifica attenzione è dedicata quindi alla Seconda Scolastica, i cui principali esponenti tentarono nella Spagna della Controriforma di giustificare la Conquista e la colonizzazione europee nel Nuovo Mondo. Successivamente si tenta di comprendere quale significato assumono pace e guerra nel giusnaturalismo moderno, esaminando la questione della nascita dello Stato sovrano e dell’emersione di un nuovo lessico adeguato alla geopolitica europea degli Stati nazionali. Si introducono infine le teorie del pacifismo giuridico di Kant e di Kelsen, il quale propose l’istituzione di una Corte penale internazionale al fine di assicurare la pace nelle relazioni fra gli Stati. La tesi si conclude con l’analisi dei limiti funzionali dei Tribunali internazionali emersi durante o al termine dei conflitti del XX Secolo.
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