Tesi etd-06282017-145744 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
SANASI, GIULIA
URN
etd-06282017-145744
Titolo
Associazione tra profilo di rischio cardiovascolare e depressione in una popolazione ipertesa
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Taddei, Stefano
relatore Dott.ssa Bruno, Rosa Maria
relatore Dott.ssa Bruno, Rosa Maria
Parole chiave
- depressione
- dislipidemia
- ipertensione
- ipertrigliceridemia
Data inizio appello
18/07/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
RAZIONALE E SCOPO DELLA TESI: nel nostro studio trasversale di coorte abbiamo indagato la prevalenza di sintomi depressivi in una popolazione di pazienti con ipertensione arteriosa che sono stati seguiti presso il Centro di Riferimento Regionale per la Cura e Diagnosi di Ipertensione. Lo scopo della tesi è valutare se esista un’associazione tra la presenza di sintomi depressivi e fattori come il controllo pressorio e i fattori di rischio cardiovascolare.
METODI: sono stati arruolati 371 pazienti di età media 56.6±12.8 anni con diagnosi di ipertensione arteriosa essenziale. I partecipanti sono stati valutati dal punto di vista cardiovascolare e psicologico, con anamnesi ed esame obiettivo, misurazione della pressione arteriosa clinica, dati di esami ematochimici, urinari e strumentali per la valutazione del rischio cardiovascolare, del danno d’organo e di eventuali cause secondarie di ipertensione arteriosa. I pazienti hanno compilato i seguenti questionari: Beck Depression Inventory (BDI), al fine di valutare la presenza di sintomi depressivi; Pittsburgh Sleep Quality Index (PSQI) per valutare la qualità del sonno; State- Trait Anxiety Inventory (STAI-Y) per valutare la presenza di ansia di tratto. La presenza di sintomi depressivi è stata definita per valori di BDI>10.
RISULTATI: Abbiamo analizzato i dati di 330 pazienti (età media 56.6 ± 12.8 anni, 51.1%uomini, 83.5% in terapia antiipertensiva). La prevalenza di sintomi depressivi era dell’11%. La Pressione Arteriosa non è significativamente diversa tra pazienti con sintomi depressivi e non (p 0.30) e i due gruppi non presentavano significative differenze in termini di stile di vita, attività fisica, consumo di alcool e fumo di sigaretta. La presenza di sintomi depressivi si associava alle seguenti caratteristiche: sesso femminile (75.7 vs 45.9%, p<0.001), ipertrigliceridemia (44.8 vs 19.4%, p=0.002), basso HDL (32.1 vs 14.6%, p=0.01), cattiva qualità del sonno (70.3 vs 30.7%, p<0.001) e ansia di tratto (89.2% vs 34.9%, p<0.001). Inoltre i pazienti con sintomi depressivi presentavano una pressione di pulsazione più elevata (61.4±14.3 vs 56.0±13.5 mmHg, p=0.03), valori di colesterolo più elevati e tendevano ad avere un’età più avanzata (60.4±11.4 vs 56.5±12.8 anni, p=0.11).
In un modello di regressione logistica multipla che includeva la presenza di sintomi depressivi come variabile dipendente, l’ipetrigliceridemia [OR 3.00 (1.09-8.26)], la cattiva qualità del sonno [OR 3.26 (1.20-8.84)] e l’ansia di tratto [OR 8.42 (2.29-31.0)] erano associati in maniera significativa alla presenza di sintomi depressivi. I risultati erano sovrapponibili se si escludevano i pazienti in terapia con farmaci psichiatrici.
CONCLUSIONI: in una popolazione di pazienti ipertesi, l’ipertrigliceridemia è associata in maniera indipendente alla presenza di sintomi depressivi.
METODI: sono stati arruolati 371 pazienti di età media 56.6±12.8 anni con diagnosi di ipertensione arteriosa essenziale. I partecipanti sono stati valutati dal punto di vista cardiovascolare e psicologico, con anamnesi ed esame obiettivo, misurazione della pressione arteriosa clinica, dati di esami ematochimici, urinari e strumentali per la valutazione del rischio cardiovascolare, del danno d’organo e di eventuali cause secondarie di ipertensione arteriosa. I pazienti hanno compilato i seguenti questionari: Beck Depression Inventory (BDI), al fine di valutare la presenza di sintomi depressivi; Pittsburgh Sleep Quality Index (PSQI) per valutare la qualità del sonno; State- Trait Anxiety Inventory (STAI-Y) per valutare la presenza di ansia di tratto. La presenza di sintomi depressivi è stata definita per valori di BDI>10.
RISULTATI: Abbiamo analizzato i dati di 330 pazienti (età media 56.6 ± 12.8 anni, 51.1%uomini, 83.5% in terapia antiipertensiva). La prevalenza di sintomi depressivi era dell’11%. La Pressione Arteriosa non è significativamente diversa tra pazienti con sintomi depressivi e non (p 0.30) e i due gruppi non presentavano significative differenze in termini di stile di vita, attività fisica, consumo di alcool e fumo di sigaretta. La presenza di sintomi depressivi si associava alle seguenti caratteristiche: sesso femminile (75.7 vs 45.9%, p<0.001), ipertrigliceridemia (44.8 vs 19.4%, p=0.002), basso HDL (32.1 vs 14.6%, p=0.01), cattiva qualità del sonno (70.3 vs 30.7%, p<0.001) e ansia di tratto (89.2% vs 34.9%, p<0.001). Inoltre i pazienti con sintomi depressivi presentavano una pressione di pulsazione più elevata (61.4±14.3 vs 56.0±13.5 mmHg, p=0.03), valori di colesterolo più elevati e tendevano ad avere un’età più avanzata (60.4±11.4 vs 56.5±12.8 anni, p=0.11).
In un modello di regressione logistica multipla che includeva la presenza di sintomi depressivi come variabile dipendente, l’ipetrigliceridemia [OR 3.00 (1.09-8.26)], la cattiva qualità del sonno [OR 3.26 (1.20-8.84)] e l’ansia di tratto [OR 8.42 (2.29-31.0)] erano associati in maniera significativa alla presenza di sintomi depressivi. I risultati erano sovrapponibili se si escludevano i pazienti in terapia con farmaci psichiatrici.
CONCLUSIONI: in una popolazione di pazienti ipertesi, l’ipertrigliceridemia è associata in maniera indipendente alla presenza di sintomi depressivi.
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