Thesis etd-06282016-220229 |
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Thesis type
Tesi di laurea magistrale LM5
Author
COSTA, LORENZO
URN
etd-06282016-220229
Thesis title
Actio libera in causa e ubriachezza: spunti in tema di criminalità stradale.
Department
GIURISPRUDENZA
Course of study
GIURISPRUDENZA
Supervisors
relatore Prof. De Francesco, Giovannangelo
Keywords
- capacità di intendere e di volere
- imputabilità
- ubriachezza
- actio libera in causa
Graduation session start date
18/07/2016
Availability
Full
Summary
Con la locuzione latina actio libera in causa tradizionalmente si fa riferimento ad un tipo di situazioni penalmente rilevanti in cui il soggetto agente si pone in uno stato di incapacità di intendere e di volere allo scopo di commettere un reato oppure di prepararsi una scusa rispetto al crimine realizzato.
L'interesse nei confronti di questa tematica deriva dal fatto che in passato essa è stata oggetto di ampi dibattiti e accese discussioni a livello dottrinale. Fiumi di inchiostro sono stati versati, in particolar modo, per cercare di spiegare le ragioni della rilevanza penale di un crimine realizzato nonostante l'individuo al momento del fatto sia incapace di intendere e di volere, nonché per individuare e giustificare il titolo di tale responsabilità.
In epoche a noi più vicine, però, il fascino suscitato da tale argomento è calato presso i penalisti, si è registrato un minor interesse da parte della dottrina e su di esso è stato scritto progressivamente meno, probabilmente anche a causa della scarsa casistica giurisprudenziale ad esso collegata.
Recentemente, tuttavia, vi è stato un ulteriore cambiamento di tendenza e si è tornati a parlare di actio libera in causa, soprattutto in relazione ad alcune proposte legislative che hanno condotto alla legge n. 41 del 2016 sul c.d. omicidio stradale.
Alla luce di quanto detto è opportuno sottolineare che affrontare la disciplina dell'actio libera in causa comporta inevitabilmente l'approfondimento di un'ulteriore fattispecie penale, che in certa misura solleva problematiche analoghe, ovvero la regolamentazione sancita nel nostro codice in tema di ubriachezza o intossicazione da stupefacenti volontaria o colposa.
Anche quest'ultima tematica, invero, ha suscitato in passato notevole interesse presso gli esponenti dottrinali che, similmente a quanto effettuato rispetto all'actio libera in causa, hanno dedicato le proprie energie al tentativo di spiegare le ragioni della rilevanza penale della condotta illecita posta in essere in stato di incapacità determinata dall'assunzione non accidentale di alcolici o di stupefacenti, nonché a cercare di individuare e giustificare il titolo di imputazione del relativo fatto illecito realizzato.
Orbene, il presente lavoro si pone l'obiettivo di mettere in risalto e approfondire le principali problematiche connesse all'istituto dell'actio libera in causa, vagliando le varie impostazioni assunte dai teorici del diritto penale e valutando in conclusione i riflessi o implicazioni che dette tematiche hanno rispetto al caso paradigmatico dell'omicidio stradale.
L'interesse nei confronti di questa tematica deriva dal fatto che in passato essa è stata oggetto di ampi dibattiti e accese discussioni a livello dottrinale. Fiumi di inchiostro sono stati versati, in particolar modo, per cercare di spiegare le ragioni della rilevanza penale di un crimine realizzato nonostante l'individuo al momento del fatto sia incapace di intendere e di volere, nonché per individuare e giustificare il titolo di tale responsabilità.
In epoche a noi più vicine, però, il fascino suscitato da tale argomento è calato presso i penalisti, si è registrato un minor interesse da parte della dottrina e su di esso è stato scritto progressivamente meno, probabilmente anche a causa della scarsa casistica giurisprudenziale ad esso collegata.
Recentemente, tuttavia, vi è stato un ulteriore cambiamento di tendenza e si è tornati a parlare di actio libera in causa, soprattutto in relazione ad alcune proposte legislative che hanno condotto alla legge n. 41 del 2016 sul c.d. omicidio stradale.
Alla luce di quanto detto è opportuno sottolineare che affrontare la disciplina dell'actio libera in causa comporta inevitabilmente l'approfondimento di un'ulteriore fattispecie penale, che in certa misura solleva problematiche analoghe, ovvero la regolamentazione sancita nel nostro codice in tema di ubriachezza o intossicazione da stupefacenti volontaria o colposa.
Anche quest'ultima tematica, invero, ha suscitato in passato notevole interesse presso gli esponenti dottrinali che, similmente a quanto effettuato rispetto all'actio libera in causa, hanno dedicato le proprie energie al tentativo di spiegare le ragioni della rilevanza penale della condotta illecita posta in essere in stato di incapacità determinata dall'assunzione non accidentale di alcolici o di stupefacenti, nonché a cercare di individuare e giustificare il titolo di imputazione del relativo fatto illecito realizzato.
Orbene, il presente lavoro si pone l'obiettivo di mettere in risalto e approfondire le principali problematiche connesse all'istituto dell'actio libera in causa, vagliando le varie impostazioni assunte dai teorici del diritto penale e valutando in conclusione i riflessi o implicazioni che dette tematiche hanno rispetto al caso paradigmatico dell'omicidio stradale.
File
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tesi_ver...e_etd.pdf | 878.04 Kb |
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