Tesi etd-06282016-101351 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ALTOMONTE, PASQUALE
URN
etd-06282016-101351
Titolo
Ricostruzione paleoclimatica e paleoambientale del lago dell'Accesa (Toscana Meridionale) nel Tardo Olocene
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Prof. Zanchetta, Giovanni
correlatore Dott.ssa Baneschi, Ilaria
correlatore Prof. Manganelli, Giuseppe
correlatore Dott.ssa Baneschi, Ilaria
correlatore Prof. Manganelli, Giuseppe
Parole chiave
- Accesa
- analisi geochimiche
- analisi isotopiche
- molluschi
Data inizio appello
14/07/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’obiettivo del lavoro, svolto in collaborazione con il Dipartimento di Scienze del-la Terra e l’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR di Pisa, è stato quello di ricostruire i cambiamenti ambientali avvenuti durante l’ultima parte dell’Olocene nel lago dell’Accesa, per comprenderne le interazioni tra i cambiamenti climatici e l’impatto antropico. Sono state quindi campionate 3 sezioni (denominate AC1, AC1b e AC2) lungo due sponde del Lago dell’Accesa (Toscana Meridionale). Le analisi, eseguite su 70 campioni di sedimento, hanno riguardato il contenuto di carbonio inorganico totale (TIC%), il contenuto del carbonio organico totale (TOC%), i valori dei rapporti isotopici del carbonio organico (δ 13Corg) e la compo-sizione isotopica del carbonio (δ 13Ccarb) e dell’ossigeno (δ 18Ocarb) dei carbonati contenuti nei sedimenti. Inoltre è stata effettuata l’indagine malacologica (di 10 campioni prelevati dalla sezione AC2 e di 2 dal fondo del lago) in collaborazione con l’Università di Siena.
Le variazioni registrate nell’andamento dei valori del TOC (%) sono state interpre-tate come variazioni della produttività primaria e/o del grado di decomposizione della materia organica, successivamente alla sedimentazione. Analogamente, un aumento dei contenuti di TIC (%) è stato interpretato come dovuto alla maggior produttività primaria che induce la precipitazione di carbonati autigeni. Per quanto riguarda i valori δ 13Corg, in generale, si possono interpretare valori più negativi in presenza di suoli ben sviluppati circostanti il lago, dove la degradazione della ma-teria organica terrestre produce significative quantità di anidride carbonica, con composizione isotopica negativa, che arrivano al lago. Anche i valori di δ 13Ccarb rappresentano un utile indicatore sull’origine del carbonio e sui processi che inte-ressano il bacino lacustre. Mentre le variazioni del δ 18Ocarb sono state legate al budget idrologico del lago. Tuttavia, nonostante le significative variazioni litologi-che riscontrate, probabilmente legate alla variazione del livello del lago, i dati geo-chimici mostrano solo modeste variazioni di complessa interpretazione.
Una maggiore aderenza con i risultati litologici è stata l’analisi malacologica. L’analisi e la classificazione delle malacofaune presenti ha permesso di riconoscere 16 specie di molluschi (9 specie dulciacquicole e 7 terrestri). Inoltre, per quanto ri-guarda la sezione AC2 è stata riscontrata la presenza di due specie terrestri (Verti-go Antivertigo e Euconulus fulvus) in corrispondenza del livello organico (torba) che testimonierebbe l’abbassamento del livello del bacino avvenuto durante la sto-ria recente del lago.
In conclusione, lo studio delle caratteristiche geochimiche e isotopiche dei sedi-menti del lago e delle malacofaune presenti potrebbero essere considerati un valido metodo di analisi per effettuare ricostruzioni sulle evoluzioni paleoambientali e pa-leoclimatiche proprie dei bacini lacustri.
Le variazioni registrate nell’andamento dei valori del TOC (%) sono state interpre-tate come variazioni della produttività primaria e/o del grado di decomposizione della materia organica, successivamente alla sedimentazione. Analogamente, un aumento dei contenuti di TIC (%) è stato interpretato come dovuto alla maggior produttività primaria che induce la precipitazione di carbonati autigeni. Per quanto riguarda i valori δ 13Corg, in generale, si possono interpretare valori più negativi in presenza di suoli ben sviluppati circostanti il lago, dove la degradazione della ma-teria organica terrestre produce significative quantità di anidride carbonica, con composizione isotopica negativa, che arrivano al lago. Anche i valori di δ 13Ccarb rappresentano un utile indicatore sull’origine del carbonio e sui processi che inte-ressano il bacino lacustre. Mentre le variazioni del δ 18Ocarb sono state legate al budget idrologico del lago. Tuttavia, nonostante le significative variazioni litologi-che riscontrate, probabilmente legate alla variazione del livello del lago, i dati geo-chimici mostrano solo modeste variazioni di complessa interpretazione.
Una maggiore aderenza con i risultati litologici è stata l’analisi malacologica. L’analisi e la classificazione delle malacofaune presenti ha permesso di riconoscere 16 specie di molluschi (9 specie dulciacquicole e 7 terrestri). Inoltre, per quanto ri-guarda la sezione AC2 è stata riscontrata la presenza di due specie terrestri (Verti-go Antivertigo e Euconulus fulvus) in corrispondenza del livello organico (torba) che testimonierebbe l’abbassamento del livello del bacino avvenuto durante la sto-ria recente del lago.
In conclusione, lo studio delle caratteristiche geochimiche e isotopiche dei sedi-menti del lago e delle malacofaune presenti potrebbero essere considerati un valido metodo di analisi per effettuare ricostruzioni sulle evoluzioni paleoambientali e pa-leoclimatiche proprie dei bacini lacustri.
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