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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06282013-120719


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DA MOMMIO, ALESSANDRO
URN
etd-06282013-120719
Titolo
Le intrusioni tabulari leucogranitiche del promontorio del Monte Calamita (Isola d'Elba): Caratterizzazione strutturale e petrografica.
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Rocchi, Sergio
correlatore Dott. Dini, Andrea
Parole chiave
  • Isola d'Elba
  • Intrusioni tabulari
  • Graniti
  • Promontorio del Monte Calamita
Data inizio appello
26/07/2013
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/07/2053
Riassunto
Il promontorio del Monte Calamita (Isola d’Elba) è di particolarmente interesse per l’abbondanza delle intrusioni tabulari leucogranitiche nell’unità degli Scisti del Calamita, la più profonda unità tettono-stratigrafica dell’Isola d’Elba. Questo lavoro caratterizza queste intrusioni dal punto di vista cartografico, strutturale, microstrutturale e petrografico, con lo scopo di ricostruire le modalità di messa in posto del magma in relazione ai processi tettonici locali e regionali. In affioramento queste intrusioni si presentano come dicchi e sill di spessore variabile tra 0,02 e 10 m (media 0,40 m e deviazione standard di 0,69 m). I minerali fondamentali sono quarzo, feldspato alcalino, plagioclasio e sparsa biotite, con quantità variabili di accessori quali tormalina, muscovite, andalusite, granato, cordierite.
La prima fase del lavoro ha riguardato lo studio di terreno con la produzione di una cartografia alla scala 1:2.000 di quasi 600 intrusioni tabulari, nonché delle poche masse granitiche affioranti nella zona di Porto Azzurro: di tutte le intrusioni sono stati registrati spessore, giacitura, paragenesi e rapporti con l’incassante. Sono state inoltre studiate le superfici di taglio e le superfici tormalinizzate che interessano tutta l’area di studio. Le osservazioni di terreno sono state affiancate da un rilevamento fotografico da natante, al fine di coprire le zone di costa non rilevabili via terra e realizzare estese panoramiche con la finalità di dettagliare la cinematica delle numerose superfici di taglio rilevate.
La seconda fase è consistita nello studio microscopico petrografico e strutturale delle sezioni sottili eseguite sui campioni selezionati raccolti. Gli studi petrografici hanno messo in evidenza che i leucograniti sono caratterizzati per la maggior parte da una tessitura disequigranulare e che hanno subito un’intensa deformazione e ricristallizzazione, delle quali è stato possibile caratterizzare il contesto termico e cronologico relativo.
L’ultima fase del lavoro ha riguardato la sintesi dei dati di terreno e petrografico-microstrutturali. La giacitura delle intrusioni tabulari mostra un massimo di frequenza attorno a orientazioni di NS-45W. L’integrazione delle osservazioni microstrutturali con la ricognizione fotografica e di terreno ha permesso di relazionare le modalità di messa in posto delle intrusioni tabulari con la cinematica delle superfici di taglio ad alto e basso angolo, stimando anche il tasso di estensione cumulativo.
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