Tesi etd-06282011-141816 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
VIGORITO, ANTONELLA
URN
etd-06282011-141816
Titolo
Studio prospettico sulla densita' ossea periprotesica in modelli diversi di artroprotesi d'anca
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Lisanti, Michele
Parole chiave
- protesi a stelo corto
- riassorbimento osseo
- stress shielding
Data inizio appello
19/07/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
19/07/2051
Riassunto
L’artroprotesi totale dell’anca rappresenta una delle procedure più eseguite nella chirurgia ortopedica maggiore. L’impianto di una protesi determina un’alterazione della distribuzione dei carichi sull’osso ospite il quale risponde con modificazioni della densità ossea periprotesica; questo fenomeno, noto come stress-shielding, è legato alle caratteristiche biomeccaniche dell'impianto protesico e si manifesta più facilmente con steli femorali standard “lunghi” tipo Zweymuller o retti. La riduzione della massa ossea coinvolge la porzione prossimale del femore e riduce la resistenza dell’osso e la sua capacità di sopportare i carichi. Scopo di questo studio, eseguito presso la 1° clinica ortopedica dell’università di Pisa diretta dal Prof. Lisanti, è valutare l'influenza che il design dello stelo femorale esercita sul riassorbimento osseo periprotesico.
Con tale intento, abbiamo posto a confronto i valori di BMD, ottenuti nel follow-up a 18 mesi di 2 gruppi di pazienti, sottoposti rispettivamente ad impianto di protesi a stelo lungo (10 pazienti) e a stelo corto (10 pazienti). I risultati ottenuti finora, sono in accordo con quanto descritto in letteratura: si può dedurre che nei primi 18 mesi le differenze tra i due modelli di stelo cominciano a determinare cambiamenti densitometricamente significativi che speriamo di poter confermare dopo un follow-up minimo di 24/36 mesi.
Con tale intento, abbiamo posto a confronto i valori di BMD, ottenuti nel follow-up a 18 mesi di 2 gruppi di pazienti, sottoposti rispettivamente ad impianto di protesi a stelo lungo (10 pazienti) e a stelo corto (10 pazienti). I risultati ottenuti finora, sono in accordo con quanto descritto in letteratura: si può dedurre che nei primi 18 mesi le differenze tra i due modelli di stelo cominciano a determinare cambiamenti densitometricamente significativi che speriamo di poter confermare dopo un follow-up minimo di 24/36 mesi.
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