logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06282007-184027


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Chiuppesi, Flavia
URN
etd-06282007-184027
Titolo
Allestimento di un protocollo vaccinale contro herpes simplex virus
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMOLECOLARI
Relatori
Relatore Prof. Pistello, Mauro
Relatore Prof. Bendinelli, Mauro
Parole chiave
  • FIV
  • HSV
  • vettore
  • herpes simplex virus
  • vaccino
Data inizio appello
16/07/2007
Consultabilità
Completa
Riassunto
Gli herpes simplex virus (HSV-1 e HSV-2) sono virus a DNA notevolmente diffusi che provocano infezioni che possono dare latenza e ricorrenza.
Il primo sierotipo è responsabile della comparsa di vescicole febbrili caratteristiche che di norma interessano la zona facciale (labbra, narici) mentre il secondo provoca un'infezione con manifestazioni analoghe a livello genitale, nota anche come herpes genitalis. Tuttavia negli ultimi anni, principalmente a causa del cambiamento dei costumi sessuali, questa divisione non è più così netta tanto che l’isolamento di HSV-1 da lesioni genitali è un evento molto frequente. Negli ultimi 25 anni si è assistito un incremento di oltre il 30% nell’incidenza di HSV genitale portando così l’infezione provocata da questi virus al quinto posto nella graduatoria mondiale delle infezioni sessualmente trasmesse. La messa a punto di una profilassi vaccinale che induca una sufficiente risposta cellulo-mediata sembra essere la via più promettente per un efficace contenimento dell’infezione, tuttavia ad oggi i vaccini anti-HSV non hanno dato risultati soddisfacenti.
Su queste premesse, il mio lavoro di tesi ha come obiettivo lo sviluppo di un vaccino contro HSV utilizzando un vettore lentivirale di terza generazione del tipo self-inactivating.
In particolare il vettore si basa sul sistema “split-component” che consiste nella separazione del genoma virale in tre plasmidi diversi (envelope, packaging e vettore di trasferimento) per evitare possibili rischi di ricombinazione con conseguente generazione di particelle virali infettanti. Ad ulteriore garanzia di sicurezza il vettore utilizzato è stato prodotto a partire dal virus dell’immunodeficienza felina (FIV), un lentivirus che causa nel gatto una patologia simile all’immunodeficienza umana, ma che non infetta nè causa patologia nell’uomo.
Per il protocollo di vaccinazione, all’interno del vettore FIV-derivato è stata clonata la glicoproteina B di HSV-1 (gB), questa oltre ad essere una proteina strutturale che esplica la funzione di recettore è anche un antigene altamente immunogeno. Inoltre gB è capace di indurre una attività protettiva anche contro HSV-2 e questo la rende più adatta, rispetto ad altre proteine virali, per un protocollo di vaccinazione contro entrambi i sierotipi.
I vettori sono stati caratterizzati in vitro per l’efficienza di trasfezione e traduzione su diversi tipi cellulari.
È stata quindi effettuata la messa a punto del protocollo di vaccinazione, a questo scopo il vettore è stato inoculato in topi C57BL/6 e la risposta cellulo-mediata è stata valutata con saggi immunologici precedentemente testati per la loro funzionalità ai fini dell’individuazione di questo tipo di risposta.
La vaccinazione ha dimostrato attivare una risposta CD8 specifica nei confronti di gB, assente invece nei controlli. La valutazione dell’andamento nel tempo ha inoltre dimostrato che la risposta è duratura nel tempo.
Per questo motivo, saranno previste nel nostro laboratorio ulteriori ricerche atte ad aumentare ulteriormente l’immunogenicità del vettore ai fini della produzione di un vaccino ancora più efficiente.
File