logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06272023-110409


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FABIANI, MARIA ELENA
URN
etd-06272023-110409
Titolo
La misurazione della diseguaglianza nella distribuzione della ricchezza: aspetti metodologici e applicazione al caso italiano
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
BANCA, FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
relatore Spataro, Luca
Parole chiave
  • Italy.
  • life cycle
  • Italia
  • inequality in the distribution of wealth
  • ciclo di vita
  • disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza
Data inizio appello
17/07/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
17/07/2093
Riassunto
L’elaborato in esame intende analizzare e descrivere la distribuzione della ricchezza. Nei paesi più ricchi si osservano livelli di consumo più elevati, aspettative di vita più lunghe e maggiori opportunità educative, mentre la povertà è associata a privazioni materiali, cattive condizioni di salute e mancanza di istruzione. Dopo aver evidenziato l'importanza della ricchezza in relazione al benessere degli individui e delle comunità, si mostra che negli ultimi decenni si è verificato un aumento delle disuguaglianze in tutto il mondo. La disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza è elevata in tutti i paesi e raggiunge livelli eccezionalmente alti in alcuni casi. Tipicamente, l'1% più ricco detiene tra il 30% e il 35% della ricchezza mentre il 10% più ricco possiede il 60%-65%. Tale disuguaglianza supera ampiamente le disparità presenti nel reddito in tutti i paesi, suscitando di conseguenza un dibattito sulle sue implicazioni economiche e sociali e sull'implementazione di strumenti politici volti a ridurla. I coefficienti di Gini relativi alla ricchezza superano di fatto quelli del reddito in tutti i paesi e, secondo la Banca Mondiale, anche paesi considerati tra i più diseguali, come Namibia e Sudafrica, presentano coefficienti di reddito più bassi rispetto a quelli in termini di ricchezza di diversi paesi europei. La ricchezza è una variabile stock, accumulabile nel tempo, a differenza del reddito, che è una variabile flusso. Questa differenza contribuisce all'ampliamento delle disuguaglianze economiche. Nonostante le principali cause di disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza siano comuni ai paesi sviluppati, esistono anche fattori specifici che possono contribuire ad aumentare o ridurre tale disuguaglianza e che possono variare da paese a paese. Il contributo di questo studio è quindi quello di esaminare le varie forze che possono influenzare la generazione e di conseguenza la disuguaglianza della ricchezza. Tra tali fattori vi sono il ciclo di vita, i lasciti intergenerazionali, l’imprenditorialità, l’istruzione, i redditi da lavoro, la composizione del portafoglio investito e la differenza tra il tasso di interesse ed il tasso di crescita del PIL. Si dimostra che il ciclo di vita, anche se non è in grado di spiegare completamente la concentrazione di ricchezza nelle fasce più elevate della popolazione, riveste un ruolo significativo. Pertanto, si è prestata particolare attenzione all'analisi dei fattori legati all'età e si è condotto uno studio relativo a questo fattore relativamente al contesto italiano. Utilizzando i dati trasversali di “Banca d'Italia, Indagine sui bilanci delle famiglie italiane” dal 1991 ad oggi, sono stati calcolati i vari indici di Gini, sia quello classico che quelli aggiustati per l’età al fine di quantificare il contributo relativo del ciclo di vita all'ineguaglianza complessiva della ricchezza in Italia. La popolazione italiana è stata suddivisa in sottogruppi di età e l’analisi è stata svolta facendo rifermento ai capifamiglia utilizzando il software Stata. Tale studio ha evidenziato che il ciclo di vita contribuisce a circa il 50% dell'ineguaglianza complessiva nella distribuzione della ricchezza in Italia.
In conclusione, la disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza non può essere completamente attribuita al fatto che le persone vengono campionate in diversi momenti del loro ciclo di vita. Le differenze attuali di ricchezza sono quindi il risultato di una combinazione di molteplici fattori motivo per il quale si dovrebbe adottare un "quadro" più ampio che comprenda tutte queste forze.
File