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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06272022-224155


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
MORELLI, CHIARA
URN
etd-06272022-224155
Titolo
"Gonade Artificiale": studio di fattibilità e sue applicazioni in Chirurgia Pediatrica
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Spinelli, Claudio
Parole chiave
  • scaffold
  • matrice
  • stampa 3D
  • bioingegneria
  • biobanca
  • infertilità
  • testicolo
  • ovaio
  • criopreservazione
  • artificiale
  • gonade
Data inizio appello
12/07/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/07/2092
Riassunto
Introduzione: La crioconservazione del tessuto gonadico è l’unica opzione attualmente disponibile per la preservazione della fertilità in età prepuberale di entrambi i sessi. Si tratta di una tecnica ancora “sperimentale” per la quale sono attivi vari gruppi di ricerca, creati per superare i limiti e migliorare l’efficacia della procedura stessa.

Scopo dello studio: In seguito ad un’accurata revisione della letteratura medico-scientifica relativa a tale tematica, lo studio è nato con l’obiettivo di progettare la “Gonade Artificiale ideale” a partire da una piccola parte di tessuto gonadico crioconservato in età prepuberale. In particolare si propone l’associazione di tale tessuto ad uno scaffold (o matrice), in modo da favorire il ripristino della sua normale funzione endocrina e riproduttiva, oltre che migliorarne la rivascolarizzazione una volta impiantato e superare così i limiti del semplice trapianto tissutale, quali il rischio di rigetto e di complicanze.

Materiali e metodi: Per la realizzazione della “Gonade Artificiale” nel progetto si descrivono 3 fasi: Creazione dello scaffold (si presentano due possibili strategie da mettere in atto parallelamente per poter creare lo “scaffold ideale”: matrice AlloDerm e scaffold 3D); Associazione dello scaffold al tessuto gonadico crioconservato (vengono illustrate le tecniche da adottare in questa fase); Reimpianto della gonade artificiale (si propongono sia la sede ortotopica, sia eterotopica nella regione addominale inferiore oppure nell’avambraccio). Per ogni tecnica proposta si evidenziano i vantaggi e i limiti, in modo da prendere coscienza delle possibilità di applicazione in futuro.

Risultati: Per la realizzazione dei due tipi di “scaffold ideale” descritti dallo studio, sono stati contemporaneamente proposti due percorsi, da intraprendere e da portare avanti in parallelo, di cui uno in collaborazione con la Biobanca Pisana per la creazione di una matrice da cadavere, l’altro in accordo con il Team specializzato di ingegneri biomedici della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa per la progettazione di una impalcatura tissutale 3D. Le ricerche sono però ancora in corso e in fase di sperimentazione.

Conclusione: Alla luce di quanto esposto, si comprende quanto sia fondamentale continuare a studiare la tematica per la preservazione della fertilità e non solo. Nello specifico, le potenzialità della criopreservazione del tessuto gonadico sono numerose, ed è proprio per questo motivo che vale la pena investire nella ricerca. Le prospettive future sono dunque favorevoli poiché tramite una nuova “Gonade Artificiale” potrà essere possibile ripristinare la fertilità appena i bambini con particolari disordini in fase prepuberale raggiungono la pubertà, ma anche risolvere o migliorare le problematiche clinico-patologiche nelle donne in età post-menopausale. Le tecniche sopracitate inoltre, potranno essere applicate allo stesso modo per la creazione di “ghiandole artificiali” come la tiroide, ed evitare terapie farmacologiche sostitutive a vita. 
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