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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06272022-172322


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PEDACE, DAVIDE
URN
etd-06272022-172322
Titolo
LA PARTECIPAZIONE DELLA GUARDIA COSTIERA ALLE EMERGENZE NAZIONALI E LOCALI ALL’INTERNO DEL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE ITALIANO: L’ISOLA DI STROMBOLI
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
SCIENZE DEL GOVERNO E DELL'AMMINISTRAZIONE DEL MARE
Relatori
relatore Principale, Francesco
Parole chiave
  • Guardia Costiera
Data inizio appello
22/07/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
22/07/2062
Riassunto
L'organo della protezione civile, che provvede a fornire informazioni alla pubblica opinione circa la previsione, l'entità o la natura di paventati eventi rischiosi per la pubblica incolumità, esercita una concreta funzione operativa di prevenzione e di protezione, ed è a tal fine tenuto ad adeguare il contenuto della comunicazione pubblica ad un livello ottimale di trasparenza e correttezza scientifica delle informazioni diffuse, e ad adattare il linguaggio comunicativo ai canoni della chiarezza, oggettiva comprensibilità e inequivocità espressiva.
Tra i Paesi soggetti a catastrofi naturali, l’Italia è purtroppo in cima alla lista per i numerosi e frequenti fenomeni che hanno colpito e continuano a colpire il suo territorio. Eruzioni vulcaniche, terremoti, frane, inondazioni, mareggiate: l’Italia è stata storicamente interessata da una serie di disastri che hanno determinato vittime e costi sociali ed economici molto elevati per il Paese.
In questo testo andremo ad analizzare il modus operandi della Protezione civile, le procedure operative e in particolare i vari protocolli d’intesa stipulati tra il Dipartimento di Protezione civile e Il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera. È di fondamentale importanza considerare che con legge 31 dicembre 1982, n. 979, recante disposizioni per la difesa del mare, è stato previsto, rispettivamente agli articoli 23 e 29, l'affidamento al Corpo delle Capitanerie di porto della "sorveglianza per la prevenzione degli inquinamenti delle acque marine da idrocarburi e dalle altre sostanze nocive nell'ambiente marino e l'accertamento delle infrazioni alle norme relative" e l'avvalimento dello stesso per la "vigilanza e l'eventuale gestione delle risorse marine".
È sempre più avvertita l'esigenza di assicurare e garantire un omogeneo e coerente svolgimento di attività di interesse comune in attuazione del principio di leale collaborazione e nel perseguimento di obiettivi di funzionalità, efficacia ed economicità, al fine di realizzare un compiuto sistema di sinergie operative in grado di perseguire con efficacia gli obiettivi strettamente connessi all'effettività dell'esercizio delle funzioni sopra richiamate.
il Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia costiera, attraverso il proprio dispositivo aeronavale e le strutture operative dislocate su tutto il territorio nazionale, concorre in misura sostanziale a rendere attuabili gli interventi di previsione e prevenzione dei rischi per quanto riguarda l'ambiente marino e costiero, settore nel quale è la struttura statale istituzionalmente competente nell'attività di pianificazione e gestione delle emergenze.
L'assoluta preminenza degli obiettivi stabiliti dalle citate disposizioni legislative statali richiede un comune e costante sforzo teso al miglioramento della qualità dei servizi in materia di protezione civile.
La specifica e riconosciuta qualificazione tecnico-operativa del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia costiera lo identifica come la struttura più idonea a fornire, con particolare riferimento all'ambiente marino costiero, il necessario supporto di conoscenze, uomini, mezzi ed apparecchiature.
Il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto, tramite la Centrale Operativa ed i Comandi periferici, assicura i servizi di istituto relativi alla sorveglianza antinquinamento in mare e, pertanto nell'evenienza di gravi emergenze per inquinamento marino, la Centrale Operativa opera in stretto contatto con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e con il Dipartimento della Protezione Civile per assicurare il coordinamento generale delle attività operative in mare.
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