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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06272022-122948


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BARLETTANI, LUCIA
URN
etd-06272022-122948
Titolo
Screening di composti naturali di origine marina e terrestre come stabilizzatori della transtiretina
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE
Relatori
relatore Prof.ssa Nieri, Paola
relatore Dott.ssa Ciccone, Lidia
correlatore Prof.ssa Nencetti, Susanna
Parole chiave
  • transtiretina
  • composti naturali
  • composti marini
  • antiossidanti
  • stabilizzanti
  • TTR
Data inizio appello
13/07/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/07/2092
Riassunto
La transtiretina (TTR) è una proteina omotetramerica il cui acronimo ne riassume le sue principali funzioni fisiologiche, ovvero il trasporto dell’ormone tiroideo tiroxina (T4) e del retinolo (vitamina A). La TTR viene prodotta principalmente dal fegato a livello periferico e dal plesso coroideo nel sistema nervoso centrale. In condizioni fisiologiche la TTR circola come proteina solubile tuttavia, in condizioni patologiche, tende a dissociarsi nei suoi monomeri che perdono la loro struttura nativa e non riescono più ad assemblarsi nella forma tetramerica. Questo implica la formazione di aggregati e fibrille amiloidi che precipitano nei tessuti portando all’insorgenza delle amiloidosi da TTR (ATTR).
Ad oggi, l’unico farmaco approvato per il trattamento dell’ATTR cardiaca è il tafamidis: una molecola capace di interagire con i siti di legame del T4 (T4-BS) della TTR, stabilizzandone la forma tetramerica. Tuttavia, dopo qualche anno di rallentamento, la progressione della malattia riprende con un conseguente aggravamento del quadro clinico. Pertanto, è necessario continuare la ricerca di nuovi stabilizzatori. Negli ultimi 20 anni, sono state identificate molte molecole di origine naturale con strutture chimiche capaci di interagire con i T4-BS della TTR stabilizzando il tetramero e contrastando la formazione di fibrille amiloidi.
A partire da analogie strutturali con composti naturali noti per questa capacità, il progetto di tesi si è concentrato sulla valutazione in vitro di alcune molecole di origine naturale marina e terrestre come potenziali stabilizzatori della TTR.

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