Tesi etd-06272022-094843 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
VENTURI, CATERINA
URN
etd-06272022-094843
Titolo
Test di soppressione con desametasone nella diagnosi di sindrome di Cushing: valutazione dell'accuratezza del test in una coorte di pazienti con sovrappeso/obesità.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Marcocci, Claudio
correlatore Dott. Manetti, Luca
correlatore Dott. Manetti, Luca
Parole chiave
- asse ipotalamo-ipofisi-surrene
- cortisolo
- cortisone
- Cushing
- desametasone
- obesità
- sovrappeso
- test di Liddle
- test overnight
Data inizio appello
12/07/2022
Consultabilità
Completa
Riassunto
Premesse
Il test di soppressione con desametasone rappresenta il principale test
diagnostico impiegato per accertare quadri di sindrome di Cushing. Il
desametasone è un corticosteroide di sintesi che, in condizioni fisiologiche,
va ad interferire con l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene andando a
sopprimerlo e causando così una riduzione dei livelli sierici di cortisolo.
Questo decremento non si realizza invece nei pazienti affetti da sindrome
di Cushing in cui la secrezione di cortisolo è indipendente dall’attivazione
dell’asse. Il test viene considerato diagnostico per sindrome di Cushing
quando i livelli di cortisolo sierico dopo somministrazione di desametasone
sono superiori agli 1.8 µgr/dl.
Vari studi hanno dimostrato come la presenza di sovrappeso o di obesità
interferiscano mediante molteplici meccanismi con il metabolismo del
cortisolo e questo potrebbe andare ad inficiare l’azione soppressiva che il
desametasone esercita sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene portando
pertanto ad una maggiore incidenza di falsi positivi per la diagnosi di
sindrome di Cushing. Molti Autori, in conseguenza a ciò, hanno proposto
l’impiego di un cut-off più alto nei pazienti sovrappeso ed obesi ma
altrettanti Autori sono giunti a risultati opposti motivo per cui ad oggi non
sono ancora stati definiti cut-off specifici da impiegare in pazienti con
differente IMC.
Il nostro studio si pone l’obiettivo di identificare i livelli di cortisolo sierico
dopo test di soppressione con desametasone in una coorte di pazienti
sovrappeso ed obesi e di andare a definire il cut-off del test che presenta la
migliore accuratezza diagnostica.
Materiali e metodi
Il campione è stato costituito selezionando in modo retrospettivo una
coorte di 986 pazienti con condizione di sovrappeso o obesità. La coorte di
controllo con soggetti normopeso era invece costituita da 100 pazienti
mentre la coorte di pazienti affetti da sindrome di Cushing annoverava 75
pazienti. Di questi pazienti si sono ricercati i livelli di cortisolo dopo
esecuzione di test di soppressione e i principali parametri antropometrici e
di laboratorio.
Risultati
Lo studio ha dimostrato come i livelli di cortisolo sierico dopo test di
soppressione con desametasone nei pazienti sovrappeso ed obesi siano
inferiori rispetto ai livelli dosati nei pazienti normopeso (mediana 0.6
µgr/dl (IQR 0.4-0.8) vs 0.7 µgr/ml (IQR 0.6-0.9); p=0.002).
L’analisi di correlazione semplice ha evidenziato la presenza di una
correlazione positiva tra i livelli di cortisolo sierico e l’età (r=0.260;
p<0.0001), l’IMC (r=0.107; p=0.001), la superficie corporea (r=0.102; p=0-
001), la circonferenza vita (r=0.11; p=0.003) ed il rapporto vita/fianchi
(r=0.106; p=0.004) mentre sussiste una correlazione negativa con il genere
femminile (r=-0.101; p=0.002). L’analisi di regressione logistica multivariata
ha dimostrato una associazione positiva ed indipendente con l’età
(r=0.012; p<0.0001) e ciò è stato confermato dall’analisi di regressione
lineare (r=0.012; p<0.0001, coefficiente di determinazione R 2 =0.066). Non è
stata evidenziata alcuna associazione tra i livelli di cortisolo sierico dopo
test di soppressione con desametasone e gli altri parametri presi in
considerazione nello studio.
Lo studio ha valutato mediante analisi della curva ROC l’accuratezza di vari
cut-off per il test di soppressione con desametasone mettendo in evidenza
come la migliore sensibilità e specificità si ottenga considerando il cut-off di
2.1 µgr/dl (sensibilità del 100% e specificità del 98.88%) mentre il valore di
3 µgr/dl proposto in letteratura sembrerebbe determinare un netto
peggioramento della sensibilità per un decremento non marcato della
specificità (sensibilità del 94.67% e specificità del 99.09%).
Nei soggetti normopeso il cut-off abitualmente impiegato di 1.8 µgr/dl va
invece a confermarsi come quello dotato di maggiore accuratezza
(sensibilità 100%, specificità 100%).
Conclusioni
Il nostro studio dimostra come in una coorte di soggetti sovrappeso o obesi
il miglior cut-off in termini di accuratezza diagnostica da impiegare per la
diagnosi di ipercortisolismo corrisponda a 2.1 µgr/dl. Quanto ottenuto
necessita di essere confermato e validato mediante studi prospettivi
condotti su coorti ampie.
Il test di soppressione con desametasone rappresenta il principale test
diagnostico impiegato per accertare quadri di sindrome di Cushing. Il
desametasone è un corticosteroide di sintesi che, in condizioni fisiologiche,
va ad interferire con l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene andando a
sopprimerlo e causando così una riduzione dei livelli sierici di cortisolo.
Questo decremento non si realizza invece nei pazienti affetti da sindrome
di Cushing in cui la secrezione di cortisolo è indipendente dall’attivazione
dell’asse. Il test viene considerato diagnostico per sindrome di Cushing
quando i livelli di cortisolo sierico dopo somministrazione di desametasone
sono superiori agli 1.8 µgr/dl.
Vari studi hanno dimostrato come la presenza di sovrappeso o di obesità
interferiscano mediante molteplici meccanismi con il metabolismo del
cortisolo e questo potrebbe andare ad inficiare l’azione soppressiva che il
desametasone esercita sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene portando
pertanto ad una maggiore incidenza di falsi positivi per la diagnosi di
sindrome di Cushing. Molti Autori, in conseguenza a ciò, hanno proposto
l’impiego di un cut-off più alto nei pazienti sovrappeso ed obesi ma
altrettanti Autori sono giunti a risultati opposti motivo per cui ad oggi non
sono ancora stati definiti cut-off specifici da impiegare in pazienti con
differente IMC.
Il nostro studio si pone l’obiettivo di identificare i livelli di cortisolo sierico
dopo test di soppressione con desametasone in una coorte di pazienti
sovrappeso ed obesi e di andare a definire il cut-off del test che presenta la
migliore accuratezza diagnostica.
Materiali e metodi
Il campione è stato costituito selezionando in modo retrospettivo una
coorte di 986 pazienti con condizione di sovrappeso o obesità. La coorte di
controllo con soggetti normopeso era invece costituita da 100 pazienti
mentre la coorte di pazienti affetti da sindrome di Cushing annoverava 75
pazienti. Di questi pazienti si sono ricercati i livelli di cortisolo dopo
esecuzione di test di soppressione e i principali parametri antropometrici e
di laboratorio.
Risultati
Lo studio ha dimostrato come i livelli di cortisolo sierico dopo test di
soppressione con desametasone nei pazienti sovrappeso ed obesi siano
inferiori rispetto ai livelli dosati nei pazienti normopeso (mediana 0.6
µgr/dl (IQR 0.4-0.8) vs 0.7 µgr/ml (IQR 0.6-0.9); p=0.002).
L’analisi di correlazione semplice ha evidenziato la presenza di una
correlazione positiva tra i livelli di cortisolo sierico e l’età (r=0.260;
p<0.0001), l’IMC (r=0.107; p=0.001), la superficie corporea (r=0.102; p=0-
001), la circonferenza vita (r=0.11; p=0.003) ed il rapporto vita/fianchi
(r=0.106; p=0.004) mentre sussiste una correlazione negativa con il genere
femminile (r=-0.101; p=0.002). L’analisi di regressione logistica multivariata
ha dimostrato una associazione positiva ed indipendente con l’età
(r=0.012; p<0.0001) e ciò è stato confermato dall’analisi di regressione
lineare (r=0.012; p<0.0001, coefficiente di determinazione R 2 =0.066). Non è
stata evidenziata alcuna associazione tra i livelli di cortisolo sierico dopo
test di soppressione con desametasone e gli altri parametri presi in
considerazione nello studio.
Lo studio ha valutato mediante analisi della curva ROC l’accuratezza di vari
cut-off per il test di soppressione con desametasone mettendo in evidenza
come la migliore sensibilità e specificità si ottenga considerando il cut-off di
2.1 µgr/dl (sensibilità del 100% e specificità del 98.88%) mentre il valore di
3 µgr/dl proposto in letteratura sembrerebbe determinare un netto
peggioramento della sensibilità per un decremento non marcato della
specificità (sensibilità del 94.67% e specificità del 99.09%).
Nei soggetti normopeso il cut-off abitualmente impiegato di 1.8 µgr/dl va
invece a confermarsi come quello dotato di maggiore accuratezza
(sensibilità 100%, specificità 100%).
Conclusioni
Il nostro studio dimostra come in una coorte di soggetti sovrappeso o obesi
il miglior cut-off in termini di accuratezza diagnostica da impiegare per la
diagnosi di ipercortisolismo corrisponda a 2.1 µgr/dl. Quanto ottenuto
necessita di essere confermato e validato mediante studi prospettivi
condotti su coorti ampie.
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