Tesi etd-06272020-155537 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ROSSI, CHIARA
URN
etd-06272020-155537
Titolo
I Saharawi: un popolo sospeso.
Il ruolo della comunità internazionale
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTA
Relatori
relatore Prof. Marzano, Arturo
Parole chiave
- sahara occidentale
- saharawi
- western sahara
Data inizio appello
13/07/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/07/2090
Riassunto
Questo lavoro si propone di analizzare la questione dell’autodeterminazione del popolo Saharawi, un popolo che, pur essendo da secoli una Nazione, non ha la sua terra e vive in esilio. Lo scopo di questo lavoro è quello di introdurre e chiarire le circostanze di quello che avviene nel Sahara Occidentale, una regione del Nord Africa, ex-colonia spagnola, che oggi si vede divisa in due, in uno scontro che dura ormai da decenni tra il Marocco e il Fronte Polisario.
Il Sahara Occidentale è, ad oggi, il più grande territorio non indipendente al mondo: per due terzi è sotto occupazione del Marocco, che ha eretto un muro nel deserto al di là del quale si estende il rimanente territorio, 'liberato' dal Fronte Polisario. L’Assemblea generale dell’ONU ha incluso nel 1963 il territorio del Sahara spagnolo nell’elenco di quelli a cui il principio di autodeterminazione dei popoli deve essere applicato. In seguito a questa decisione, la Spagna decise di imporre un referendum per l’indipendenza del popolo Saharawi che però non è stato mai attuato. Dal 1975 iniziò una fase di conflitto che vide contrapposti il Fronte Polisario (che nel 1976 proclamò la Repubblica Araba Democratica del Saharawi, o RASD) e il Marocco: il conflitto armato è durato fino al 1991, quando il Consiglio di sicurezza dell’ONU è riuscito a far accettare alle parti un cessate il fuoco con l’obiettivo di un referendum per l’indipendenza della popolazione Saharawi; allo stesso tempo ha istituito l’operazione MINURSO (dall’acronimo francese Mission des Nations Unies pour l’Organisation d’un Référendum au Sahara Occidental) per il controllo della tregua e per l’organizzazione del referendum. L’attesa di questo però dura fino ad oggi. Le proposte presentate per la soluzione di questa problematica sono due: la prima riguarda la possibilità di indire un referendum con obiettivo l’indipendenza, sostenuto dall’Onu. Dall’altra parte, invece, il Marocco ha presentato un progetto di autonomia regionale una volta che il Sahara occidentale sia stato annesso da Rabat.
Questo studio intende indagare in che modo si siano mosse le organizzazioni internazionali, come le Nazioni Unite, e quelle regionali (Unione Europea, Organizzazione per l’Unità Africana), per cercare di trovare una soluzione alla questione dagli anni ’90 ad oggi. Al contempo, l’obiettivo del lavoro è approfondire come l’Italia, a livello sia di governo centrale sia regionale, si sia e si stia muovendo nei confronti della situazione nel Sahara Occidentale.
The focus of this work is the analysis of the auto-determination issue of the Sahrawi population, people that do not have a proper country and live in exile, even if they are recognised as a Nation. The aim of this thesis is to introduce and clarify the circumstances of what is happening in the Western Sahara, a Nord Afrika region, that belong to the Spanish Imperium and nowadays is divided in two parts, in a conflict that last decades, between Morocco and the Polisario.
The Western Sahara region today is the biggest non-independent territory in the world: two thirds are occupied by Morocco, whom built a wall in the desert to separate it to the remaining, which was “set free” by the Polisario. In 1963, the ONU General Assembly included the Spanish Sahara territory in the list of the country for which the principle of auto-determinate country can be applied. After, Spain decided to impose a referendum for the independence of the Sahrawi people, but it was never applied.
Since the 1975 a phase of conflict started between the Polisario (that self- declared the Saharawi Arab Democratic Republic, or SADR) and Morocco: the fights last until the 1991, when the ONU Security Council was able to establish a cease-fire and promote a referendum for the Sahrawi people independence; meanwhile the Council established the MINURSO operation (French acronym for Mission des Nations Unies pour l’Organisation d’un Référendum au Sahara Occidental) for the control of the truce and the organisation of the referendum.
Nowadays, the Sahrawi people are still waiting for the referendum. Two different options have been presented to solve this situation: the first involve the possibility to induce a referendum for the independence and is promoted by the ONU; on the other side, Morocco presented a project for the regional autonomy, once the Western Sahara is annexed by Rabat.
This study tries to investigate how the international, such as United Nations, and the regional organisation (European Union, African Unity Organisation) acted in order to find a solution to the conflict from the 90s to the present. In the same time, this study examines in depth how Italy, both at central and local government, is working in the solution of the Western Sahara situation.
Il Sahara Occidentale è, ad oggi, il più grande territorio non indipendente al mondo: per due terzi è sotto occupazione del Marocco, che ha eretto un muro nel deserto al di là del quale si estende il rimanente territorio, 'liberato' dal Fronte Polisario. L’Assemblea generale dell’ONU ha incluso nel 1963 il territorio del Sahara spagnolo nell’elenco di quelli a cui il principio di autodeterminazione dei popoli deve essere applicato. In seguito a questa decisione, la Spagna decise di imporre un referendum per l’indipendenza del popolo Saharawi che però non è stato mai attuato. Dal 1975 iniziò una fase di conflitto che vide contrapposti il Fronte Polisario (che nel 1976 proclamò la Repubblica Araba Democratica del Saharawi, o RASD) e il Marocco: il conflitto armato è durato fino al 1991, quando il Consiglio di sicurezza dell’ONU è riuscito a far accettare alle parti un cessate il fuoco con l’obiettivo di un referendum per l’indipendenza della popolazione Saharawi; allo stesso tempo ha istituito l’operazione MINURSO (dall’acronimo francese Mission des Nations Unies pour l’Organisation d’un Référendum au Sahara Occidental) per il controllo della tregua e per l’organizzazione del referendum. L’attesa di questo però dura fino ad oggi. Le proposte presentate per la soluzione di questa problematica sono due: la prima riguarda la possibilità di indire un referendum con obiettivo l’indipendenza, sostenuto dall’Onu. Dall’altra parte, invece, il Marocco ha presentato un progetto di autonomia regionale una volta che il Sahara occidentale sia stato annesso da Rabat.
Questo studio intende indagare in che modo si siano mosse le organizzazioni internazionali, come le Nazioni Unite, e quelle regionali (Unione Europea, Organizzazione per l’Unità Africana), per cercare di trovare una soluzione alla questione dagli anni ’90 ad oggi. Al contempo, l’obiettivo del lavoro è approfondire come l’Italia, a livello sia di governo centrale sia regionale, si sia e si stia muovendo nei confronti della situazione nel Sahara Occidentale.
The focus of this work is the analysis of the auto-determination issue of the Sahrawi population, people that do not have a proper country and live in exile, even if they are recognised as a Nation. The aim of this thesis is to introduce and clarify the circumstances of what is happening in the Western Sahara, a Nord Afrika region, that belong to the Spanish Imperium and nowadays is divided in two parts, in a conflict that last decades, between Morocco and the Polisario.
The Western Sahara region today is the biggest non-independent territory in the world: two thirds are occupied by Morocco, whom built a wall in the desert to separate it to the remaining, which was “set free” by the Polisario. In 1963, the ONU General Assembly included the Spanish Sahara territory in the list of the country for which the principle of auto-determinate country can be applied. After, Spain decided to impose a referendum for the independence of the Sahrawi people, but it was never applied.
Since the 1975 a phase of conflict started between the Polisario (that self- declared the Saharawi Arab Democratic Republic, or SADR) and Morocco: the fights last until the 1991, when the ONU Security Council was able to establish a cease-fire and promote a referendum for the Sahrawi people independence; meanwhile the Council established the MINURSO operation (French acronym for Mission des Nations Unies pour l’Organisation d’un Référendum au Sahara Occidental) for the control of the truce and the organisation of the referendum.
Nowadays, the Sahrawi people are still waiting for the referendum. Two different options have been presented to solve this situation: the first involve the possibility to induce a referendum for the independence and is promoted by the ONU; on the other side, Morocco presented a project for the regional autonomy, once the Western Sahara is annexed by Rabat.
This study tries to investigate how the international, such as United Nations, and the regional organisation (European Union, African Unity Organisation) acted in order to find a solution to the conflict from the 90s to the present. In the same time, this study examines in depth how Italy, both at central and local government, is working in the solution of the Western Sahara situation.
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