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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06272019-184509


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BENVENUTI, MASSIMILIANO
URN
etd-06272019-184509
Titolo
Aspetti clinici e molecolari di una laminopatia: descrizione di una mutazione in pazienti con lipodistrofia familiare associata a progeria
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Prof. Santini, Ferruccio
relatore Dott.ssa Pelosini, Caterina
Parole chiave
  • progeria
  • lipodistrofia
  • laminopatie
  • sindromi progeroidi
Data inizio appello
15/07/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/07/2089
Riassunto
Il termine lipodistrofia identifica un gruppo eterogeneo di sindromi rare, congenite o acquisite, contraddistinte da perdita generalizzata o parziale del tessuto adiposo in associazione ad alterazioni del metabolismo glucidico e lipidico, resistenza all'insulina e disordini immunologici.
Le lipodistrofie associate a progeria, sono malattie autosomiche dominanti dovute a variazioni in geni diversi incluso il gene della lamina (LMNA). Mutazioni nel gene LMNA sono associate a malattie note come laminopatie, che determinano alterazioni a livello di numerosi distretti corporei. Il gene LMNA è localizzato a livello del cromosoma 1 in posizione 1q21-22 ed è costituito da 12 esoni. Tramite splicing alternativo, produce due principali isoforme proteiche, la lamina A e la lamina C, che polimerizzano con le lamine di tipo B a formare la lamina nucleare, un complesso reticolo di proteine sottostanti la membrana nucleare interna. Oltre a costituire un’impalcatura strutturale per il nucleo, la lamina nucleare ha un ruolo nell’organizzazione della cromatina, nella connessione tra nucleo e citoplasma, nella trascrizione genica, e nella mitosi.
In questa tesi viene descritto il caso di due pazienti italiani, madre e figlio, giunti al Centro Obesità e Lipodistrofie dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana per sospetta lipodistrofia.
All’esame obiettivo la donna presentava un habitus tipicamente lipodistrofico con tessuto adiposo poco rappresentato a livello degli arti inferiori e superiori, del tronco e del volto; presentava inoltre una facies progeroide. Nel 2009 alla paziente era stata diagnosticata ipoacusia percettiva bilaterale sui toni acuti, deficit uditivo che ha subito un peggioramento nel corso del tempo. Dall’età di 35 anni la paziente presenta ipercolesterolemia, iperuricemia ed ipertensione arteriosa e da circa due anni ipertrigliceridemia e nefropatia con proteinuria. Il figlio presentava un tessuto adiposo poco rappresentato a livello degli arti inferiori e superiori, del tronco e del volto, oltre ad ipoleptinemia (0,8 ng/mL). A differenza della madre, tuttavia, non presentava complicanze né metaboliche né di altro tipo. Tutte queste caratteristiche sommate al fatto che la madre riferiva che anche nel padre (deceduto a 37 anni per cardiomiopatia) era presente un’analoga distribuzione del tessuto adiposo, orientavano verso una diagnosi di lipodistrofia familiare parziale associata a progeria.
Al fine di confermare questa ipotesi diagnostica, veniva analizzata la regione codificante dei due principali geni candidati: il gene della polimerasi delta (POLD1) ed il gene LMNA. Il DNA dei pazienti è stato estratto da leucociti di sangue periferico, amplificato mediante Touchdown PCR e sequenziato. Dallo screening genetico non è risultata alcuna mutazione a carico del gene POLD1, mentre è stata riscontrata una mutazione eterozigote nell'esone 6 del gene LMNA in entrambi i pazienti, che comporta la sostituzione di una Arginina in posizione 349 con un Triptofano (R349W) già documentata in letteratura. I risultati ottenuti dall’analisi genetica, hanno permesso di confermare la diagnosi di lipodistrofia associata a progeria.
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