logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06272019-131503


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
PASERO, GUIDO
URN
etd-06272019-131503
Titolo
PET/TC con 18F-Florbetaben per la diagnosi di amiloidosi cardiaca da catene leggere
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Emdin, Michele
correlatore Dott. Vergaro, Giuseppe
Parole chiave
  • 18F-Florbetaben
  • Amiloidosi cardiaca
  • PET/TC
Data inizio appello
16/07/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
16/07/2089
Riassunto
Introduzione
Le amiloidosi sono un gruppo ampio e eterogeneo di malattie sistemiche caratterizzate dalla deposizione nello spazio extracellulare di proteine misfolded, le cui caratteristiche cliniche, prognostiche e terapeutiche variano considerevolmente in base al tipo di proteina coinvolta. Il coinvolgimento cardiaco, che definisce l’entità nosologica di amiloidosi cardiaca (CA), è dovuto quasi esclusivamente a solo due dei potenziali precursori proteici dell’amiloide: le catene leggere delle immunoglobuline (AL) e la transtiretina (ATTR). Una diagnosi tempestiva di CA e una diagnosi differenziale corretta tra le due forme (AL e ATTR) hanno un’importanza fondamentale in termini di stratificazione del rischio e di scelta del trattamento per il paziente. Tuttavia la diagnosi viene posta spesso con ritardo, portando ad una prognosi peggiore. Un sospetto iniziale di CA può essere posto sulla base di dati clinici e bioumorali, valutati insieme a quelli elettrocardiografici e ecocardiografici. La scintigrafia con traccianti difosfonati permette una diagnosi non invasiva della ATTR, mentre la dimostrazione del coinvolgimento cardiaco da parte della AL richiede un riscontro istologico, ottenibile solamente con una biopsia endomiocardica.
Scopo.
L’obiettivo del lavoro è stato quello di testare l’utilità della PET/TC con 18F-Florbetaben nella diagnosi di CA da AL e, in particolare, nella diagnosi differenziale tra l’interessamento cardiaco da AL e da ATTR.
Materiali e metodi.
Sono stati arruolati nello studio 20 pazienti con una diagnosi bioptica di CA (10 AL e 10 ATTR) e 10 pazienti con sospetto clinico iniziale di CA per i quali è stata successivamente posta una diagnosi alternativa (10, non-CA). In tutti i pazienti è stata eseguita una PET/TC con 18F-Florbetaben, effettuando una scansione in list-mode per i 60 minuti seguenti l’iniezione del tracciante e una scansione statica dopo 110 minuti l’iniezione del radiofarmaco. Quindi sono state valutate le acquisizioni statiche di 10 minuti a 5’ (early-static), 30’ (intermediate-static), 50’ (late-static) e 110’ (delayed-static) dall’iniezione del tracciante, sia dal punto di vista qualitativo sia con l’utilizzo di indici semi quantitativi, e confrontate tra i gruppi in studio. Inoltre, sono state valutate le acquisizioni dinamiche nei 60 minuti seguenti l’iniezione del 18F-Florbetaben in ciascun gruppo di pazienti.
Risultati.
La valutazione qualitativa ha evidenziato un’intensa captazione cardiaca precoce in tutti i gruppi in studio. Tuttavia, mentre i pazienti AL hanno mostrato un elevato uptake cardiaco persistente in tutte le scansioni statiche, per i pazienti ATTR e non-CA si è registrata una diminuzione della captazione cardiaca del tracciante evidente già dalle scansioni successive a quelle precoci. L’analisi quantitativa dinamica (curve tempo-attività) ha mostrato, a partire da 5 minuti dall’iniezione del 18F-Florbetaben in poi, una captazione significativamente superiore nel gruppo AL rispetto ai pazienti del gruppo ATTR e del gruppo di controllo, con rispettivi valori di standardized uptake value (SUV) medio di 5,4±1,4; 2,7±1,0 e 1,7±0,7 (p<0,001 per tutti i confronti). La valutazione semi-quantitativa ha evidenziato valori di SUV maggiori nei pazienti AL che si mantengono per tutto il periodo di acquisizione (early 6,7±2,4 vs delayed 4,9±2,5, p=NS) in confronto ai pazienti ATTR (early 2,9±1,3 vs delayed 1,1±0,4, p<0,001) e ai controlli (early 3,6±2,0 vs delayed 1,3±0,3, p<0,001), nei quali il SUV si riduce. Risultati simili emergono dal confronto di altri parametri come il rapporto cuore-fondo e il volume molecolare.
Conclusioni.
Questo studio rappresenta la più ampia serie di pazienti studiati con PET/TC cardiaca con 18F-Florbetaben presente in letteratura ed è la prima dimostrazione che una valutazione qualitativa delle scansioni tardive permette la diagnosi di CA e la tipizzazione della sottoforma specifica. Infatti, le scansioni caratterizzate da un uptake cardiaco di 18F-Florbetaben elevato nelle acquisizioni tardive permettono di discriminare il coinvolgimento cardiaco dovuto all’amiloidosi AL da quello dovuto alle forme ATTR o ad altre malattie che simulano una CA. La PET/TC con 18F-Florbetaben può quindi rappresentare uno strumento diagnostico non-invasivo di precoce impiego per la diagnosi di amiloidosi AL.
File