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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06272019-085045


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
STUFETTI, SILVIA
URN
etd-06272019-085045
Titolo
Valutazione del ruolo della densità e delle interazioni biotiche su trapianti di Cystoseira amentacea su strutture artificiali.
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA MARINA
Relatori
relatore Prof. Bulleri, Fabio
Parole chiave
  • Cystoseira
  • densità
  • density
  • herbivory
  • interazioni biotiche
  • macroalghe
  • pascolo
  • Sarpa salpa
Data inizio appello
15/07/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/07/2089
Riassunto
Gli ambienti costieri sono tra gli ecosistemi marini più produttivi e preziosi al mondo. Tuttavia, il crescente impatto legato alle attività antropiche ha portato ad una degradazione e perdita di molti ecosistemi costieri. Il crescente numero di strutture artificiali, come porti, moli e frangiflutti, lungo le zone costiere è spesso associato alla frammentazione e alla perdita degli habitat naturali e ad una conseguente riduzione della biodiversità. Alcuni studi hanno mostrato come le strutture artificiali già esistenti possano offrire un substrato idoneo per il ripristino di popolamenti nativi tramite esperimenti di trapianto. Tuttavia, su strutture artificiali il successo dei trapianti di macroalghe arborescenti che formano habitat è spesso limitato da fattori biotici, in particolare dal pascolo degli erbivori. Questa tesi ha lo scopo di valutare, tramite uno studio sperimentale, se il successo di trapianto della macroalga, Cystoseira amentacea, una specie che fornisce habitat per molte altre specie, in strutture costiere artificiali possa essere influenzato dalla densità degli individui trapiantati o dalla loro interazione con altre specie algali, meno suscettibili al pascolo da parte degli erbivori. Si ipotizza che la presenza di alghe resistenti al pascolo possa favorire indirettamente la sopravvivenza di individui di C. amentacea trapiantati, diminuendo l’impatto da parte degli erbivori, in particolare ad elevate densità di individui trapiantati. Inoltre, il successo di trapianto degli individui di C. amentacea potrebbe dipendere dalla disposizione spaziale delle alghe trapiantate. Al fine di testare queste ipotesi, sono stati condotti due esperimenti di trapianto nel mese di Luglio 2018 su una struttura artificiale situata lungo la costa di Antignano, nel comune di Livorno. Gli individui adulti di C. amentacea sono stati prelevati da una popolazione naturale presente nella fascia di battigia a poche centinaia di metri dal sito di studio e come specie algale meno suscettibile al pascolo è stata scelta l’alga bruna Stypocaulon scoparium. Il primo esperimento è stato eseguito manipolando la densità (due livelli, bassa e alta) e la composizione (due livelli, quadrati monospecifici di C. amentacea e quadrati misti di C. amentacea e S. scoparium) degli individui trapiantati: ciascun quadrato conteneva 4 individui centrali di C. amentacea, utilizzati come variabile di risposta, circondati da 4 o 8 individui di C. amentacea o S. scoparium. Nel secondo esperimento, invece, il numero di individui è stato mantenuto costante (12 individui trapiantati per ciascun quadrato), e nei quadrati con entrambe le specie, i 4 individui di C. amentacea erano o circondati da S. scoparium o disposti in modo casuale nel quadrato. Quest’ultimo esperimento è stato ripetuto, mantenendo lo stesso disegno sperimentale, nel mese di Settembre ad Antignano ed in un secondo sito, nei pressi di Quercianella (LI). Il successo di trapianto è stato valutato calcolando la variazione di biomassa di 4 individui di C. amentacea in ciascun quadrato. I risultati ottenuti hanno mostrato un effetto positivo della densità di macroalghe sugli individui di C. amentacea, indipendentemente dalla loro composizione e disposizione all'interno dei quadrati. In particolare, i risultati suggeriscono che una maggiore densità di macroalghe possa aver ridotto la pressione biotica esercitata dagli erbivori e favorito la sopravvivenza degli individui di C. amentacea trapiantati. Lo studio ha evidenziato, inoltre, che la stagione scelta per il trapianto può avere un ruolo fondamentale per il suo successo. In entrambi gli esperimenti condotti nel mese di luglio è stata osservata una completa perdita di biomassa dopo circa una settimana dal trapianto. Le macroalghe trapiantate in settembre, invece, non presentavano variazioni di biomassa dopo circa un mese dal trapianto e, sebbene la maggior parte delle alghe trapiantate sia andata perduta durante i mesi invernali, nel mese di maggio 2019 sono state osservate reclute di C. amentacea su entrambe le strutture artificiali. Il trapianto di macroalghe arborescenti potrebbe essere effettuato durante il loro periodo riproduttivo, al fine di facilitare la colonizzazione delle strutture artificiali da parte di queste specie.
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