Tesi etd-06272017-193202 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
RAGUSA, FRANCESCA
URN
etd-06272017-193202
Titolo
Effetto antineoplastico di CLM3 e CLM29 in colture cellulari primarie di carcinoma anaplastico della tiroide, ottenute da agoaspirato tiroideo
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
PATOLOGIA CLINICA E BIOCHIMICA CLINICA
Relatori
relatore Prof. Paolicchi, Aldo
relatore Prof. Antonelli, Alessandro
relatore Prof. Antonelli, Alessandro
Parole chiave
- carcinoma anaplastico della tiroide
- CLM29
- CLM3
- inibitori delle tirosin-chinasi
Data inizio appello
14/07/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il carcinoma anaplastico della tiroide, ATC (Anaplastic Thyroid Carcinoma), è una neoplasia endocrina, rara e rapidamente fatale, con una sopravvivenza media stimata di circa 6 mesi.
Attualmente, il trattamento più efficace per l’ATC prevede un protocollo multimodale che comprende l’intervento chirurgico, la chemioterapia e la radioterapia, protocollo con il quale si riesce ad ottenere il raggiungimento di una sopravvivenza media di circa 10 mesi.
Per questo si rende necessaria l'individuazione di un trattamento sistemico efficace che rappresenti un importante passo avanti nella gestione di questo tumore.
La possibilità di testare la sensibilità delle colture cellulari primarie di ATC (pATC), ottenute dal paziente, a diversi farmaci potrebbe aumentare l'efficacia del trattamento nel prossimo futuro.
In questo progetto di tesi viene studiato l'effetto antineoplastico di due agenti chemioterapici "pyrazolo[3,4-d]pyrimidine" di nuova generazione, CLM3 e CLM29, sulle pATC ottenute sia da agoaspirato tiroideo (FNA-pATC) che da biopsia chirurgica (biop-pATC), intesa come frammento tiroideo prevelato in corso di intervento chirugico.
L’effetto antineoplastico è stato testato su FNA-pATC e biop-pATC ottenute da 6 pazienti. Le concentrazioni di CLM3 e CLM29 utilizzate per gli esperimenti in vitro sono rispettivamente di 1, 5, 10, 30, 50, 100 μM e 5, 10, 30, 50 μM.
I risultati dei saggi di chemiosensibilità mostrano una significativa riduzione della proliferazione cellulare, sia delle FNA-pATC che delle biop-pATC, a seguito di trattamento con CLM3 e CLM29. Inoltre, entrambi i composti sono in grado di indurre un aumento statisticamente significativo della percentuale di apoptosi, sia delle FNA-pATC che delle biop-pATC, in maniera dose-dipendente. Dai risultati degli esperimenti condotti non sono emerse differenze tra le FNA-pATC e le biop-pATC nella sensibilità a CLM3 e CLM29.
In conclusione:
1) le colture cellulari primarie di ATC ottenute da agoaspirato tiroideo hanno una sensibilità agli agenti chemioterapici di nuova generazione, CLM3 e CLM29, simile a quella osservata nelle colture cellulari primarie di ATC ottenute da biopsia chirurgica;
2) CLM3 and CLM29 hanno mostrato efficacia nella riduzione della proliferazione cellulare e nell’incremento dell’apoptosi sia delle colture cellulari primarie di ATC ottenute da agoaspirato tiroideo che di quelle ottenute da biopsia chirurgica;
3) la possibilità di testare in vitro la sensibilità del singolo paziente a diversi chemioterapici ci permette di incrementare l’efficacia del trattamento, evitando così la somministrazione di farmaci inefficaci per quello specifico paziente.
Attualmente, il trattamento più efficace per l’ATC prevede un protocollo multimodale che comprende l’intervento chirurgico, la chemioterapia e la radioterapia, protocollo con il quale si riesce ad ottenere il raggiungimento di una sopravvivenza media di circa 10 mesi.
Per questo si rende necessaria l'individuazione di un trattamento sistemico efficace che rappresenti un importante passo avanti nella gestione di questo tumore.
La possibilità di testare la sensibilità delle colture cellulari primarie di ATC (pATC), ottenute dal paziente, a diversi farmaci potrebbe aumentare l'efficacia del trattamento nel prossimo futuro.
In questo progetto di tesi viene studiato l'effetto antineoplastico di due agenti chemioterapici "pyrazolo[3,4-d]pyrimidine" di nuova generazione, CLM3 e CLM29, sulle pATC ottenute sia da agoaspirato tiroideo (FNA-pATC) che da biopsia chirurgica (biop-pATC), intesa come frammento tiroideo prevelato in corso di intervento chirugico.
L’effetto antineoplastico è stato testato su FNA-pATC e biop-pATC ottenute da 6 pazienti. Le concentrazioni di CLM3 e CLM29 utilizzate per gli esperimenti in vitro sono rispettivamente di 1, 5, 10, 30, 50, 100 μM e 5, 10, 30, 50 μM.
I risultati dei saggi di chemiosensibilità mostrano una significativa riduzione della proliferazione cellulare, sia delle FNA-pATC che delle biop-pATC, a seguito di trattamento con CLM3 e CLM29. Inoltre, entrambi i composti sono in grado di indurre un aumento statisticamente significativo della percentuale di apoptosi, sia delle FNA-pATC che delle biop-pATC, in maniera dose-dipendente. Dai risultati degli esperimenti condotti non sono emerse differenze tra le FNA-pATC e le biop-pATC nella sensibilità a CLM3 e CLM29.
In conclusione:
1) le colture cellulari primarie di ATC ottenute da agoaspirato tiroideo hanno una sensibilità agli agenti chemioterapici di nuova generazione, CLM3 e CLM29, simile a quella osservata nelle colture cellulari primarie di ATC ottenute da biopsia chirurgica;
2) CLM3 and CLM29 hanno mostrato efficacia nella riduzione della proliferazione cellulare e nell’incremento dell’apoptosi sia delle colture cellulari primarie di ATC ottenute da agoaspirato tiroideo che di quelle ottenute da biopsia chirurgica;
3) la possibilità di testare in vitro la sensibilità del singolo paziente a diversi chemioterapici ci permette di incrementare l’efficacia del trattamento, evitando così la somministrazione di farmaci inefficaci per quello specifico paziente.
File
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Tesi_di_...agusa.pdf | 6.06 Mb |
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