Tesi etd-06272017-090604 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
PARDINI, FRANCESCO
URN
etd-06272017-090604
Titolo
Trapianto autologo di cellule staminali periferiche con due diversi regimi di condizionamento in pazienti affetti da linfoma: analisi prospettica della incidenza e della mortalità della enterocolite (NEC).
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Petrini, Mario
tutor Dott. Benedetti, Edoardo
tutor Dott. Benedetti, Edoardo
Parole chiave
- enterocolite del paziente neutropenico
- linfoma
- NEC
- trapianto autologo
Data inizio appello
18/07/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Introduzione
L’enterocolite del paziente neutropenico (NEC) è una temibile complicanza ad alta mortalità che può insorgere nei pazienti sottoposti a terapia antineoplastica. La scarsa specificità della sua sintomatologia, febbre e dolore addominale, trova nella documentazione imaging, mediante eco o TC, di un ispessimento della parete intestinale superiore a 4 mm, un elemento fondamentale al fine di porre diagnosi.
Obiettivi
Lo studio si propone di determinare l’incidenza, la morbilità e la mortalità della NEC nei pazienti affetti da linfoma sottoposti a trapianto autologo di cellule staminali, confrontando i due regimi di condizionamento utilizzati per effettuare il trapianto (BEAM e FEAM); l’impatto che ha l’insorgenza di tale complicanza sui giorni di ricovero dei pazienti colpiti; la comparazione dell’efficacia dei due regimi di condizionamento sui tassi di remissione completa a 100 giorni dal trapianto, sulla PFS e sull’OS dei pazienti sottoposti ai due regimi.
Materiali e metodi
Sono stati arruolati 155 pazienti affetti da linfoma sottoposti a trapianto autologo di cellule staminali dal 2002 al maggio del 2017; ogni paziente è stato sottoposto ad un’ecografia addominale prima di ricevere la chemioterapia mediante apparecchio trasportabile Esaote My-Lab 25 munito di sonda convex con frequenza da 3.5-5 MHz per lo studio dei parenchimi addominali e dell’intestino e con sonda lineare da 7.5 MHz per l’analisi dettagliata dell’intestino. L’ ecografia è stata ripetuta quando uno o una combinazione dei seguenti sintomi è comparsa: febbre e/o diarrea e/o dolore addominale. Per la diagnosi di NEC occorreva riscontrare un ispessimento della parete intestinale superiore ai 4 mm. Qualora sia stata effettuata la diagnosi, l’ecografia è stata ripetuta nei giorni successivi, qualora insorgesse un nuovo sintomo, o prima della dimissione.
Risultati
L’incidenza della NEC è risultata significativamente più elevata (p=0,02) nei pazienti condizionati con regime FEAM (24,7% vs 41,8%); per verificare se tale dato fosse tempo-dipendente i pazienti sono stati suddivisi in 2 blocchi temporali per ciascun condizionamento. I BEAM sono stati suddivisi in episodi diagnosticati dal 2002 al 2006 (Incidenza=11,1%) e dal 2007 al 2011 (Incidenza=36,5%). I FEAM dal 2011 al 2013 (Incidenza=43,3%) e dal 2014 al 2017 (Incidenza=40%). L’unico periodo in cui si è avuta un’incidenza inferiore di NEC (p=0,003) per quanto riguarda la significatività statistica è stato quello dal 2002 al 2006, dato correlato all’expertise ecografica che si è affinata negli anni successivi. La febbre non è risultata un elemento fondamentale per fare diagnosi, essendo assente alla diagnosi nel 28,6% dei pazienti. La mortalità complessivamente riscontrata è stata dell’8,5%.
L’analisi dei tempi di ricovero ha mostrato una durata inferiore per i pazienti che non hanno avuto NEC rispetto a quelli che l’hanno avuta (p=0,037). Anche in questo caso la valutazione è stata scorporata negli analoghi blocchi temporali. La durata dei ricoveri è risultata significativamente maggiore (p=0,014) nel gruppo di pazienti ricoverati dal 2002 al 2006, confermando la correlazione con l’expertise ecografica.
La conversione in remissione completa (CR) dello stato di malattia di pazienti non in CR al momento del trapianto non è risultata significativamente differente nei due gruppi (p=0,523).
Non si è avuto il riscontro di una differenza statisticamente significativa tra i due condizionamenti per quando riguarda la PFS (p=0,613) e l’OS (0,080)
Conclusioni
L’ecografia bed-side effettuata all’insorgenza di uno o più sintomi (febbre, dolore, diarrea), consente di effettuare una diagnosi precoce di NEC, riducendo pertanto la mortalità conseguente a tale patologia all’8,5%.
L’incremento dell’incidenza di NEC riscontrato è riconducibile al miglioramento dell’expertise ecografica.
L’aumentata expertise ecografica ha consentito di rendere i tempi di ricovero dei pazienti colpiti da NEC sovrapponibili a quelli dei pazienti che non sviluppano questa complicanza.
L’ecografia bed-side dell’intestino eseguita precocemente è pertanto da considerarsi fondamentale nel processo diagnostico della NEC.
Non ci sono differenze in termini di tassi di remissione completa, PFS, e OS tra i regimi di condizionamento BEAM e FEAM.
L’enterocolite del paziente neutropenico (NEC) è una temibile complicanza ad alta mortalità che può insorgere nei pazienti sottoposti a terapia antineoplastica. La scarsa specificità della sua sintomatologia, febbre e dolore addominale, trova nella documentazione imaging, mediante eco o TC, di un ispessimento della parete intestinale superiore a 4 mm, un elemento fondamentale al fine di porre diagnosi.
Obiettivi
Lo studio si propone di determinare l’incidenza, la morbilità e la mortalità della NEC nei pazienti affetti da linfoma sottoposti a trapianto autologo di cellule staminali, confrontando i due regimi di condizionamento utilizzati per effettuare il trapianto (BEAM e FEAM); l’impatto che ha l’insorgenza di tale complicanza sui giorni di ricovero dei pazienti colpiti; la comparazione dell’efficacia dei due regimi di condizionamento sui tassi di remissione completa a 100 giorni dal trapianto, sulla PFS e sull’OS dei pazienti sottoposti ai due regimi.
Materiali e metodi
Sono stati arruolati 155 pazienti affetti da linfoma sottoposti a trapianto autologo di cellule staminali dal 2002 al maggio del 2017; ogni paziente è stato sottoposto ad un’ecografia addominale prima di ricevere la chemioterapia mediante apparecchio trasportabile Esaote My-Lab 25 munito di sonda convex con frequenza da 3.5-5 MHz per lo studio dei parenchimi addominali e dell’intestino e con sonda lineare da 7.5 MHz per l’analisi dettagliata dell’intestino. L’ ecografia è stata ripetuta quando uno o una combinazione dei seguenti sintomi è comparsa: febbre e/o diarrea e/o dolore addominale. Per la diagnosi di NEC occorreva riscontrare un ispessimento della parete intestinale superiore ai 4 mm. Qualora sia stata effettuata la diagnosi, l’ecografia è stata ripetuta nei giorni successivi, qualora insorgesse un nuovo sintomo, o prima della dimissione.
Risultati
L’incidenza della NEC è risultata significativamente più elevata (p=0,02) nei pazienti condizionati con regime FEAM (24,7% vs 41,8%); per verificare se tale dato fosse tempo-dipendente i pazienti sono stati suddivisi in 2 blocchi temporali per ciascun condizionamento. I BEAM sono stati suddivisi in episodi diagnosticati dal 2002 al 2006 (Incidenza=11,1%) e dal 2007 al 2011 (Incidenza=36,5%). I FEAM dal 2011 al 2013 (Incidenza=43,3%) e dal 2014 al 2017 (Incidenza=40%). L’unico periodo in cui si è avuta un’incidenza inferiore di NEC (p=0,003) per quanto riguarda la significatività statistica è stato quello dal 2002 al 2006, dato correlato all’expertise ecografica che si è affinata negli anni successivi. La febbre non è risultata un elemento fondamentale per fare diagnosi, essendo assente alla diagnosi nel 28,6% dei pazienti. La mortalità complessivamente riscontrata è stata dell’8,5%.
L’analisi dei tempi di ricovero ha mostrato una durata inferiore per i pazienti che non hanno avuto NEC rispetto a quelli che l’hanno avuta (p=0,037). Anche in questo caso la valutazione è stata scorporata negli analoghi blocchi temporali. La durata dei ricoveri è risultata significativamente maggiore (p=0,014) nel gruppo di pazienti ricoverati dal 2002 al 2006, confermando la correlazione con l’expertise ecografica.
La conversione in remissione completa (CR) dello stato di malattia di pazienti non in CR al momento del trapianto non è risultata significativamente differente nei due gruppi (p=0,523).
Non si è avuto il riscontro di una differenza statisticamente significativa tra i due condizionamenti per quando riguarda la PFS (p=0,613) e l’OS (0,080)
Conclusioni
L’ecografia bed-side effettuata all’insorgenza di uno o più sintomi (febbre, dolore, diarrea), consente di effettuare una diagnosi precoce di NEC, riducendo pertanto la mortalità conseguente a tale patologia all’8,5%.
L’incremento dell’incidenza di NEC riscontrato è riconducibile al miglioramento dell’expertise ecografica.
L’aumentata expertise ecografica ha consentito di rendere i tempi di ricovero dei pazienti colpiti da NEC sovrapponibili a quelli dei pazienti che non sviluppano questa complicanza.
L’ecografia bed-side dell’intestino eseguita precocemente è pertanto da considerarsi fondamentale nel processo diagnostico della NEC.
Non ci sono differenze in termini di tassi di remissione completa, PFS, e OS tra i regimi di condizionamento BEAM e FEAM.
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