Tesi etd-06272016-100827 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
RAIMONDI, MAURIZIO
URN
etd-06272016-100827
Titolo
Il complesso vulcanico miocenico Rincon-Portezuelo de Las Animas (Sierras Pampeanas, Argentina) nel quadro del magmatismo delle Ande Centrali: petrogenesi e implicazioni per la formazione di depositi "porphyry copper".
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Dott.ssa Gioncada, Anna
Parole chiave
- Ande Centrali
- Argentina
- depositi di oro
- depositi di rame
- Farallon Negro
- mineralizzazioni
- porphyry copper
- Rincon-Portezuelo de Las Animas
- Sierras Pampeanas
Data inizio appello
14/07/2016
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/07/2025
Riassunto
Il complesso vulcanico miocenico di Rincon-Portezuelo de Las Animas, nelle Ande Centrali (Argentina) è costituito da due gruppi di affioramenti di rocce vulcaniche andesitiche e dacitiche della serie calcalcalina alta in K. E' posto nella parte settentrionale dell'Aconquija, nella Sierra Pampeana nell'Argentina nord-occidentale, a 26°50' S e 65°50' O. Insieme al Farallon Negro, rappresenta il magmatismo che, nel Miocene superiore, si è sviluppato a est della Cordigliera andina, lungo le strutture trascorrenti trasversali all'arco. Nonostante le analogie riguardo ai caratteri geochimici, l’età e il contesto tettonico con il vicino complesso vulcanico del Farallon Negro, sede di uno dei più grandi depositi di porphyry di Cu-Au del mondo come Bajo de la Alumbrera, l’area di Rincon-Portezuelo de las Animas non ha evidenze superficiali di mineralizzazioni. La ricostruzione della storia petrogenetica di Rincon-Portezuelo de Las Animas può quindi aiutare a comprendere meglio anche il Farallon Negro, i cui prodotti sono intensamente alterati. Lo studio petrografico accompagnato da indagini al microscopio SEM (scanning electron microscope) e microanalitiche ha mostrato che l'evoluzione dei magmi andesitici è stata controllata da frazionamento di clinopirosseno o anfibolo e plagioclasio mentre l’olivina è presente solo nei campioni meno evoluti, l’ortopirosseno è sempre subordinato e nei campioni più evoluti è presente biotite. Sono state individuate evidenze di processi di mescolamento di magmi. Inoltre sono state osservate in alcuni campioni evidenze petrografiche della separazione di un fuso ricco in solfuro contenente rame durante la cristallizzazione. La composizione isotopica di Sr e Nd permette di inserire i campioni del complesso di RinconPortezuelo all’interno del campo isotopico dei magmi di retroarco delle Ande Centrali a questa latitudine, con alcuni campioni, i cui valori di 87Sr/86Sr testimoniano una possibile interazione con componenti crostali. Attraverso l'esame di dati di letteratura, è stato effettuato un confronto con le rocce magmatiche di Farallon Negro. I risultati hanno mostrato che Farallon Negro e Rincon-Portezuelo mostrano numerose somiglianze sia per quanto riguarda gli elementi maggiori che in traccia, sia per la tipologia di magmi eruttati, sia per l’età dell’attività vulcanica. I volumi di magmi emessi sono però molto maggiori a Farallon Negro che a Rincon-Portezuelo. Successivamente, sono stati presi in considerazione i vari fattori legati all'attività magmatica e al contesto tettonico che sono ritenuti aver influenzato lo sviluppo dei depositi “porphyry copper” nell’area delle Ande Centrali compresa tra 20° e 30°S. In modo particolare il ruolo della variazione dell’inclinazione della placca in subduzione di Nazca al di sotto della placca Sudamericana dal Miocene ad oggi, nello sviluppo di mineralizzazioni, quello dei ridges asismici come il Juan Fernandez Ridge nella formazione dei depositi porphyry copper delle Ande Centrali e la relazione che usualmente intercorre tra i magmi adakitici e i depositi minerari di Cu e Au. La messa in posto del complesso magmatico del Farallon Negro risulta coincidere con l'arrivo del Juan Fernandez Ridge, mentre, nello stesso intervallo di tempo, il complesso vulcanico RinconPortezuelo rappresenta lo svanire dell'attività magmatica con l'affermarsi di una situazione di "flat slab".
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