Tesi etd-06272016-093235 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
BARRERA, ROSALIA
URN
etd-06272016-093235
Titolo
Correlazioni tra imaging e clinica nello studio del rettocele nella SDO
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Neri, Emanuele
Parole chiave
- clinica
- correlazioni
- imaging
- rettocele
- SDO
- studio
Data inizio appello
19/07/2016
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
19/07/2086
Riassunto
Studio retrospettivo in pazienti trattati chirurgicamente per rettocele, sintomatico per SDO, allo scopo di verificare la presenza di correlazione tra le dimensione del rettocele e la gravità della SDO(valutata tramite ODS Score di Altomare),e tra la morfologia della sacca e il tipo di manipolazione di cui il paziente necessita per defecare(distinta in vaginale/anale/perineale). Tutti i pazienti presentano esame di Defecografia RM e/o Defecografia Rx. Per entrambe vi è il medesimo criterio di misurazione del diametro del rettocele. Per la valutazione morfologica ogni rettocele è stato assimilato ad una figura, individuandone due: L e ʎ. Per la verifica di correlazione tra le variabili dimensione e gravità SDO sono state effettuate due analisi statistiche, la prima suddividendo le pazienti in tre gruppi(secondo classificazione di Mellgren) tramite analisi ANOVA e confronto di Bonferroni. La seconda è effettuata considerando la popolazione in toto,tramite analisi con coefficiente di correlazione di Pearson. In entrambi i casi è risultato assenza di
correlazione.
Per la verifica di correlazione tra morfologia e manipolazione i pazienti sono stati suddivisi in “L” e “ʎ” e ad ognuno
associato il tipo di manipolazione.
Dall’analisi statistica con test di Fisher risulta che l’associazione tra le variabili è fortemente significativa.
correlazione.
Per la verifica di correlazione tra morfologia e manipolazione i pazienti sono stati suddivisi in “L” e “ʎ” e ad ognuno
associato il tipo di manipolazione.
Dall’analisi statistica con test di Fisher risulta che l’associazione tra le variabili è fortemente significativa.
File
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